Riunione FED 22 settembre 2021 e discorso Powell: previsioni, 3 scenari possibili

Parlare della riunione del Fomc FED in corso oggi (il summit è iniziato ieri 21 settembre e terminerà questa sera con la conferenza stampa di Powell) oramai significa fare riferimento solo agli attesi annunci sul tapering.

Questa prospettiva, però, è alquanto riduttiva poichè se è praticamente assodato che ci possa essere un annuncio sulle tempistiche della riduzione di acquisti di titoli di stato; non si può pensare che il braccio operativo della Federal Reserve possa davvero limitare la sua analisi al solo tapering. In poche parole, l’argomemto tapering, come tutti praticamente sanno, sarà il tema forte della riunione FED di settembre ma il summit non avrà ad oggetto solo questo attesto provvedimento. 

Proprio per fare chiarezza e fornire spunti più completi che i nostri lettori possono poi utilizzare per impostare le loro strategie trading (qui il sito ufficiale del broker eToro), abbiamo pensato ad un articolo di analisi sulle previsioni della riunione BCE di oggi 22 settembre. L’idea è quella di approfondimento che consideri tutti i temi all’ordine del giorno del board e tutti i punti che potrebbe essere toccati nel corso del discorso del governatore Powell. Un articolo che va oltre la semplice riduzione del summit alle sole decisioni sul tapering. La nostra idea è che la discussione sui tempi di avvio della riduzione degli acquisti di titoli di stato sarà si centrale e prevalente ma non sarà esclusiva. 

Riunione FDE 22 settembre 2021: tre scenari possibili 

Stando alle indiscrezioni che circolano in questi ultimi giorni sull’esito del meeting Federal Reserve si settembre, gli scenari possibili dovrebbero essere tre: 

  • Assenza di riferimento ad un inizio del tapering a fine 2021 e di conseguenza semplice prosecuzione dell’approccio wait and see e rinvio dei cambiamenti sulle stretegie monetarie a quando verranno raggiunti tuti gli obiettivi del dual mandate
  • Riferimento all’inizio di un tapering entro la fine del 2021 ma senza indicazioni precise sul mese di avvio del piano (guardando il calendario e usando la logica, tale annuncio si tradurrebbe in una annuncio del tapering a novembre e in una partenza del piano di riduzione degli acquisti di asset nel mese di dicembre
  • Ufficializzazione dell’avvio del tapering a novembre

Analizzando i tre diversi scenari, la prima considerazione che si può fare è che nonostante tutto quello che si è detto nelle ultime settimane, non tutti gli analisti sono convinti che il tapering sia destinato ad essere avviato entro la fine dell’anno

In termini di probabilità, lo scenario che secondo Filippo Diodovich, Senior Strategist di IG Italia, potrebbe avere maggiori possibilità di concretizzazione è il secondo (quello intermedio). Se così dovesse essere non ci sarebbe alcun avvio immediato del piano. Uno scenario simile smentirebbe le stesse posizioni espresse da alcuni membri autorevoli del braccio operativo della FED.

Nelle scorse settimane, infatti, Bullard, Fed di St Louis, Harker, Fed di Philadephia, George, Fed di Kansas City, Kaplan, Fed di Dallas, e Bostic, Fed di Boston, si erano espressi per un avvio il prima possibile del tapering. L’appoggio allo scenario 3 non sembra mancare ma, in realtà, la situazione è più complessa di quello che potrebbe sembrare in quanto di tutti i banchieri citati solamente Bostic è un membro votante nel Fomc in atto in queste ore mentre gli altri membri possono solo discutere e cercare di condizionare gli altri membri votanti ma ad ogni non voteranno. 

E’ per questo motivo che solo sulla carta lo scenario numero 3 (avvio del tapering già il mese prossimo) è dato per favorito se non addirittura assodato. 

Alla luce di queste considerazioni, la cosa peggiore che può essere fatta, lato trader, è quella di essere troppo frettolosi nel posizionamento sugli asset più sensibili alla questione tapering. Il nostro suggerimento è quello di essere prudenti sfruttando tutti gli strumenti che i broker online mettono a disposizione per una migliore gestione del rischio. Molto utile, ad esempio, è la pratica con la demo gratuita di eToro grazie alla quale, anche in caso di errori operativi, non si perderanno mai soldi veri. Per aprire un account dimostrativo con eToro è sufficiente seguire il link in basso. 

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In conclusione, le previsioni più plausibili sulla riunione FED di oggi 22 settembre 2021 sono quelle che vedono la maggioranza di membri dovish del Fomc decidere di rimandare l’annuncio e lanciare solo semplici indizi su un prossimo tapering da realizzare entro fine 2021 (scenario numero 2). Praticamente la FED prenderebbe tempo e, in tal caso, si può ipotizzare che il successivo discorso di Powell possa essere infarcito di riferimenti allo stato di salute del mondo del lavoro, all’andamento dell’inflazione, alla ripresa economica e perchè no anche alla crisi del colosso immobiliare cinese China Evergrande arrivato ad un passo dal default. 

Secondo l’analista di Oanda, Craig Erlam, è probabile che il governatore della FED Powell spieghi che l’obiettivo è avviare il tapering nell’anno in corso, accompagnando però questo annuncio da così tanti avvertimenti accomodanti da neutralizzare ogni ricaduta sull’andamento dell’azionario. Nella not, l’analista ha anche affermato che la banca centrale americana prenderà più tempo, forse anche un altro paio di mesi, lasciando, però, la porta aperta alla prospettiva di un cambio della politica monetaria. 

Riunione FED oggi 22 settembre 2021: non limitarsi al tapering 

Lo abbiamo accennato in precedenza ma adesso lo ribadiamo: è un grave errore pensare che nella riunione FED di ieri e oggi si parli solo di tapering. Oltre ogni visione riduttiva, ci sono tutta una serie di temi interessanti come ad esempio a partire dalle proiezioni economiche. In primo piano, ovviamente, l’andamento dell’inflazione che, lo ricordiamo, viene misurata dalla FED con l’indice PCE core (Personal Consumption Expenditures esclusi energetici ed alimentari). Nel report di settembre ci potrebbero essere aumenti delle stime con spostamento del focus verso una inflazione più persistente. Una situazione simile potrebbe richiedere, già nei prossimi mesi, un processo molto accelerato di riduzione degli stimoli monetari.

In relazione ad un possibile futuro rialzo dei tassi FED, interessante sarà studiare il grafico dot plot vale a dire quelle che sono le attese dei membri del FOMC sull’andamento dei tassi di interesse a fine anno (2021, 2022 e 2023).

Attenzione anche ai segnali della politica Usa 

Non solo FED tra i grandi catalizzatori dei mercati nella seduta di oggi 22 settembre. In ballo, infatti, ci sono anche alcune questioni politiche. Nella giornata di ieri i democratici alla Camera dei Rappresentanti hanno dato il loro via libera ad un disegno di legge per il finanziamento del governo degli Stati Uniti fino al 3 dicembre e per la sospensione del prestito della nazione fino alla fine del 2022.

Il disegno di legge è ora passato al Senato dove i Repubblicani hanno già promesso battaglia. Se la destra dovesse davvero votare “no”, allora i rappresentanti dei democratici sarebbero costretti ad elaborare una nuova strategia oppure ad affrontare l’annoso problema di un governo che è costretto a chiudere molti servizi in un contesto caratterizzato dal primo vero rischio di un default dei moderni Stati Uniti. 

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