
Apertura di contrattazioni drammatica per le azioni Iveco. Il titolo quotato sul Ftse Mib e reduce da una lunga scia rialzista è stato travolto dalle vendite fin dal primo minuto di scambi. Dopo circa mezzora dall’apertura della sessione di borsa il passivo è del 5 per cento con la quotata che scambia a 15,47 euro. Come si può facilmente intuire un ribasso di simile portata vale la maglia nera sul Ftse Mib. Non solo ma un passivo così ampio non può non avere ripercussioni sulla performance del titolo che logicamente riduce il rialzo messo a segno nell’ultimo mese all’11 per cento intaccando invece molto poco il forte verde del 32 per cento che emerge con il raffronto anno su anno.
Dinanzi a una bordata di vendite così forte come quella che sta interessando Iveco è più che normale interrogarsi sulle ragioni alla base del ribasso. Cosa sta succedendo alle azioni Iveco? Quali sono i motivi del crollo? Dare una risposta a questi interrogativi significa anche farsi un’idea su quello che può accadere prossimamente e quindi su come posizionarsi sul titolo. Con strumenti come i CFD è possibile operare sia al rialzo che al ribasso. Broker come IQ Option consentono di farlo a partire da un investimento minimo di solo 1 euro.
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C’è la trimestrale dietro il crollo delle azioni Iveco?
Il timing del tracollo delle azioni Iveco non lascia spazio a dubbi: dietro al sell-off c’è la trimestrale della quotata. In effetti i risultati del primo trimestre 2025 di Iveco sono stati resi noti nel premarket ed è quindi impossibile non correlarli con la bordata di vendite che si è abbattuta sul titolo.
E allora vediamo nel dettaglio come è andato il primo trimestre 2025 di Iveco.
Tanto per iniziare i ricavi del gruppo si sono attestati a 3,03 miliardi di euro, in calo rispetto ai 3,37 miliardi messi a segno nello stesso periodo del 2024. Il management ha imputato la flessione dei ricavi del gruppo ai minori volumi nei segmenti Truck e Powertrain, oltre a un impatto negativo dei tassi di cambio.
Scendendo nel conto, il risultato operativo adjusted delle attività industriali è stato pari a 117 milioni di euro mettendo in evidenza una marginalità del 4 per cento. Il dato è stato un riflesso dell’impatto positivo delle azioni di contenimento dei costi e della gestione favorevole dei prezzi. Queste due variabili sono state in grado di compensare almeno in parte i minori volumi e un mix meno favorevole.
Se i ricavi trimestrali hanno segnato un calo, a registrare un rialzo è stato invece l’utile netto di periodo che si è attestato a quota 38 milioni di euro, decisamente sopra rispetto ai 17 milioni che erano stati contabilizzati nel primo trimestre del 2024. Di conseguenza l’utile netto adjusted di Iveco alla fine del primo trimestre 2024 risultava pari a 84 milioni di euro.
Come si può notare ci sono alcune voci che sono state peggiori rispetto alla medesime di un anno fa. Già questo fattore potrebbe essere alla base delle vendite molto copiose in atto sul titolo. E allora diventa ancora più fondamentale effettuare il confronto con il consensus degli analisti.
In generale i risultati del trimestre di Iveco si sono rivelati inferiori alle attese del mercato. Stando alle stime delle vigilia, infatti, i ricavi erano attesi a 3,19 miliardi di euro, il risultato operativo adjusted a 172 milioni e l’utile netto a 70 milioni di euro. A completare questo deludente quadro è poi la posizione finanziaria netta delle attività industriali, che è stata pari a 1,1 miliardi di euro risultando più bassa delle stime che la indicavano a 1,45 miliardi.
Tenendo conto che già alcuni parametri (pensiamo al fatturato) sono risultati più bassi rispetto a un anno fa e che in generale è stata un pò tutta la trimestrale di Iveco a deludere le attese, si può facilmente comprendere perchè i trader stiano vendendo in modo così massiccio le azioni in loro possesso causando il crollo dei prezzi in borsa.
Questa situazione negativa ha però un risvolto della medaglia: la possibilità di entrare sul titolo Iveco a prezzi più contenuti rispetto a quelli di ieri (se si ritiene che dopo il crollo possa arrivare un rimbalzo) e la possibilità di fare short trading se invece si ritiene che la flessione del titolo sia destinata a proseguire. Entrambe le strategie possono essere implementate con i broker riportati nella tabella in basso.
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Outlook 2025 di Iveco e riorganizzazione strategica
Oltre ad aver diffuso i conti del primo trimestre 2025, i vertici di Iveco hanno anche fornito delle indicazioni su quello che può accadere nel corso di tutto l’anno corrente. Diciamo che è su questo punto che sono arrivati segnali più incoraggianti.
Nonostante le difficoltà iniziali, infatti, il management di Iveco Group ha confermato le stime finanziarie per l’intero 2025. Il gruppo prevede ricavi netti stabili rispetto al 2024 e un Ebit adjusted consolidato compreso nel range tra 980 milioni e 1,03 miliardi di euro. Il free cash flow industriale dovrebbe invece attestarsi per fine anno tra 400 e 450 milioni di euro.
Da evidenziare che il consiglio di amministrazione ha anche deliberato di procedere con la separazione del business Defence (Iveco Defence Vehicles – IDV) attraverso uno spin-off, che dovrebbe concludersi entro il 2025. Contestualmente, il management ha avviato l’esplorazione di potenziali manifestazioni di interesse da parte di soggetti strategici per una eventuale acquisizione. Ricordiamo che tra i vari pretendenti si era fatta avanti anche Leonardo con un’offerta (non vincolante) molto forte.
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