Uno degli eventi più importanti del 2020 (se non il più importante in assoluto) saranno elezioni presidenziali Usa per la scelta del nuovo presidente. Le elezioni Usa 2020 si terranno il prossimo 3 novembre. Nonostante manchi ancora molto tempo al voto, tra gli investitori circolano già i primi report e le prime indiscrezioni su chi vincerà lo scontro delle urne. Il presidente americano Trump sarà rieletto o no?
Nonostante si tenda a far coincidere il voto americano del 3 novembre con l’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti la realtà è più complessa. Gli americani, infatti, voteranno si per il nuovo inquilino della Casa Bianca ma voteranno anche per eleggere i rappresentanti dei 435 distretti in ciascuno dei 50 Stati e per scegliere 35 dei 100 membri del Senato. Insomma il voto americano del 3 novembre 2020 sarà l’appuntamento clou dell’anno.
Secondo un’analsi che è stata condotta da Stefan Keller, Asset Allocation Strategist di CANDRIAM, il voto, almeno alla luce delle indicazioni attuali, si candida ad essere il più controverso nella recente storia degli Usa.
Non è un mistero per nessuno che la posizione di Trump e quella dei democratici progressisti come Bernie Sanders ed Elizabeth Warren siano tra loro agli antipodi su tantissimi punti. Molto diverse sono anche le posizioni di Trump e quelle dei candidati democratici più moderati come Joe Biden, Pete Buttigieg e Michael Bloomberg.
Elezioni Usa 2020: chi sarà il candidato democratico anti-Trump?
Se il candidato dei repubblicani alle elezioni Usa 2020 sarà il presidente uscente Trump, chi sarà il suo sfidante. Il candidato democratico verrà indicato dalle primarie del partito. Secondo le indiscrezioni il suo nome potrebbe essere reso noto entro la fine del primo trimestre.
Il calendario prevede che le primarie democratiche abbiano inizio il 3 febbraio prossimo con il Caucus dell’Iowa, anche se il momento clou sarà il 3 marzo quando voteranno diversi Stati. Il 3 marzo 2020 saranno resi noti i noti i nomi del 40 per cento dei delegati per la Convention nazionale democratica di metà luglio. A fien marzo, poi, dovrebbero essere resi noti 3080 nomi di delegati ossia il 65 per cento del totale.
Queste percentuali e queste date lasciano intendere che le primarie dei democratici americani in visat del voto di novembre possa essere tra le più brevi in assoluto della storia.
Anche se è ancora tutto da decidere, lo sfidante di Trump potrebbe essere Bernie Sanders.
Fin qui la cronaca politica e per quello che riguarda la finanza? Secondo l’analista per i mercati finanziari conta di più l’effettiva attuazione delle politiche che i risultati elettorali. In base ad un sondaggio che è stato realizzato tra i fund manager, il risultato delle elezioni americane 2020 è il più importante rischio di coda dell’anno.
I mercati ritengono che il voto sarà in linea con quelle che sono le attese degli investitori. Non è un caso che ci sia ben il 40 per cento delle possibilità che sia mantenuto lo status quo.
Prendendo in esame più nello specifico le probabilità sul risultato delle elezioni Usa 2020, tra cui un Congresso unito o diviso, ciò che emerge è la possibilità che il rischio elettorale sia sottovalutato almeno in questo momento. Keller ha ricordato che CANBRIAN ha un’esposizione complessiva neutrale sull’azionario USA. Tra i singoli settori quello più monitorato resta quello sanitario.
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