Analisi tecnica materie prime: previsioni prezzo petrolio e oro settimana 3-7 giugno 2019

Per il prezzo dell’oro e del petrolio quella in atto è una fase molto delicata. A causa dei timori per la crescita economica globale, il petrolio e l’oro sono finiti, per motivi opposti, sotto ai riflettori. L’analisi tecnica, da affincare all’analisi fondamentale, è essenziale per capire in che direzione si muoveranno le due materie prime. 

ANALISI TECNICA PREZZO PETROLIO SETTIMANA 3-7 GIUGNO 2019

Di seguito l’analisi tecnica sul prezzo del petrolio per la settimana dal 3 giugno al 7 giugno. La scorsa settimana si è chiusa in modo molto pesante per la quotazione petrolio. Lo scorso venerdì i prezzi del greggio hanno segnato un pasante ribasso causato dalla guerra commerciale. 

PREZZO DEL GREGGIO USA CROLLA DOPO NUOVA ESCALATION COMMERCIALE USA CONTRO CINA E MESSICO

Settimana rosso fuoco per il barile nella versione WTI, che ha lasciato sul terreno il 9% del proprio valore, chiudendo l’ ottava a quota 53,37 dollari, con una variazione giornaliera, pari a -5,69%. Prezzo del WTI scivolato sui minimi dallo scorso Febbraio a causa dei rinnovati rischi sulla crescita mondiali, che sono ritornati ad aumentare dopo la doppia presa di posizione del Presidente statunitense Trump, che dopo aver messo nel mirino le importazioni dalla Cina ha puntato il dito contro l’import Messicano.

LE NOTIZIE PIU’ IMPORTANTI PER IL PREZZO DEL PETROLIO

La tensione sul commercio internazionale è salita alle stelle dopo, che come appena anticipato tra le righe del precedente paragrafo, l’amministrazione Trump ha reso noto che, al fine di frenare l’immigrazione dal Messico verso gli USA, saranno introdotti dei dazi del 5% sulle importazioni dal paese azteco. Se il governo messicano non prenderà provvedimento per bloccare l’esodo umano verso gli States, Trump ha già promesso che le tasse sull’ import saliranno al10% dall’ 1 Luglio, al 15% dall’1 Agosto ed al 25% dal primo di Ottobre.

L’escalation del conflitto commerciale acceso dagli USA contro la Cina si era inoltre fatto più cruento dopo che un diplomatico cinese aveva paragonato le misure intraprese ai danni delle importazioni cinesi, come “ puro terrorismo economico “. Molti analisti hanno tuttavia cercato di gettare acqua sul fuoco, pronosticando una domanda globale di petrolio in crescita dello 0,7% per il 2019, rispetto allo scorso anno. Molte case d’affari ritengono peggiori gli effetti negativi derivanti dalle sanzioni USA contro le esportazioni di petrolio iraniano, piuttosto che i timori di recessione causati dalle tensioni sul commercio internazionale.

I DATI SULLE SCORTE SETTIMANALI DI PETROLIO USA

Greggio in forte calo nonostante l’ EIA ( Energy Information Administration ) abbia reso noto che le scorte settimanali di petrolio statunitense sono scese di circa 0,3 milioni di barili, ma tuttavia, meno del calo di 1 milione di barili pronosticato dagli analisti. Gli stock di benzina, invece sono aumentati di 2,2 milioni di unità, deludendo le indicazioni del consensus, pari a -0,6 milioni di unità. Giù, invece, le riserve di distillati, in flessione di 1,6 milioni di barili, contro l’aumento di 0,6 milioni di barili, dei pronostici. Le anticipazioni rilasciate dall’ America Petroleum Institute avevano invece mostrato scorte di petrolio in aumento per 5,3 milioni di barili, stock di benzina in progresso di 2,7 milioni di unità e scorte di distillati in calo di 2,1 milioni di unità.

PREVISIONE SETTIMANALE DI TRADING SUL PETROLIO

Ottima la performance settimanale realizzata dal nostro sistema operativo con sottostante il WTI che ha preso profitto su tutti i target price pronosticati dalla strategia Short ( 7 su 7 ), pertanto sia nella versione Intrday che Over. Bilancio macchiato dalla chiusura in stop loss della strategia rialzista attivata sulla debolezza.

La strategia rialzista suggerisce di aprire posizioni Long nel caso in cui si registri un close orario maggiore di 53,77$; Target Price attesi in area 54,10 e 54,64 dollari; Stop Loss nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 52,90 $. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 54,64 $, per sfruttare possibili allunghi fino a 54,98 e 55,37 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 53,37 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora Long sulla forza, in caso di break-out rialzista di 55,37 $ confermato in chiusura oraria, per accompagnare gli acquisti fino a 55,71 e 56,26 dollari, estesi a 56,83 $; Stop Loss in caso di ritorno sotto 54,64 $ in chiusura di candela oraria. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 49,88 $, per sfruttare possibili veloci rimbalzi in area 50,38 e 50,90 dollari, estesi a 51,72 $; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 49 $.

La strategia ribassista, invece, consiglia di attivare posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 52,90 $, per sfruttare eventuali discese in 52,57e 52,05 dollari; Stop Loss in caso di ritorno oltre 53,77 $ in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera inferiore a 52,05 $, per anticipare possibili cali fino a 51,72 e 51,20 dollari; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 52,57 $. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione in vendita dovesse spingersi sotto 51,20 $ in chiusura di candela oraria, per accompagnare le vendite fino a quota 50,90 e 50,38 dollari, estese a 49,88 $; Stop Loss in caso di ritorno oltre 52,05 $ in close orario. Suggeriti Short Speculativi in caso di allungo in area 56,83 $, per cercare di sfruttare eventuali pull-back di prezzo in area 56,26 e 55,71 dollari, estesi a 54,98$; Stop Loss nel caso in cui si registri una chiusura oraria oltre quota 57,40 $.

ANALISI TECNICA PREZZO ORO SETTIMANA 3-7 GIUGNO 2019

Di seguito l’analisi tecnica sul prezzo dell’oro per la settimana dal 3 al 7 giugno 2019

PREZZO DELL’ORO IN RIMONTA SU CRUSI COMMERCIO INTERNAZIONALE

La quotazione oro, argina la debolezza che lo aveva contraddistinto nelle ultime settimane, riportandosi oltre i 1.300 dollari l’oncia. L’ oro è stato acquistato per effetto della nuova escalation sui dazi scoppiata tra USA e Cina. La scorsa settimana è terminata con le quotazioni in rialzo dell’1,43% a 1.305,50 dollari, vicino ai massimi a 5 sedute toccati a quota 1.306,55 dollari. Il bilancio dell’ intera ottava ha invece visto l’oro apprezzarsi dell’1,7%.

LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’SENSIBILI PER IL PREZZO DELL’ ORO

L’ ottava macro negli USA si è aperta con il balzo fatto registrare dall’ indice manifatturiero del distretto di Richmond, che a Maggio ha fatto registrare un incremento a 5 punti dai 3 punti del mese precedente. Una lettura tuttavia inferiore alle attese degli analisti, che invece avevano pronosticato un maggior aumento, a 7 punti. Il suddetto indicatore, elaborato dalla Fed di Richmond misura anche il sentiment dei produttori di Virginia, Maryland, Carolina del Nord e del Sud, Distretto di Columbia e gran parte del West Virginia.

Torna a scendere il saldo delle nuove richieste di mutui ipotecari ( MBA ), che nell’ ottava terminata il 24 Maggio ha evidenziato una contrazione del 3,3%, invertendo rotta rispetto al progresso del 2,4% della precedente settimana. In frenata, ma pur sempre in crescita, l’indice S&P Case-Shiller che rileva l’andamento dei prezzi delle case nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, che a Marzo ha registrato una crescita su base annua del 2,68%, contro +3% di Febbraio ( rivisto da 2,95% ). Una lettura che ha comunque superato le attese degli analisti, che non si spingevano oltre il e +2,55%.

Oro in ripesa dopo che secondo le stime del Bureau of the Census ha rivelato che il PIL USA nella seconda stima relativa al primo trimestre dell’ anno ha evidenziato un aumento del 3,1%, inferiore alla prima lettura, pari a +3,2%, ma superiore alle attese degli analisti, pari a +3%. In accelerazione i consumi, aumentati dell’1,3%, rispetto al +1,2% dell’ ultimo trimestre dello scorso anno. Il consensus invece dava una conferma a +1,2%.

Il Dipartimento per il Lavoro statunitense ha rivelato che nella settimana terminata il 25 Maggio, le nuove richieste di indennità di disoccupazione sono cresciute di 3 mila unità, in salita dalle +212 mila unità della precedente stima settimanale ( rivista da +211 mila unità della rivelazione flash ). Le aspettative degli analisti, invece, davano un progresso più modesto, a +214 mila unità. La media mensile, indicatore più veritiero, in quanto meno volatile rispetto alle singole rilevazioni settimanali, invece, si è assestata a 216.750 unità, in flessione di 3.750 unità rispetto alla settimana precedente. Il totale dei richiedenti sussidio, al 18 Maggio, invece, si è assestato a 1,657 milioni di unità, giù di 26 mila unità rispetto al precedente saldo settimanale.

Non molto lontana dalla precedente stima, la bilancia commerciale statunitense nel mese di Aprile, che ha evidenziato un deficit di 72,12 miliardi di dollari, rispetto ai -72,33 miliardi di dollari del saldo di Marzo. Le indicazioni degli analisti, invece, invece erano per un risultato pari a -72 miliardi di dollari.

Le scorte all’ ingrosso, nel mese di Aprile, secondo quanto rivelato dal Bureau of the Census sono cresciute dello 0,7% su base mensile, registrando una decisa battuta d’arresto rispetto al +0,1% dei pronostici, che corrispondevano anche al risultato del mese precedente.

Un segnale incoraggiante per l’economia statunitense è arrivato con il recupero dell’andamento dell’ indice PMI manifatturiero di Chicago, assestatosi, a maggio, a 54,2 punti dai 52,6 punti di Aprile. I pronostici degli analisti, invece, erano per un aumento più contenuto, pari a 53,7 punti. La suddetta indagine condotta tra i direttori agli acquisti del comparto è ritornata abbondantemente sopra la soglia di espansione dei 50 punti.

La settimana macro oltreoceano si è conclusa con la diffusione della lettura sul reddito personale ed i consumi personali, due voci seguite con attenzione dalla FED, in quanto i consumi, negli USA, sulla spinta dei redditi, incidono al 70% nella formazione del PIL. Nel mese di Aprile il reddito personale è cresciuto dello 0,5% su base mensile, dal +0,1% di Marzo, superando il +0,3% dei pronostici degli analisti. Lettura in chiaroscuro, e prezzo dell’oro oltre la soglia dei 1.300 dollari, per le spese per consumi personali, aumentate dello 0,3% ( attese +0,2% ), ma in rallentamento rispetto al +1,1% registrato a Marzo ( corretto da +0,9% della prima comunicazione ).

QUADRO GRAFICO DELL’ORO SUL BREVE-MEDIO PERIODO E MEDIO-LUNGO PERIODO

Sentiment di brevissimo periodo che svolta in positivo per le quotazioni dell’oro, grazie al momentaneo ritorno oltre la soglia dei 1.300 dollari.

L’ andamento del prezzo dell’ oro lo scorso anno era stato principalmente caratterizzato dalla mancata rottura della forte area di resistenza di medio-lungo periodo individuata in area 1.360-1.370 dollari, che lentamente aveva spinto le quotazioni alla base di partenza, ripiegando inesorabilmente, prima in area 1.300 dollari e successivamente scendendo sul supporto di medio periodo che passava in area 1.290-1.280 dollari. La discesa settimanale al di sotto dell’ importante supporto individuato in area 1.220 dollari aveva innescato ulteriori affondi sui minimi da Gennaio, in area 1.160 dollari, con step intermedio in area 1.200 dollari; nonché importante supporto di lunghissimo periodo, sotto il quale il prezioso metallo giallo avrebbe corso il pericolo di scivolare nuovamente a 1.120 dollari.

Sul breve periodo, lo stabile recupero di area 1.220 dollari, accompagnato dal ritorno in area 1.250 dollari, invece, ha allentato la pressione ribassista, favorendo il ritorno in un primo momento verso area 1.330 dollari e successivamente sui recenti massimi in area 1.350 dollari. Lo scenario rialzista, sul medio-lungo periodo, tuttavia, si rafforzerà soltanto in caso di deciso break-out della forte resistenza in area 1.360-1.370, attivando obiettivi di lungo periodo posti in area 1.400 – 1.450 dollari, mentre il sentiment di brevissimo potrebbe ritornare in fase neutrale soltanto in caso di ritorno oltre area 1.280-1.250 dollari. Con i mercati azionari globali che lasciano intravedere segnali di debolezza, potrebbe essere anche arrivato il momento di un deciso turn-over verso un asset storicamente difensivo come l’ oro.

PREVISIONE SETTIMANALE DI TRADING SULL’ ORO

Buona la performance settimanale del nostro trading system con sottostante l’ oro, che ha preso profitto sul primo target price pronosticato dalla strategia Short Intraday e su 4 obiettivi indicati dalla strategia Long: 2 nella versione Intraday e 2 nella versione Over.

La visione rialzista prevede l’ apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1.308,25 $ e prevede i primi due obiettivi a 1.311,35 e 1.316,35 dollari, Stop Loss in caso di close orario minore di 1.300,15 dollari. Mantenere le operazioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera oltre 1.316,35$, per sfruttare possibili allunghi in area 1.321,25 e 1.329,45 dollari; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1.305,50 $ in chiusura di candela giornaliera. Long sulla forza in caso di rottura della resistenza a 1.329,45 $ in chiusura oraria o daily, per cercare di assecondare il movimento rialzista fino a 1.334,50 e 1.342,75 dollari, esteso a 1.347,90 $; Stop Loss in caso di perdita di 1.316,35 $ in chiusura giornaliera. Long speculativi in caso di affondo in area 1.262,80 $ per sfruttare possibili rimbalzi in area 1.267,65 e 1.277,35 dollari, estesi a 1.290,25 $; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1.255 $ in chiusura di candela giornaliera.

La visione ribassista, invece, suggerisce di aprire posizioni short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1.300,15 $; Target Price previsti a 1.295,30 e 1.290,25 dollari, Stop Loss in caso di close orario maggiore di 1.308,25 $. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 1.290,25 $, per cercare di anticipare possibili cali in area 1.285,30 e 1.277,35 dollari; stop Loss in caso di ritorno sopra 1.305,50 $ in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Short nel caso in cui la pressione ribassista dovesse spingersi anche sotto quota 1.277,35 $ in chiusura oraria o daily, per cercare di ricoprirsi a 1.272,50 e 1.267,65 dollari, ed in caso di ulteriori discese a 1.262,80 $; Stop loss in caso di ritorno sopra 1.290,25 $ in chiusura di candela giornaliera. Short Speculativi in caso di allunghi in area 1.347,90 $, per cercare di sfruttare probabili pull-back in area 1.334,50 e 1.329,45 dollari, estesi a 1.321,25 $; Stop Loss nel caso in cui il movimento rialzista dovesse estendersi oltre 1.356,20 $ in chiusura giornaliera.

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