Prezzo delle azioni Eni in rialzo durante le prime battute di Piazza Affari. Il titolo del Cane a sei Zampe figura addirittura nella short list dei titoli migliori del Ftse Mib evidenziando una progressione dello 0,9 per cento a quota 12,27 euro. Considerando che il paniere di riferimento di Piazza Affari evidenzia un leggero ribasso, l’apprezzamento di Eni è la prova che al mercato i conti trimestrali della società, ufficializzati nel premarket, sono piaciuti.
In questo post analizzeremo proprio le varie voci della trimestrale Eni. Prima di scendere nel dettaglio, ricordiamo ai nostri lettori che, grazie a broker come eToro (leggi qui la recensione completa) è possibile fare trading online su Eni direttamente dal proprio computer.
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Trimestrale Eni: conti primi 9 mesi 2021
Iniziamo con il dire che, grazie al miglioramento del contesto macroeconomico generale, tutti i parametri finanziari ed economici di Eni hanno registrato una vera e propria svolta rispetto a un anno fa. I ricavi della gestione caratteristica sono stati pari a 49,81 miliardi di euro, in aumento del 54 per cento rispetto ai 32,36 miliardi di euro messi a segno nei primi nove mesi 2021.
Durante il periodo la produzione di idrocarburi ha segnato un calo del 4 per cento a quota 1,66 milioni di boe/giorno. In forte aumento l’utile operativo adjusted dei primi 3 trimestri 2021 che si è attestato a quota 5,86 miliari di euro contro gli appena 1,41 miliardi di euro messi a segno nello stesso periodo di un anno fa. Di conseguenza il risultato netto adjusted del Cane a Sei Zampe è stato positivo per 2,63 miliardi di euro, un valore che si raffronta con il rosso di 808 milioni che era stato contabilizzato nei primi nove mesi del 2020 mentre il risultato netto è stato positivo per 2,31 miliardi di euro.
Nel solo terzo trimestre 2021 il risultato operativo adjusted di Eni è stato positivo per 2,49 milioni di euro, valore che si confronta con i 537 milioni di un anno fa. Sempre nel terzo trimestre il risultato netto adjusted è tornato positivo per 1,43 miliardi contro il rosso di 153 milioni che era stato contabilizzato nel terzo trimestre del 2020.
Per quello che riguarda il debito, al 30 settembre 2021 l’indebitamento netto di Eni aveva segnato un aumento a 16,62 miliardi di euro contro i 16,59 miliardi di inizio anno. Il leverage, alla fine del terzo trimestre 2021, era quindi pari a 0,41.
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Eni outlook esercizio 2021
Oltre ad aver approvato i conti dei primi nove mesi 2021, il management di Eni ha anche fornito delle indicazioni sull’esercizio in corso. Stando alle previsioni Eni dovrebbe chiudere l’anno con un cash flow operativo ante working capital pari a 12 miliardi di euro. Tale stima è basa sull’assunzione di un prezzo del Brent a 70 dollari al barile.
Il consiglio di amministrazione del Cane a Sei Zampe ha anche indicato in 1,7 milioni di boe/giorno la produzione di idrocarburi 2021. Nel solo quarto trimestre, invece, la produzione dovrebbe attestarsi a quota 1,76 milioni di boe/giorno.
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