Nella ricerca delle azioni per investire sull’idrogeno, si fa sempre più spesso riferimento ai cosiddetti operatori puri. Si tratta di società che hanno il loro core esclusivamente sullo sviluppo dell’idrogeno a differenza degli operatori misti che invece sono attivi anche nel segmento idrogeno ma non in via esclusiva.
Ora il fatto che l’industria dell’idrogeno di cui in tanti parlano sia di di fatto poco sviluppata è un punto a favore degli operatori puri. Questi ultimi, nel momento in cui il settore svilupperà tutto il suo potenziale, saranno sicuramente ben posizionati rispetto ai concorrenti misti.
Il fatto è che, ad oggi, sullo sviluppo dell’idrogeno ci sono solo promesse da parte dei governi. Questo ragionamento vale soprattutto in Europa mentre dagli Usa arrivano segnali diversi con il governo americano che sembrerebbe aver davvero rotto gli indugi impegnandosi per lo sviluppo del settore non solo a parole ma con i fatti. Appena poche settimane fa, infatti, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DoE) ha individuato alcune aziende adatte a ricevere un pacchetto di 7 miliardi di dollari di finanziamenti nell’ambito di un vasto piano finanziato dall’Infrastructure Investment and Jobs Act (IIJA) con cui si punta a creare ben sette H2Hub in tutti gli Stati Uniti. Obiettivo di fondo del governo americano è quello di creare una sorta di rete nazionale di produttori di idrogeno pulito, consumatori e infrastrutture di collegamento. Ciascuno di questi sette hub includerà, infatti, elementi di produzione, stoccaggio, consegna e quindi utilizzo finale dell’idrogeno pulito. Siamo dinanzi ad un disegno organico di sviluppo e non ad interventi estemporanei di propaganda.
Il finanziamento andrà a beneficio anche di due pure player del settore ossia: Plug Power e Bloom Energy Corp. Si tratta di due quotate a Wall Street su cui ora concentreremo la nostra attenzione.
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Azioni Plug Power per investire sull’idrogeno
Plug Power viente ritenuto un pioniere indiscusso nel settore delle celle a idrogeno. Attualmente è uno dei acquirenti globali di idrogeno con una gestione di una rete di rifornimento all’avanguardia con oltre 180 stazioni in Nord America grazie alla quale è uno dei più importanti player panorama dell’energia verde.
Un elemento chiave della strategia di Plug Power è la gestione di una rete end-to-end per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno verde sia in Nord America che in Europa. Con l’ambizioso obiettivo di produrre 2.000 tonnellate di idrogeno verde al giorno entro il 2030, l’azienda si posiziona come un attore centrale nella transizione verso fonti energetiche sostenibili.
La prospettiva di costruire il primo ecosistema completo di idrogeno verde al mondo conferisce a Plug Power un ruolo di primo piano e la potenziale leadership nel settore. Questa visione all’avanguardia si traduce in un’opportunità significativa per l’azienda, che mira a ridefinire il panorama dell’energia verde attraverso la sua expertise nelle celle a idrogeno.
Dai dati finanziari emerge una solida crescita dei ricavi di Plug Power negli ultimi tre anni. Le aspettative sui conti trimestrali indicano una perdita per azione ridotta a 0,3 dollari, segnalando una gestione finanziaria prudente.
Gli analisti, dal canto loro, esprimono un ottimismo significativo per il futuro di Plug Power. Il target medio a 12 mesi si attesta a 14,64 dollari, suggerendo un potenziale di rialzo (upside) di oltre il 107 per cento rispetto al prezzo attuale dell’azione. Questa valutazione positiva riflette la fiducia del mercato nel ruolo chiave di Plug Power nel plasmare il futuro dell’energia sostenibile.
Azioni Bloom Energy per investire sull’idrogeno
Bloom Energy, altro operatore puro dell’idrogeno, si distingue come innovatore nel panorama dell’energia sostenibile grazie allo sviluppo del Bloom Energy Server, una piattaforma avanzata per la generazione di energia elettrica. La società ha anche introdotto il Bloom Electrolyzer, un dispositivo che sfrutta la stessa tecnologia a ossidi solidi del Bloom Energy Server per produrre idrogeno pulito con un’efficienza straordinaria, superiore del 15-45% rispetto alle alternative presenti sul mercato.
La vera rivoluzione si manifesta con l’elettrolizzatore Bloom, considerato da Bloom Energy un passo cruciale verso la trasformazione dell’industria dell’idrogeno. L’azienda mira a mettere a disposizione questa tecnologia per settori pesanti come la siderurgia, l’industria chimica, del cemento e del vetro, consentendo loro di decarbonizzarsi e adottare soluzioni più sostenibili. La flessibilità di collegare gli elettrolizzatori alle fonti di energia rinnovabile, come il solare e l’eolico, per la produzione di idrogeno verde, che può essere immagazzinato e convertito in elettricità in un secondo momento, evidenzia l’impegno di Bloom Energy verso un futuro energetico ecocompatibile.
Analizzando l’andamento finanziario, i ricavi di Bloom Energy hanno seguito una tendenza ampiamente positiva negli ultimi anni. Tuttavia, è importante notare che, analogamente a quanto riscontrato con altre aziende del settore, la redditività non è ancora stata pienamente realizzata. Nonostante ciò, gli analisti mantengono un ottimismo pervasivo riguardo al futuro delle azioni Bloom Energy.
Le proiezioni indicano un netto miglioramento nei prossimi risultati finanziari, che potrebbero portare l’azienda vicino al pareggio. La mancanza attuale di redditività non scoraggia gli analisti, il cui consenso, si traduce in un prezzo obiettivo medio di 22,59 dollari. Questo valore rappresenta più del doppio del prezzo attuale del titolo (ottimo potenziale di upside implicato).
Come investire in azioni dell’idrogeno con titoli puri
Investire in titoli legati all’idrogeno, specialmente se si tratta di operatori puri, rappresenta innegabilmente una scommessa speculativa. Tuttavia, la chiara determinazione del governo statunitense nel promuovere e sviluppare l’idrogeno come fonte energetica sostenibile offre solide ragioni per sperare in un rendimento significativo su questa scommessa.
Particolarmente interessante è il fatto che il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti abbia selezionato solo due “pure player”, ovvero aziende totalmente dedicate all’idrogeno, per il progetto pilota mirato ad accelerare lo sviluppo di questa importante fonte energetica. Queste due aziende sono appunto PlugPower e Bloom Energy.
La decisione del governo statunitense di concentrarsi su queste due società è un chiaro segnale della loro rilevanza e del ruolo centrale che svolgono nello spingere avanti l’innovazione e l’adozione dell’idrogeno verde. Gli investitori che mirano a sfruttare le opportunità offerte dalla crescente attenzione dell’amministrazione statunitense sull’idrogeno dovrebbero prendere in considerazioni questi titoli.
Vero è che l’investimento in titoli legati all’idrogeno può comportare un certo grado di rischio, tuttavia la prospettiva di supporto governativo in un mercato fondamentale come quello americano e l’attenzione specifica verso aziende chiave nel settore possono rivelarsi assist decisivi.
Per investire in azioni dell’idrogeno ci sono due strade: acquisto diretto del titolo (e si diventa azionisti) o speculazione con i CFD. I due broker più interessanti per operare sono:
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