Azioni BPER Banca e Pirelli: che festa con le semestrali! In tempo per comprare?

Guardando l’andamento del Ftse Mib nella seduta di oggi 5 agosto, spicca subito il forte rialzo messo a segno da due titoli appartenenti a settori che nulla hanno a che spartire tra di loro. Le due quotate in questione sono BPER Banca e Pirelli.

La prima registra una progressione di quasi il 9 per cento a quota 156 euro mentre la seconda avanza del 5,6 per cento a quota 4,49 euro. Cosa hanno questi due titoli in comune? Nulla ad eccezione della pubblicazione dei conti del primo semestre 2022 che, in entrambi i casi, è avvenuta ieri sera dopo la chiusura delle contrattazioni.

Fermo restando che a fare festa oggi sono quegli investitori che aveva già comprato azioni Pirelli e BPER Banca quando esse costavano di meno, cerchiamo di capire se i ritardatari sono ancora in tempo ossia se ha ancora senso comprare azioni BPER Banca e Pirelli oppure se l’impennata dei prezzi ha già raggiunto il suo apice ed è pronta ad invertire la rotta.

Per poter effettuare questa operazione non solo è necessario esaminare i conti semestrali delle due quotate ma è anche utile raffrontare i risultati ufficiale a quelle che erano le previsioni. Iniziamo da BPER Banca per un semplice motivo: è il titolo più in luce sul Ftse Mib.

Semestrale BPER Banca: ecco come è andata

BPER Banca ha mandato in archivio i primi sei mesi del 2022 con un diffuso miglioramento di tutte le voci del conto economico e della qualità del credito. Più nel dettaglio, il periodo di riferimento si è chiuso con un utile netto pari a 1,38 miliardi di euro nettamente sopra i 501,81 milioni di euro contabilizzati nei primi sei mesi dello scorso anno. Il balzo di questa voce è stato sostenuto dalle minori rettifiche per rischio di credito che sono scese, anno su anno, da 576,4 milioni a 217,1 milioni di euro. Rialzo a doppia cifra anche per il risultato della gestione operativa che ha segnato una progressione da 486,98 milioni a 638,67 milioni di euro evidenziando una dinamica positiva del 31,2 per cento. Parallelamente i proventi operativi sono invece aumentati dell’11,8 per cento attestandosi a quota 1,79 miliardi di euro.

Per quello che riguarda gli aggregati patrimoniali, alla fine di giugno i crediti netti alla clientela ammontavano a 91,1 miliardi di euro (di questi ben 10,6 miliardi derivanti da Banca Carige). Il dato complessivo dei crediti ha evidenziato un aumento del 15,1 per cento.

Sul fronte patrimoniale, a fine giugno 2022 il Common Equity Tier 1 era pari al 13,8 per cento contro il 14,5 per cento al 31 dicembre 2021.

Oltre ad aver approvato i conti del primo semestre 2022, il management di BPER Banca ha anche fornito delle indicazioni sull’intero esercizio. Secondo i vertici della quotata emiliana, i ricavi, nonostante la forte incertezza che caratterizza lo scenario macro, troveranno supporto nel rafforzamento della posizione competitiva di BPER. Molto significativo il fatto che il management preveda un’incidenza dei crediti deteriorati in ribasso grazie soprattutto alla prevista cessione di NPE (inclusa la piattaforma di gestione delle sofferenze).

Tenendo conto di tutte queste informazioni non è difficile immaginare perchè il titolo BPER Banca sia al centro di acquisti molto consistenti nel day after.

Semestrale Pirelli: ecco come è andata

Spostiamoci adesso in casa Pirelli. Il colosso degli pneumatici ha mandato in archivio il primo semestre 2022 con risultati migliori di quelle che erano le prospettive del consensus (puoi leggere qui quelle che erano le previsioni della vigilia).

Più nel dettaglio Pirelli ha chiuso l’anno con ricavi pari a 3,2 miliardi di euro, in rialzo del 24,6 per cento rispetto ai 2,56 miliardi messi a a segno nei primi 6 mesi del 2021. In forte rialzo anche il margine operativo lordo adjusted di Pirelli che è passato da 573,9 milioni di euro a 695,3 milioni evidenziando una dinamica positiva del 21,2 per cento. Nonostante ciò, però, la marginalità della quotata è scesa dal 22,4 per cento al 21,7 per cento. Entrambi i parametri, però, sono risultati migliori rispetto al consensus degli analisti (le previsioni era per un Ebitda adjusted di 680 milioni di euro e una marginalità del 21,5 per cento).

Scendendo nel conto economico, l’utile netto di Pirelli a fine primo semestre, non considerando la quota di terzi, era pari a 221,4 milioni di euro, rispetto ai 123,1 milioni di euro che erano stati contabilizzati nei primi sei mesi dell’anno precedente. Per quello che riguarda il debito, a fine giugno 2022 l’indebitamento netto di Pirelli era salito a 3,53 miliardi di euro, rispetto ai 2,91 miliardi di inizio anno. Gli analisti si attendevano un debito più alto pari a 3,57 miliardi di euro.

Considerando gli ottimi conti semestrali, il management di Pirelli ha deciso di rivedere al rialzo i target su tutto l’esercizio 2022. I vertici della quotata puntano a ricavi nel range tra i 6,2 e i 6,3 miliardi di euro con una crescita anno su anno dovrebbe attestarsi tra il 17 e il 18 per cento. Rispetto alla precedente indicazione c’è un netto miglioramento (300 milioni in più rispetto al precedente target di 5,9-6 miliardi) che evidentemente non è sfuggito agli investitori. Sempre in termini di previsioni, il flusso di cassa netto ante dividendi dovrebbe attestarsi nel range tra 450 e 470 milioni di euro mentre le stime per il margine Ebit adjusted sono nell’ordine del 15 per cento (stesso target indicato in precedenza).

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