Fino a pochi mesi fa il gas naturale era considerando il grande incubo del futuro. Lo stop all’import dalla Russia unito alle preoccupazioni per l’inverno avevano gettato nel panico mezza Europa (Italia compresa) e suscitato l’interesse dei traders più attenti a cogliere le occasioni di investimento più promettenti. Questo accadeva tra settembre e ottobre del 2022. Nei mesi a seguire, però, non solo non c’è stato alcun rally delle quotazioni ma addirittura i prezzi del gas naturale hanno iniziato un rapido declino sui valori attuali tanto che attualmente si è sui livelli del 2021.
Ma se il gas naturale è tornato alle quotazioni di due anni fa quando la guerra tra Russia e Ucraina era solo fanta-geopolitica e Mosca inviava quantità immense di gas nell’Europa continentale (Germania in testa), ciò significa che la strategia di Putin di fare pressione sull’UE usando come arma di ricatto proprio la dipendenza dal gas naturale russo da parte del Vecchio Continente, non ha avuto alcun successo.
I numeri dicono tutto: attualmente sulla borsa di Amsterdam la quotazione gas naturale appena 25 euro/Mah. Rispetto ai picchi toccati ad agosto 2022 quando più alta era la preoccupazione per quello che sarebbe avvenuto a partire dal successivo autunno, il gas naturale ha registrato un ribasso del 93 per cento (se non è un tracollo questo…).
Inoltre come si può vedere anche dal grafico in basso, da inizio anno il prezzo del gas naturale ha registrato una flessione di ben il 70 per cento e nel solo mese di maggio il ribasso è stato del 36 per cento. I record non finiscono qui perchè sempre nel mese di maggio c’è stata la lunga serie di cali settimanali dal lontano 2007.
Se volessimo credere alla favole dovremo dire che probabilmente ad oggi il gas naturale è l’asset più a buon prezzo che esiste. Il classico mercato sui cui speculare comprando a sconto per poi rivendere a prezzi più alti. Il problema è che è difficile pensare che le quotazioni del gas naturale dopo mesi terribili siano pronte a ripartire come per miracolo. Sicuramente dei rimbalzi anche tecnici non potranno che esserci ma pensare ad un cambio di trend è ben altra cosa.
In questo post cercheremo di capire perchè il prezzo del gas naturale è crollato (abbiamo già fatto un accenno nella premessa) e quali saranno le conseguenze del ribasso sui minimi per l’Italia. Inoltre, nell’ultima parte, accenneremo brevemente a come si può investire sul prezzo del gas naturale.
A proposito di investimenti, una puntualizzazione possiamo già darla. Lo sapevi che grazie a strumenti derivati come ad esempio i CFD si può speculare al ribasso sull’andamento delle quotazioni di un asset? Tecnicamente parliamo di short trading. Si tratta di una modalità operativa che richiede anche una certa preparazione ed è per questo che suggeriamo di fare pratica con un conto demo come quello proposto da broker eToro prima di passare ad operare con soldi veri.
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Perchè il prezzo del gas naturale è crollato?
Il fatto che la mossa russa di ricattare l’Europa attraverso il gas naturale sia fallita è una delle cause più importanti alla base del crollo dei prezzi di questa materia prima. Ma c’è anche dell’altro. Tanto per iniziare gli stoccaggi di gas naturale nel Vecchio Continente si sono ripresi tantissimo tanto che oggi sono arrivati addirittura a soddisfare ben il 67 per cento della capacità totale stracciando la media stagionale dei 5 anni precedenti che resta ferma al 49 per cento.
Tutto questo è stato possibile grazie ad un aumento significativo delle forniture di Gas Naturale Liquefatto (GNL). Secondo alcune stime non è da escludere che entro agosto gli stoccaggi europei possano addirittura arrivare al 100 per cento e questo consentirebbe di guardare con estrema tranquillità al successivo inverno.
Inoltre anche i consumi hanno registrato una notevole diminuzione anche a causa del clima molto mite che c’è stato questo inverno. Di conseguenza se nonostante le abbondanti forniture, la domanda di GNL è rimasta uguale, allora a trarre vantaggio da tutto questo sono state le scorte che infatti hanno registrato un forte aumento.
Tra gli altri fattori che hanno impattato sul crollo del gas naturale, sono da citare la frenata della crescita economica in Europa (la Germania che è la prima economia europea è addirittura in recessione tecnica essendo il suo PIL calato per due trimestri consecutivi) e la lentezza con cui la Cina si sta riaprendo dopo le restrizioni anti-covid. La domanda di Pechino resta contenuta e questo impatta sull’andamento dei prezzi globali del gas naturale.
Crollo prezzo gas naturale: conseguenze sull’Italia
Analizziamo adesso la questione crollo gas naturale dal punto di vista del consumatore. Inutile dire che il crollo del prezzo del gas naturale ha un impatto positivo perchè i costi dell’energia possono calare. Visto che il gas TTF si può considerare come il punto di riferimento per i prezzi del gas naturale in Europa, una flessione ovviamente comporta costi energetici inferiori per i consumatori italiani, soprattutto per quello che riguarda il riscaldamento domestico e la cucina.
Scendendo più nel dettaglio, però, è bene mettere in evidenza che una riduzione del prezzo del gas TTF non determina subito una diminuzione delle bollette energetiche. Infatti ci sono i prezzi e i costi di trasporto e distribuzione del gas da considerare. In secondo luogo va anche tenuto conto che le società energetiche sono solite stipulare contratti a lungo termine per l’approvvigionamento del gas naturale. Questi ultimi potrebbero non essere subito influenzati dalle variazioni (in questo caso dal crollo) del prezzo del gas TTF. In poche parole il crollo dei prezzi non ha effetto simultaneo sulle bollette e quindi non è da escludere che sia anche necessario un bel pò di tempo per vedere una altrettanto caduta dei prezzi sulle fatture.
E infatti non c’è da stupirsi se recentemente l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) ha messo in evidenza un nuovo aumento delle bollette energetiche. Stando alle previsioni nel periodo luglio-settembre di dovrebbe essere un rialzo del 5 per cento delle fatture mentre fra ottobre e dicembre ci potrebbe essere un rialzo del 15 per cento. Tutto questo in attesa dell’incorporamento del crollo del gas.
Come investire sul prezzo del gas naturale
Il gas naturale non può ovviamente essere comprato fisicamente. Ci sono però una serie di opzioni che consentono di speculare sull’andamento dei prezzi:
- Futures e opzioni: puoi investire sul gas naturale tramite contratti futures o opzioni. I futures consentono di acquistare o vendere una quantità specifica di gas naturale in una data futura a un prezzo concordato in anticipo. Le opzioni, d’altra parte, offrono il diritto (ma non l’obbligo) di acquistare o vendere gas naturale a un prezzo prefissato entro una certa data. Questi strumenti sono negoziati su borse di merci e richiedono una certa esperienza nel trading di materie prime.
- ETF e fondi comuni di investimento: esistono anche Exchange-Traded Fund (ETF) e fondi comuni di investimento che offrono esposizione al mercato del gas naturale. Questi strumenti consentono di investire in un paniere diversificato di titoli di società legate al gas naturale, come produttori, trasportatori o servizi.
- Azioni di società energetiche: pe investire sul gas naturale puoi comprare azioni di società che operano nel settore del gas naturale. Ci sono società che si occupano dell’estrazione, produzione, trasporto e distribuzione del gas naturale.
- Obbligazioni: alcune società del settore del gas naturale emettono bond. Puoi investire in questi titoli e guadagnare interesse sugli investimenti
Oltre a queste 4 strade ve ne è una quinta che consente un accesso molto più rapido al mercato: il CFD trading. I Contratti per Differenza sono strumenti derivati che riflettono l’andamento del valore del gas naturale. In pratica si specula sule differenze di prezzo.
Oramai tutti i migliori broker CFD consentono di speculare sul gas naturale. Dal nostro punto di vista i più interessanti sono:
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