impianto petrolifero e freccia verso l'alto
Possibile ulteriore rialzo per il prezzo del petrolio - Borsainside

Neppure il tempo per rientrare dalle ferie estive che il prezzo del petrolio è nuovamente tornato a salire. Nella sessione di ieri le quotazioni petrolio, come si può vedere dal grafico in basso, sono tornate a crescere in modo rilevate. Il discorso vale sia per il petrolio WTI che per il Brent. Molto interessante il fatto che l’apprezzamento sia arrivato dopo la buona performance che i prezzi aveva registrato già nell’ultima Ottava di agosto.

Questo andamento fa sorgere il sospetto che, almeno in questa fase, sul prezzo del greggio si stia imponendo un trend di crescita. Se così dovesse essere, bisognerebbe prepararsi ad un periodo caratterizzato da un rialzo delle quotazioni e quindi la propria strategia operativa dovrebbe essere ricalibrata su questa ipotesi. La view ottimistica è sostenuta da vari analisti come vedremo nei prossimi paragrafi.

Prima di tutto, però, concentriamoci sul forte andamento che la quotazione petrolio ha evidenziato la scorsa ottava.

Come si è mosso il prezzo del petrolio la scorsa settimana

La seconda e terza settimana di agosto hanno visto il prezzo del petrolio in flessione. L’ultima settimana, invece, è scattato il rimbalzo. Un rally significativo che ha portato la quotazioni del greggio ai massimi dell’ultimo semestre.

A determinare le forte progressione sono state le aspettative circa la possibilità che i produttori di greggio possano mantenere la loro offerta ridotta e la speranza che la FED possa finalmente lasciare i tassi di interesse invariati dopo una lunga serie di rialzi. I segnali di ripresa che sono arrivati dall’economia americana e da quella cinese hanno quindi fatto il resto. Sappiamo, infatti, che la recessione è nemica del prezzo del petrolio mentre, la situazione opposta, ossia il rilancio dell’economia rappresenta un grande driver rialzista.

A spingere in avanti le quotazioni petrolio è stata anche la recente mossa della Russia. Mosca ha infatti annunciato che i limiti al suo export di greggi verranno estesi puntualizzando che i dettagli su tale provvedimento verranno presto resi noti. A questo punto gli investitori si attendono che anche l’Arabia Saudita possa mantenere sotto controllo la propria produzione almeno fino a ottobre.

Insomma dietro al rally registrato dal prezzo del petrolio nell’ultima settimana di agosto ci sono stati una serie di fattori concomitanti e non un solo motivo. E adesso, cosa attende il greggio?

I prezzi del petrolio saliranno ancora? Come investire adesso?

Ci sono tutta una serie di dichiarazioni da parte di autorevoli esperti e analisti che lasciano ritenere che la quotazione petrolio possa salire ancora.

Ad esempio il vice primo ministro russo, Alexander Novak, ha recentemente reso noto che la Russia ha raggiunto un accordo con i paesi partner dell’OPEC per stabilire i parametri dei tagli alle esportazioni. Si tratta di una mossa che fa seguito alla decisione di tagliare le esportazioni di greggio di 300.000 barili al giorno a settembre (il taglio era stato di 500.000 barili al giorno ad agosto). Intanto l’Arabia Saudita ha comunicato la sua intenzione di allungare volontariamente un taglio di 1 milione di barili al giorno anche per il mese di ottobre.

Secondo il CEO di Vitol, Russell Hardy, è possibile che ci possa essere un allentamento delle tensioni nel mercato del greggio nelle prossime sei-otto settimane. Allo stesso tempo, però, lo stesso Hardy ha anche affermato che le forniture di greggio acido continueranno a restare contenute a causa dei tagli dell’OPEC+.

Sempre restando sui pareri degli esperti, Ben Luckock, co-responsabile del commercio di petrolio del Gruppo Trafigura, ha messo in evidenza l’enorme importanza dell’impegno dell’Arabia Saudita volto a raggiungere gli obiettivi di mercato mediante tagli di gruppo. L’altra faccia della medaglia di tutto questo è che se i sauditi non dovessero la loro strategia di taglio della produzione, allora può essere che l’offerta di greggio possa restare permanentemente scarsa. In questo contesto, l’analista Zhou Mi di Chaos Research Institute non esclude che prezzi del petrolio possano arrivare anche a 90 dollari al barile visto che la domanda continua a crescere mentre l’offerta appare sempre più imbrigliata.

Cosa dovrebbero quindi fare i traders? Come prima cosa restare aggiornati sulle previsioni petrolio 2023/2024. In secondo luogo scegliere i migliori broker CFD per investire sul prezzo del greggio avendo la libertà di operare sia al rialzo (long trading) che al ribasso (short trading).

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