quotazione argento

Il prezzo dell’argento spot si muove in area 18,7 dollari l’oncia. Come si può vedere dal grafico in basso l’anno in corso non è stato affatto semplice per il silver. Come l’oro, infatti, anche argento ha dovuto fare i conti con una serie di turbolenze. Molti investitori che avevano investito sull’argento pensando di poter sfruttare la sua natura di bene rifugio accessorio, sono rimasti delusi. Oggettivamente dai due metalli preziosi ci si attendeva qualcosa di più in un contesto come quello attuale. Invece è stato il Dollaro ad intercettare tutte le paure degli ultimi mesi trasformandosi sull’unico porto realmente sicuro.

Ovviamente questa situazione non è destinata ad essere eterna. Si può ipotizzare che nei prossimi mesi, una maggiore stabilità del dollaro possa ridare luce alle materie prime tra cui l’argento.

Questo metallo ha dalla sua parte una tradizione non di poco conto: nei momenti di forte rallentamento economico o al massimo nel periodo immediatamente successivo a tale rallentamento, i prezzi tendono a performare bene. Si potrebbe obiettare evidenziando che l’oro, in una situazione simile sicuramente è destinato a fare meglio del silver. Ciò è vero ma l’argento può beneficiare anche del suo largo utilizzo nella produzione di celle fotovoltaiche. Sono tantissimi gli studi che riconoscono il ruolo chiave che il silver è destinato ad avere nella transizione energetica europea e americana.

Insomma se il 2022 è stato un anno complicato, il futuro potrebbe essere nettamente migliore.

Ovviamente ciò non basta per poter affermare che ci sono le condizioni per un rimbalzo dei prezzi. E infatti noi andremo alla ricerca di altri possibili elementi a supporto della view rialzista.

Il più importante di questi elementi è il rapporto tra oro e argento. Oggi questo indicatore è molto vicino a quota 90. In pratica per comprare un’oncia di oro sono necessarie 90 once di argento. Si tratta di un dato del tutto fuori media. Un rapporto normale, infatti, sarebbe 68 o giù di lì.

Tecnicamente un rapporto così alto sta a significare che l’argento è molto sottovalutato rispetto all’oro ovvero è più economico rispetto al gold.

In base ai precedenti storici, se i metalli preziosi dovesse imboccare la strada dei precedenti storici, allora il rapporto tra argento e oro, oggi notevolmente oltre la media, si dovrebbe stringere in modo marcato. Una dinamica di questo tipo ci sarebbe solo in un caso: se il prezzo dell’argento dovesse crescere più di quello dell’oro.

Questo è il motivo principale a supporto di una view rialzista sull’argento. Chi volesse investire sul prezzo dell’argento può usare vai strumenti. Uno dei modi più immediati per fare trading è attraverso i CFD. I contratti per differenza sono uno strumento derivato che rispecchia il prezzo del silver. Puoi imparare a fare trading CFD sull’argento usando la demo gratuita da 100 mila euro virtuali che il broker mette a disposizione dei suoi clienti.

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In realtà il rialzo del prezzo dell’argento non esaurirebbe i suoi effetti solo sul silver. Anche le azioni minerarie avrebbero un ritorno positivo. Vedremo in che modo nel prossimo paragrafo.

Gli effetti sulle azioni minerarie

Considerando un intervallo di tempo di 5 anni, il prezzo dell’argento sembra essere allineato alla media. In questo contesto, però, i titoli di società che sono attive nell’estrazione dell’argento sembrano essere sottovalutati. A dirlo sono i numeri. Oggi infatti il P/E medio è più basso del 37 per cento rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Una performance deludente visto che i fondamentali delle grandi compagnie attive nell’estrazione del silver sono anche solidi. Queste società, infatti, pur in un contesto molto avverso (rally dell’inflazione e calo del prezzo della materia prima spot) hanno registrato nel secondo trimestre 2022 una crescita delle vendite del 6,3 per cento anno su anno.

Si può obiettare che questo dato ingloba solo in parte il deterioramento attuale del quadro macro e infatti le stime sui ricavi delle società che fanno parte dell’indice Solactive Global Silver Miners Total Return v2 sono in ribasso del 3,7 per cento per il 2022 (intero anno). Le stesse previsioni, però, vedono un recupero nel 2023. Insomma ci sono tutta una serie di segnali per ipotizzare che ci possa essere un rimbalzo. L’attuale fase, quindi, può essere sfruttata per comprare a prezzi più bassi in attesa di una ripresa.

Investire sulle azioni minerarie può essere un modo alternativa per intercettare l’apprezzamento dell’argento. Tra l’altro proprio il broker eToro che citavamo in precedenza consente di fare trading online sulle azioni . E in più sempre eToro prevede un deposito minimo di partenza molto basso per iniziare ad operare: appena 50 dollari.

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