Ammontavano oramai a cinque le sessioni consecutive caratterizzate dal segno rosso per il titolo Poste Italiane. L’ultima seduta chiusa in verde dalla quotata gialla era stata quella dello scorso mercoledì quando al termine di una fase rialzista in atto dalla prima settimana di novembre, il titolo si era spinto fino a quota 21,5 euro. Da quel momento in poi solo ribassi e prezzi calarti fino ai 20,75 euro di ieri. Il trend dei realizzi si è interrotto oggi (o almeno così sembra) visto che le azioni Poste Italiane sono in rialzo dell’1,25 per cento poco sotto ai 21 euro. Non si tratta di una progressione sufficientemente grande per ribaltare l’andamento negativo delle ultime cinque sedute (il titolo resta infatti in calo dello 0,7 per cento) tuttavia è un buon segnale.
Gli investitori stanno tornare a comprare azioni Poste. Particolare curioso è che tutto questo sta avvenendo nel giorno in cui gli analisti di Goldman Sachs hanno avviato una nuova copertura sul titolo. E qui qualcuno potrebbe pensare che il rating assegnato sia il classico buy o comunque sia improntato all’ottimismo. E invece la raccomandazione è neutrale. In pratica sulle azioni Poste Italiane stanno tornando gli acquisti grazie al neutral di Goldman Sachs. Anche questo avviene in borsa.
Perchè basta il rating neutral per comprare azioni Poste Italiane?
I prezzi bassi delle ultime sedute hanno senza dubbio agevolato il ritorno degli acquisti su Poste Italiane. Quel “bassi” logicamente è da prendere con le pinze perchè in realtà stiamo sempre parlando di un titolo che nell’ultimo mese è in rialzo del 3,9 per cento mentre da inizio anno ha guadagnato addirittura il 52 per cento. Il ribasso concretizzatosi in cinque sessioni di fila tinte di rosso è stato quindi fisiologico. Essendo però il trend di Poste impostato al rialzo, ecco che è stato sufficiente l’avvio di una nuova copertura da parte degli analisti di Goldman Sachs per far scattare gli acquisti. La banca Usa ha assegnato rating neutral (come abbiamo già detto) e target price a 23 euro. Il prezzo obiettivo è decisamente più avanzato rispetto a quelle che sono le attuali quotazioni. C’è infatti un upside di ben 2 euro. Probabilmente è a questo aspetto che gli investitori stanno guardando piuttosto che a un rating che, comunque, è prudenziale.
Troppo?
In realtà no perchè nell’ultimo periodo le azioni Poste Italiane, proprio perchè hanno corso tanto da inizio anno, sono state al centro di valutazioni sempre improntate alla cautela. Senza andare troppo a ritroso, a metà mese c’è stata infatti la conferma del rating hold da parte degli analisti di Jefferies e del rating equalweight da parte di quelli di Barclays. Cambiano le definizioni ma la sostanza è sempre la stessa: le ultime raccomandazioni sembrano essere tutte orientate a mantenere le azioni Poste e non a comperare. Sui target price, però, ci sono delle sfumature: per Jefferies 21,5 euro mentre per gli analisti 20 euro. Risicato potenziale di rialzo nel primo caso, niente nel secondo.
Le medie sono sullo stesso solco: 16 giudizi attivi, rating medio accumulate e target price medio poco sopra i 21 euro. Significativo il fatto che i consigli di comprare siano appena 5. Non c’è ovviamente alcun buy ma la view prevalente è sempre quella neutrale.
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