Il tanto atteso rimbalzo della borsa americana continua a non arrivare. Anche ieri è stata una sessione piena di ombre per la borsa di Wall Strett che ha praticamente iniziato la nuova settimana seguendo lo stesso trend di quella precedente a dimostrazione di come il sentiment del mercato azionario continui ad essere negativo. A voler essere rigorosi, nella sessione di ieri nuove preoccupazioni si sono andate ad affiancare a paure oramai consolidate. Accanto alle tensioni geopolitiche, infatti, a pesare sugli indici Usa sono stati alcuni dati macro arrivati dalla Cina e alcune notizie giunte dall’India. Insomma è sempre l’oriente a presentare il conto e ad innervosire le borse occidentali. Vediamo nel dettaglio, quali sono state queste nuove preoccupazioni con cui i trader hanno dovuto fare i conti. 

Per quello che riguarda la Cina, due dati macro relativi al mese di aprile (quando nel paese asiatico era in vigore un lockdown regionale) hanno rilanciato le preoccupazioni per una possibile recessione globale. Questi due market mover finiti sotto accusa sono stati: 

  • la produzione industriale cinese: in calo del 2,9 per cento annuo per la prima volta da marzo 2020 contro un consensus che puntava su un rialzo dello 0,4 per cento su base annua (la flessione è stata quindi del tutto inattesa e frutto, secondo alcuni analisti, degli effetti causati dai lockdown regionali sulle cinghe di approvvigionamento e della distribuzione
  • le vendite al dettaglio: in ribasso dell’11 per cento su base annua contro il -6,1 per cento atteso dagli esperti (anche in questo caso ad impattare negativamente sono stati i vari lockdown avvenuti, guardacaso, in aree fondamentali per l’economia di Pechino.

Le preoccupazioni scaturite da questi due market mover molto deludenti si sono andate a sommare con quelle create dalle decisione dell’India di sospendere, con effetto immediato, le esportazioni di grano. La mossa è stata varata per gestire al meglio l’emergenza alimentare interna in un contesto caratterizzato da inflazione galoppante. Ricordiamo che l’India, dopo la Cina, è il secondo produttore mondiale di grano, ma, per quello che riguarda le esportazioni è solo il diciannovesimo e comunque l’attività di export da parte del gigante asiatico è concentrata solo in Asia. 

Se ai driver negativi arrivati da Cina e India si aggiungono gli oramai soliti problemi geopolitici (sempre più gravi alla luce della decisione di Finlandia e Svezia di aderire alla Nato), si può avere un quadro dell’incertezza che agita i mercati azionari. 

Una situazione che, non deve spingere alla diserzione dalle borse. In realtà, infatti, le oscillazioni di prezzo che caratterizzano in questo periodo la borsa Usa, possono essere sfruttate per fare trading sulla volatilità. Fondamentale, però, è usare solo broker autorizzati per operare. Un esempio può essere eToro (leggi qui la nostra recensione completa), la piattaforma di social trading che offre ai propri clienti la demo gratuita da 100 mila euro per imparare a fare CFD Trading sugli indici di borsa senza perdere soldi veri. 

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Market mover della settimana 16-20 maggio 2022

Per investire sul mercato azionario è fondamentale conoscere quali saranno gli appuntamenti più importanti della settimana. I market mover, infatti, possono essere utilizzati per posizionarsi sui mercati più interessanti.

  • Nella giornata di oggi martedì 17 maggio, attenzione ai verbali dell’ultimo incontro di politica monetaria della RBA (Australia) ma anche ai dati mercato del lavoro nel Regno Unito e, lato Eurozona, al discorso della Lagarde a Darmstadt. Per quello che riguarda gli Usa, attenzione al dato sulla produzione industriale e ai discorsi di Bullard, Master e Powell.
  • Domani mercoledì 18 maggio, invece, è attesa la pubblicazione del dato sul Prodotto Interno Lordo del Giappone. In Europa, attenzione ai dati sull’inflazione del Regno Unito e dell’area Euro. Per quello che riguarda gli Stai Uniti, focus sulle scorte di greggio e sulle nuove costruzioni. Attenzione perchè sempre domani è in programma a Bonn la riunione dei ministri delle finanze e i banchieri centrali dei paesi del G7.
  • Dopo la scorpacciata di market mover di mercoledì, il giorno successivo, giovedì 19 maggio, si può tirare il fiato. In uscita, infatti, c’è la bilancia commerciale giapponese e il tasso di disoccupazione in Australia. In Europa, invece, focus sugli ultimi verbali della Banca Centrale Europea.
  • La settimana macro si chiude venerdì 20 maggio con la pubblicazione del dato sull’inflazione giapponese e di quello sulla fiducia dei consumatori dell’Europa. 

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