La giornata di ieri non è stata affatto semplice per il titolo Tesla a Wall Street. Il colosso dell’auto elettrica ha perso il 3,66 per cento chiudendo a quota 985 dollari. Il calo rimediato nella giornata di giovedì si va a sommare a quelli delle sedute precedenti, portando la flessione complessiva dgli ultimi 5 giorni al 5,57 per cento.
Il ribasso può essere considerato fisiologico visto che nell’ultimo mese il titolo ha comunque registrato una progressione di quasil il 23 per cento come si può vedere dal grafico in basso.
Considerando che nell’after hours Tesla registra una progressione di mezzo punto percentuale, si può ipotizzare che nell’ultima sessione settimanale di Wall Street, il titolo di Musk possa segnare un rimbalzo. Un’eventuale evoluzione simile può essere cavalcata per fare fare trading sul titolo. Sul mercato oggi ci sono tanti broker che permettono di investire in borsa. Il nostro suggerimento è di usare eToro (qui la recensione di Borsa Inside), un broker autorizzato ma che soprattutto consente di fare trading online sulle azioni (qui il sito ufficiale).
Per comprendere se oggi ci sia o meno spazio per comprare azioni Tesla è fondamentale analizzare le ultime notizie sulla quotate e capire se esse sono price sensitive o no.
I catalizzatori forti non mancano. Nelle ultime ore, infatti, Tesla ha annunciato il suo ingresso nel business dell’estrazione e della lavorazione del litio. Secondo Gene Munster, fondatore e analista della società di venture capital Loup Ventures, la decisione del colosso dell’auto elettrica rappresenta un esempio concreto di integrazione verticale di una azienda. La mossa non è però una sorpresa ma uno sbocco inevitabile alla luce dei problemi di approviggionamento di questa materia prima essenziale per la costruzione delle batterie delle auto elettriche.
Sotto un certo punto di vista, la decisione di estrarre e lavorare litio altro non è che un modo per superare un’ostacolo (tale è la difficoltà di approvvigionamento) che è destinato ad impattare sul business di Musk. Per questo motivo la novità non può che essere accolta positivamente. I traders che volessero sfruttarla possono operare con broker come eToro che hanno il vantaggio di consentire l’utilizzo del conto demo gratuito da 100 mila euro virtuali per fare pratica senza rischi.
Ma torniamo alle novità in merito al business dell’estrazione del litio. Lo scorso venerdì il CEO Musk aveva affermato che a causa del boom dei prezzi del litio, Tesla avrebbe potuto estrarre e lavorare su vasta scala questo metallo fondamentale per la produzione di batterie per auto elettriche.
Secondo Munster, con questa mossa Tesla ha rivelato di essere un player che si muove controtendenza visto che, allo stato attuale dei fatti, non c’è altra casa automobilistica legacy che ha deciso di muoversi nella stessa direzione.
Ovviamente tra gli annunci e gli atti concreti ci sono delle praterie ma, secondo l’analista, è molto probabile che Tesla inizi davvero ad estrarre litio. Del resto il mese scorso la stessa Tesla aveva annunciato una serie di aumenti dei prezzi di vendita delle auto a causa proprio del boom delle quotazioni di litio e nickel. I due metalli sono saliti a livelli record a causa della crisi internazionale causata dalla guerra In Ucraina.
Le previsioni degli analisti sono concordi nel ritenere che la domanda di litio e nichel possa registrare un forte aumento in scia all’incremento della diffusione delle autor elettriche. Affiinchè però questo mercato possa effettivamente crescere è necessario che i prezzi di vendita non subiscano troppi incrementi. Proprio da qui nasce la decisione di Tesla di entrare nel business dell’estrazione e della lavorazione del litio.
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