Cambio Euro Dollaro previsioni dopo elezioni italiane: quadro Eur/Usd resta negativo

Quale direzione prenderà il cambio Euro Dollaro a seguito delle elezioni politiche italiane del 4 marzo? Questa tomanda è rimbombata in modo quasi ossessivo per tutta la giornata di ieri negli ambienti finanziari italiani. In realtà aver guardato in modo esclusivo al voto italiano per elaborare le previsioni sul cross Eur/Usd è stato quasi un errore di sopravvalutazione del peso dell’Italia. L’effetto voto, con possibile calo del cambio Euro Dollaro a causa della generica prevalenza di forze euroscettiche alle elezioni (Movimento 5 Stelle e Lega) è stato limitato dalle ottime notizie giunte dalla Germania con la Merkel che ha incassato il via libera al suo governo di coalizione. Proprio per questo motivo non c’è stato alcun marcato effetto Italia sul cambio Euro Dollaro. Ma adesso, e in considerazione del periodo di forte incertezza che aspetta la politica italiana, quali previsioni sul cambio Euro Dollaro si possono fare?

Molti analisti hanno messo in guardia sul rischio che si guardi troppo al voto italiano nella definizione delle previsioni sul cambio Euro Dollaro. I fattori che nel breve e medio termine andranno ad impattare sul valutario sono infatti altri e di altro tipo. Un primo elemento da tenere in debita considerazione è rappresentato dalla riunione BCE del prossimo giovedì 8 marzo. Un secondo elemento che nel breve e medio termine avrà impatto sull’andamento del cross tra la divisa europea e quella americano è rappresentato dalla questione dazi in Usa. Non si deve dimenticare, infatti, che l’Europa, anche da punto di vista storico, è sempre stata un partner commerciale molto importante. L’introduzione dei dazi da parte degli americani avrebbe un effetto immediato sulla bilancia commerciale dell’Eurozona e limiterebbe la portata degli effetti positivi che la politica della BCE è stata capace di generare. Questione dei dazi e reazione della BCE sono quindi le vere variabili da considerare nelle definizione delle previsioni di breve e medi periodo su Eur/Usd. L’impatto negativo dei dazi è così pronunciato da far pensare che il quadro del cambio Euro/Dollaro per le prossime settimane sia per forza di cose negativo.

Dal punto di vista tecnico, da alcune settimane le quotazioni Eur/Usd si sono riportate in prossimità di un livello resistenziale particolarmente significativo. Analizzando il grafico giornaliero del cambio Euro Dollaro è possibile porre l’attenzione su quanto avvenuto nella seduta dello scorso 27 febbraio quando il cross ha rotto al ribasso i supporti dinamici espressi dalla trendline ottenuta con i minimi del 18 dicembre 2017 e del 10 gennaio di quest’anno. Questo segnale ribassista si è poi rafforzato nella seduta successiva, quella ossia del 28 febbraio. Andando ancora avanti, il rialzo registrato nelle prime sedute di febbraio può essere inteso come un naturale pull back profondo delle due violazioni ribassiste precedenti.

In sintesi, quindi, se si parla di previsioni sul cambio Euro Dollaro, bisogna prendere atto che difficilmente potrà esserci un miglioramento almeno fino a quando le quotazioni resteranno sotto quota 1,2360, livello frutto delle resistenze statiche lasciate in eredità dai top intraday del 21 febbraio scorso.

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