Tre temi da seguire questa settimana per investire in borsa

Chi vuole investire in borsa questa settimana dovrà fare i conti con almeno tre temi forti che potrebbero condizionare l’andamento degli scambi: la pubblicazione di alcuni importanti market mover dagli Usa, la crisi che sta affossando il settore delle criptovalute e la performance messa a segno dagli indici della borsa Usa nella scorsa Ottava.

Iniziamo dal primo punto ossia dall’agenda macro Usa. La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno rilasciato il dato sull’inflazione. Come noto il market mover è stato più basso delle stime degli analisi e questo ha galvanizzato il mercato. La borsa di Wall Street ha infatti chiuso la seduta in cui il dato macro è stato diffuso con una forte progressione in avanti. Il rally è frutto di una speranza e di un auspicio: se il dato sull’inflazione Usa di ottobre è stato più basso delle stime degli analisti, allora non è da escludere che la FED possa decidere di rallentare il ritmo di rialzo dei tassi di riferimento. Magari tale cambio di approccio ci potrebbe già essere nella riunione di politica monetaria del prossimo mese di dicembre (anche perchè negli ultimi 4 board di sono stati ben 4 dei tassi di 75 punti base ognuno).

L’agenda macro Usa prevede per la settimana corrente la pubblicazione del dato sulle vendite al dettaglio nel mese di ottobre. Il market mover potrebbe fornire indicazioni sulla situazione dei consumatori in vista degli acquisti natalizi in un contesto caratterizzato da alta inflazione. Le stime della vigilia sono per un rialzo delle vendite al dettaglio dello 0,8 per cento. Nel caso in cui ci dovesse essere un’indicazione più forte, allora sarebbe il segnale che la FED deve ancora agire con forza sui tassi per placare i bollenti spiriti dell’economia Usa.

Sempre restando in tema di market mover, nel corso della settimana corrente saranno anche pubblicati i dati di ottobre sulla produzione industriale, sui nuovi cantieri e sulle vendite di case esistenti.

Insomma fronte macro le indicazioni da sfruttare per fare trading sono davvero tante.

Domanda scontata: quali mercati saranno maggiormente condizionati dai dati macro in uscita? Sicuramente gli indici di borsa di Wall Street ma anche materie prime e forex potrebbero fare i conti con questi market mover così delicati. Ricordiamo che per investire su tutti questi asset non è necessario usare varie piattaforme. In realtà si può operare tranquillamente da una sola piattaforma come ad esempio quella messa a disposizione dal broker eToro che può essere testata anche in modalità demo.

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Crollo criptovalute: focus sul fallimento di FTX

Il secondo tema forte della settimana è il fallimento dell’exchange di criptovalute FTX. La scorsa settimana è stata un calvario per gli asset digitali. Bitcoin & C. sono naufragati ai minimi degli ultimi due anni dopo che Binance ha reso noto che non sarebbe intervenuta per salvare FTX.

Durante il fine settimana la situazione si è ulteriormente aggravata. Lo scorso sabato, infatti, centinaia di milioni di dollari di asset depositati sulla piattaforma FTX sarebbero sono stati spostati in circostanze che gli analisti hanno definito sospette. Intanto Binance ha reso noto di aver bloccato l’accettazione di depositi del token FTT di FTX sulla sua piattaforma a partire da domenica. Binance ha anche esortato gli altri exchange ad agire allo stesso modo.

Le notizie sul fallimento di FTX interessato soprattutto gli investitori che operano sulle criptovalute. E’ plausibile che durante la settimana in corso, possano emergere indicazioni in merito all’ampiezza del contagio nel settore. Si tratta di dati molto delicati che possono condizionare l’andamento delle crypto a maggiore capitalizzazione di mercato. Ricordiamo che per Bitcoin & C. quello in corso è stato un anno tremendo. La decisione della FED di cambiare registro di politica monetaria (inevitabile per fronteggiare un rialzo molto forte dell’inflazione) ha determinato il tracollo di tutto il settore degli asset digitali.

Il fallimento di FTX deve essere di lezione per usare solo piattaforme di primo livello come ad esempio Binance (qui il sito ufficiale dell’excgange).

Andamento Wall Street nella scorsa settimana

Quale è l’eredità lasciata dalla borsa di Wall Street nella scorsa settimana? I dati interessanti non mancano. Il paniere Nasdaq, come si può vedere dal grafico in alto, ha registrato un rialzo di ben l’8,1 per cento. Si è trattato dell’aumento più ampio dal mese di marzo. Anche l’S&P 500 e il Dow Jones hanno fatto registrare delle progressioni consistenti nella speranza della possibile attenuazione delle politica monetaria ultra-aggressiva da mesi perseguita dalla Federal Reserve. Nel dettaglio, l’S&P 500 si è apprezzato del 5,9 per cento mentre l’indice Dow Jones ha messo a segno una progressione del 4,15 per cento.

Attenzione però alla troppa euforia perchè è altamente improbabile che la FED possa lasciarsi condizionare da un solo dato sull’inflazione. Più plausibile che la banca centrale Usa attenda altri indicatori prima di capire se cambiare il ritmo dei rialzi dei tassi.

Attenzione anche a non dare eccessivo peso all’inflazione poichè il prossimo grande rischio con cui i mercati dovranno fare i conti sarà quello con la recessione.

Una cosa però è certa: gli indici della borsa Usa saranno condizionati da una forte volatilità anche nelle prossime settimane. Questa non è una notizia negativa poichè è nei momenti di maggiore volatilità che si creano gli spazi più interessanti per fare trading. Uno strumento che consente di operare sugli indici di borsa sono i CFD. Come broker suggeriamo invece eToro che ha il vantaggio di offrire la demo gratuita da 100 mila euro virtuali per imparare a fare pratica senza rischi.

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