Il logo di Fineco e alcuni slogan con l'immagine di un'onda che si infrange sullo sfondo

Seduta molto pesante per le azioni Fineco Bank. Il titolo del risparmio gestito nel primo pomeriggio è il peggiore del Ftse Mib a causa di un passivo del 4,3 per cento. Se si considera che il principale indice azionario di Borsa Italiana segna una flessione di appena mezzo punto percentuale, si può avere un’idea della consistenza delle vendite che stanno colpendo la quotata.

Eppure per FinecoBank la sessione di oggi non è sempre stata negativa. In realtà la quotata ha aperto le contrattazioni sulla parità e solo attorno alle 13 ha svoltato sul rosso. Ovviamente l’improvviso cambio di passo non è stato una coincidenza. Proprio a quell’ora, infatti, è stata pubblicata la trimestrale di Fineco. Il tempo di una velocissima valutazione da parte del mercato e poi sono subito scattate le vendite. Questo significa che per conoscere i motivi alla base del crollo di FinecoBank è necessario passare in rassegna i vari parametri trimestrali.

Lo faremo tra poco. Prima, però, vogliamo ricordare che il fatto che un titolo dia l’impressione di essere in caduta libera, non significa che da quel titolo si debba stare alla larga. In realtà è proprio in questi momenti che si possono creare occasioni interessanti. Ad esempio chi da tempo attende il momento giusto, può comprare ora a prezzi bassi (sempre che le prospettive siano per un recupero) mentre chi ritiene che il calo sia destinato a proseguire può speculare al ribasso con i CFD (Contratti per Differenza).

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Trimestrale FinecoBank: ecco come è andata

FinecoBank ha chiuso il primo trimestre 2023, con risultati che sono tutto sommato apprezzabili. L’utile netto si è attestato a 147,25 milioni di euro con un rialzo del 19,3 per cento rispetto ai 123,46 milioni che erano stati contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno. Semaforo verde anche dai ricavi che sono passati da 293,66 milioni a 255,41 milioni di euro, evidenziando una progressione del 15 per cento. Il rialzo del fatturato è stato conseguente al forte aumento del margine finanziario.

Scendendo nel conto economico, il risultato di gestione di FinecoBank (Margine Operativo Lordo) ha registrato un rialzo del 18,1 per cento passando a 220,27 milioni di euro dai 186,44 milioni di euro di un anno fa.

Sul fronte del patrimonio, a fine marzo 2023 il Core Tier 1 ratio di FinecoBank era pari al 21,8 per cento in rialzo rispetto al 20,82 per cento al 31 dicembre 2022. Un dato positivo, quindi, che tuttavia non sembra essere sufficiente agli investitori oppure che era già inglobato nei prezzi attuali della quotata.

E visto che stiamo parlando di una banca, sempre a fine marzo l’ammontare dei crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) al netto delle rettifiche di valore aveva raggiunto quota 3,7 milioni di euro dai 3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

Oltre ai conti del primo trimestre 2023, il management di FinecoBank ha fornito anche poche indicazioni sull’esercizio in corso. Stando alle stime, sia il Core Tier 1 ratio che il leverage ratio. I vertici della quotata hanno anche confermato l’aumento costante dei dividendi pe azione.

Azioni FinecoBank: performance annuale deludente

A causa del crollo delle azioni FinecoBank (palesemente provocato dai conti trimestrali) la performance del titolo su base mensile subisce un ulteriore peggioramento. Oggi i prezzi di Fineco sono più bassi di ben l’8,6 per cento rispetto a quelli di un anno fa. Su base annua c’è invece unna progressione del 3,8 per cento che è certamente da apprezzare, tuttavia va evidenziato che si tratta di uno dei rialzi più contenuti tra quelli messi a segno dalle quotate del settore bancario.

Stiamo quindi parlando di un titolo che procede sottotono. Tra l’altro appena alcune settimane fa, l’agenzia di valutazione S&P Global aveva confermato il rating a lungo termine BBB di FinecoBank, lasciando il rating a breve termine A-2. La stessa S&P aveva quindi confermato a stabili le prospettive sul rating per i prossimi trimestri.

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