Azioni Snap crollano per “colpa” di Apple. Comprare ora a sconto?

Aggiornamento del

Finestra sull’azionariato americano per segnalare il vero e proprio tracollo delle azioni Snap Inc. La società proprietaria del social Snapchat sta registrando un ribasso di oltre il 25 per cento attestandosi in area 56 dollari. Nel giro di poche ore il valore di Snap hanno bruciato ben 18 dollari. 

Il tracollo del titolo era nell’aria. Già nell’afterhours di giovedì, infatti, Snap era apparsa molto debole arrivando a registrare un ribasso monstre del 20 per cento.

I trader più attenti avevano subito colto il messaggio “nascosto” nella performance after-hours: meglio prepararsi al peggio ed investire al ribasso. Questa strategia speculativa di breve termine è stata ovviamente un successo alla luce del sell-off che si è abbattuto sul titolo nelle prime ore di contrattazioni effettiva. Domanda a questo punto sacrosanta: un trader alle prime armi può investire al ribasso e quindi sfruttare situazioni come quella in atto su Snap?

La risposta è affermativa: oggi grazie a broker online come eToro è possibile fare short trading da casa e quindi guadagnare se il prezzo di un asset crolla. Per imparare ad investire al ribasso, però, è necessario fare molta pratica. In questo può essere di aiuto il conto demo eToro grazie al quale si possono subito usare 100 mila euro virtuali per imparare a fare short trading senza correre il rischio di perdere soldi reali. 

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Azioni Snap: perchè crollano?

Considerando l’entità del ribasso, viene spontano chiedersi se ci sono ragioni specifiche alla base del sell-off. Il crollo delle azioni Snap è frutto di una trimestrale molto deludente soprattutto per quello che riguarda la guidance per l’esercizio in corso.

Il management di Snap, dinanzi al disastro dell’outlook, ha addossato la colpa a Apple. Il colosso di Cupertino, introducendo nuovi aggiornamenti di IOS sulla privacy, avrebbe messo un freno alla pubblicità con conseguente  effetto negativo sui conti di Snapchat. Secondo Evan Spiegel, co-fondatore di Snap, sarebbero addirittura mutati gli strumenti che gli inserzionisti hanno a disposizione per rilevare i risultati dell’advertising. Il manager, commentando il crollo delle azioni di Snap, ha evidenziato che, probabilmente, si sono sottovalutati i cambiamenti introdotti da Apple nei tool. Secondo Evan, per molto tempo, gli inserzionisti hanno usato tutta una serie di strumenti molto sofisticati per riuscire a misurare e ottimizzare le loro campagne. Le modifiche che sono state recentemente introdotte da Apple hanno reso praticamente ciechi questi tool.

Risultato di questo cambiamento è che gli inserzionisti non sono più capaci di comprendere quale è l’impatto delle loro campagne in base a quelli che sono gli elementi classici di valutazione come il tempo di visualizzazione di un annuncio o l’esecuzione di un’azione specifica. Del resto la stessa gestione delle campagne real time è diventata più difficile da seguire visto che ci sono estesi ritardi nei report. 

A rincarare la dose il CFO di Snap Anderson secondo il quale le novità introdotte da Apple avranno impatti negativo su tutto l’ecosistema pubblicitario. 

Questa, in sintesi, la pesante accusa che Snap Inc. ha rivolto ad Apple. 

Non è nostro compito stabilire se ciò sia vero o meno. Quello che è certo, però, è che il modello di Snap appare sempre più in crisi. La delusione per la guidance sintetizza l’attale momento critico che la società Usa sta attraversando. 

Lato operativo, però, azioni Snap così deprezzate possono essere molto convenienti. Chi già da tempo aveva intenzione di comprare il titolo (qui il sito ufficiale eToro), potrebbe approfittare della situazione in atto. Attenzione però ai rischi che si possono correre poichè una guidance deludente non è un buion modo per guardare al futuro. 

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