Prezzo petrolio ai massimi da 2 mesi dopo decisioni UE su greggio russo. Come investire adesso?

Aggiornamento del

Il prezzo del petrolio è tornato a far paura. Questa mattina il greggio WTI scambia a 119 dollari al barile mentre il Brent è attestato sopra i 123 dollari al barile. In entrambi i casi siamo dinanzi a livelli record. Per quanto riguarda il WTI texano, infatti, quotazioni simili non veniva raggiunte dalla fine di marzo mentre, per quello che riguarda il Brent, siamo ai massimi da due mesi.

Il rialzo del prezzo del petrolio non è stato frutto di un sussulto improvviso. Chi ha CFD petrolio in portafoglio, infatti, si sarà certamente accorto che fin dalla metà della scorsa settimana, si erano manifestati tutta una serie di segnali preoccupanti sulla possibile riattivazione del trend rialzista del greggio. E in effetti, come si può anche vedere dal grafico in basso, dalla metà della settimana scorsa ad oggi (una manciata di giorni), la quotazione petrolio è risalita di oltre il 7 per cento.

Il peso di questo numero è tale da essere evidente che ci siano dei motivi ben precisi alla base del ritorno del verde intenso. La domanda che tutti (trader e consumatori) si stanno certamente ponendo dinanzi alla nuova impennata del prezzo del greggio, non può che riguardare i motivi del rialzo. Cosa sta causando il nuovo rally delle quotazioni petrolifere?

A questo interrogativo daremo una risposta nel prossimo paragrafo. Per adesso concludiamo l’introduzione ricordando ai nostri lettori che, il forte rialzo del valore del petrolio può essere sfruttato per fare trading CFD. Per operare suggeriamo il broker Plus500 che offre tantissimi grafici personalizzabili (fondamentali per fare analisi tecnica) e anche un conto demo gratuito da 50 mila euro virtuali per imparare a fare pratica senza rischi.

Prezzo petrolio: perchè è ai massimi da due mesi?

I fattori alla base del rally del prezzo del petrolio sono essenzialmente due:

  • la decisione cinese di procedere con un forte allentamento dei lockdown imposti a Shanghai
  • l’accordo raggiunto tra i paesi UE sullo stop al petrolio russo

Vediamo più nel dettaglio questi due drivers. Per quello che riguarda le nuove decisioni delle autorità cinesi sulle misure di contenimento del covid19, gli analisti sono concordi nel ritenere che sia l’annunciata riapertura nella regione di Shanghai che le rassicurazioni sulla situazione a Pechino, abbiano ridato vigore alle aspettative di un incremento della domanda di greggio da parte del colosso asiatico. Nei mesi scorsi proprio l’adozione di tutta una serie di restrizioni aveva tenuto su livelli contenuti il valore del greggio. Venuti meno questi lockdown strategici (e non tanto per motivi sanitari….), le previsioni sulla domanda di petrolio da parte di Pechino sono salite e ovviamente in su anche i prezzi del greggio.

Anche la mossa dell’UE sul petrolio russo, però, ha impattato sul rialzo del prezzo del greggio. Nonostante la confusione che caratterizza noti palazzi di Bruxelles, l’Unione Europea, secondo quanto riportato oggi da La Repubblica, sarebbe finalmente riuscita a trovare un compromesso sullo stop al petrolio russo garantendo l’esenzione dell’oleodotto “Gruzhba” all’embargo, come richiesto dai rappresentanti della Repubblica Ceca e dell’Ungheria.

Per adesso l’accordo raggiunto non sarebbe stato ancora formalizzata ma, stando alle indiscrezioni, l’intesa dovrebbe prevedere, entro pochi mesi (probabilmente a partire da gennaio prossimo) il blocco di due terzi del petrolio russo. Successivamente lo stop dovrebbe poi essere esteso fino al 90 per cento del greggio che arriva dalla Russia. Trattandosi di importazioni che oggi vengono effettuate soprattutto via mare, la strategia UE mira quindi a bloccare le tratte marittime lasciando attivo l’oleodotto Gruzhba che consentirà così a Ungheria e Repubblica Ceca di continuare a rifornirsi.

Prezzo petrolio di nuovo in rialzo: come investire adesso?

Il rialzo del prezzo del petrolio è una sciagura per i consumatori ma, al tempo stesso, rappresenta anche una grande occasione per chi fa trading. Uno degli strumenti migliori per speculare sul valore del petrolio sono i Contratti per Differenza. Si tratta di asset derivati che riflettono l’andamento del sottostante (oil). Per investire sul petrolio con i CFD è fondamentale scegliere broker autorizzati come ad esempio eToro. Suggeriamo questa piattaforma per un motivo in particolare: oltre a permettere di tradare CFD petrolio, eToro consente anche di copiare i migliori traders sul greggio grazie all’evoluto strumento del Copy Trading. Questa funzionalità può essere utilizzata anche da chi è alle prime armi visto che è disponibile la versione demo.

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Per quello che riguarda il posizionamento, vanno tenuti in considerazione, oltre ai due grandi catalizzatori citati in precedenza, anche altri drivers che, potenzialmente, possono essere molto potenti.

Ad esempio il prossimo giovedì è in programma il meeting Opec+ (allargato alla Russia) che dovrebbe semplicemente confermare il piano per incrementare l’offerta di greggio da 432 mila barili al giorno nonostante l’appello del G7 per tenere invariato il ritmo degli aumenti della produzione. Anche qui lo scontro è aspro.

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