Wall Street previsioni da incubo: perchè l’S&P 500 crollerà del 30% nel 2019?

Dopo il pesante ribasso che la borsa di Wall Street ha registrato nel mese di maggio, le prime due settimane di giugno state caratterizzate da un evidente recupero. Ad arrestare il trend ribassista e recuperare parte delle posizioni perse in precedenza sono stati tutti gli indici della borsa Usa: dall’S&P 500 al Dow Jones fino al Nasdaq.

In considerazione dell’andamento di Wall Street nella prima metà di giugno si può quindi affermare che il mercato azionario americano sia riuscito a lasciarsi il peggio alle spalle?

Come avrai capito da questa domanda retorica, in questo post parleremo di previsioni Wall Street. Che direzione prenderà la borsa Usa nei prossimi mesi ossia nel medio termine? A provare a dare una risposta a qusta domanda sono stati gli analisti di Oxford Economics.

Gli esperti sono partiti dai dati relativi all’andamento nel mese di maggio. L’S&P 500 e il Dow Jones hanno chiuso lo scorso mese con un passivo del 6,5 per cento mentre il Nasdaq ha perso l’8 per cento. Il crollo registrato da Wall Street a maggio è stato compensato dal recupero che tutti gli indici azionari americani hanno messo a segno nelle prime due settimane di giugno. Nel dettaglio, dopo le prime due Ottave di giugno, l’S&P 500 dista appena il 2,5 per cento dai massimi storici mentre il Nasdaq è distanziato di circa il 5 per cento dai massimi. 

Secondo gli analisti a determinare la risalita di Wall Street nei primi 15 giorni di giugno sono stati due fattori: la speranza che la guerra commerciale Usa-Cina possa allentarsi e le speculazioni su un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della FED. E’ all’interno di questo quadro che Oxford Economics colloca le sue previsioni. Gli scenari elaborati dagli analisti sono in tutto tre: uno positivo e gli altri due più o meno negativi. 

Wall Street previsioni 2019 positive

Lo scenario positivo indicato nell’outlook di Oxford Economics si poggia su possibili nuovi stimoli da parte della Cina, su un miglioramento del sentiment generale e su un allentamento della tensione commerciale. Secondo le stime degli analisti, sarebbero queste premesse a creare le condizioni per un apprezzamento dell’azionariato globale. Fin qui le buone notizie. Passiamo ora a quelle negative.

Wall Street previsioni 2019 negative

Il primo scenario negativo elaborato dagli analisti è quello che vede la borsa Usa crollare del 15 per cento nell’anno corrente. Si tratta quindi di uno scenario che è moderatamente negativo. L’ipotesi è basata sull’applicazione da parte degli Usa di dazi pari al 25 per cento sull’import dalla Cina e dal Messico, sull’applicazione di dazi fissi del 10 per cento sui beni europei e sul dazi al 25 per cento sulle auto prodotte fuori dal Nord America.

Se gli Stati Uniti dovessero optare per misure simili, allora l’S&P 500 a Wall Street porebbe registrare un crollo del 15 per cento entro fine anno. 

Wall Street crollo del 30% nel 2019?

Lo scenario che vede la borsa Usa crollare del 15 per cento nel 2019 è poca cosa nel confronto con il terzo scenario elaborato da Oxford Economics e che vede un possibile crollo del 30 per cento per l’S&P 500. Le premesse di questo scenario da incubo vedono l’economia Usa registrare un calo nel terzo trimestre 2019 che sarebbe da preludio all’avvio di una forte recessione americana. Dinanzi alla prospettiva di un calo degli utili delle aziende Usa, ci potrebbe essere un crollo dell’S&P 500 fino al 30 per cento. Ovviamente, dinanzi ad uno scenario simile, il sentiment di investitori e imprese, peggiorerebbe tantissimo. 

Ragionando in termini ipotetici, se davvero ci dovesse essere un crollo dell’S&P 500 del 30 per cento, non solo gli Usa sarebbero in recessione ma la FED sarebbe costretta a tagliare i tassi per evitare che la situazione peggiori ulteriormente. 

Il terzo scenario, ossia quello che vede il crollo dell’S&P 500 del 30 per cento, è quello meno probabile tra i tre citati….attenzione però alle sorprese. 

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