La Fortune Global 500 è la classifica che viene stilata ogni anno per stabilire quali sono le aziende che realizzano il maggior fatturato al mondo. Quest’anno, per la prima volta nella storia, quelle cinesi superano le aziende americane con 129 aziende contro le 121 degli Stati Uniti.
Un sorpasso storico che riguarda però il numero complessivo delle aziende presenti nella classifica, ma che non si estende al fatturato complessivo, che per il 28,8% rimane frutto delle aziende americane contro il 25,6% di quelle cinesi. Un dato apparentemente destinato anch’esso a cambiare tuttavia, considerato che la crescita aziendale di quelle del Paese asiatico risulta più veloce.
Dando uno sguardo ai dati di una decina di anni fa, ci accorgiamo che le imprese Made in China erano solo 43 in graduatoria, e questo mette ancor più in risalto l’enorme passo avanti compito da Pechino.
Al primo posto secondo la classifica Fortune Global 500, resta ben salda l’americana Walmart, seguita da Sinopec Group e Royal Dutch Shell. La Volksvagen ottiene un buon piazzamento occupando il nono posto, al decimo c’è invece la Toyota e all’undicesimo la Apple. Tredicesimo posto per la regina della capitalizzazione in borsa Amazon, e solo un piazzamento al 184esimo posto per il popolare social Facebook.
Per quel che riguarda il panorama cinese, le realtà aziendali più promettenti risultano essere Alibaba e Tencent, le quali stanno mantenendo standard elevatissimi di capitalizzazione nel mercato, viaggiando costantemente sopra i 400 miliardi di dollari. Risultati di tutto rispetto anche per affermate realtà come Google, Facebook, o Amazon.
E se alla notizia del sorpasso della Cina ai danni degli USA a qualcuno ha fatto pensare al basso costo della manodopera, pare che il segreto del successo delle maggiori aziende del Paese orientale non sia quello, bensì l’innovazione. Le carte che la Cina si sta giocando sono quelle delle nuove tecnologie, quando per nuove tecnologie ci riferiamo alla robotica e all’intelligenza artificiale.
Sarà senza ombra di dubbio molto interessante stare ad osservare quale sarà l’esito della sfida lanciata alle aziende a stelle e strisce, specie in questo contesto geopolitico. Impossibile ignorare infatti la vicenda Huawei e la questione dei dazi commerciali.
Nella classifica Fortune Global 500 ci sono anche delle imprese italiane. La prima di queste è Eni che conquista un 83esimo posto con un fatturato di oltre 90 miliardi di dollari annui. Segue poco più giù Enel, 89esima con un fatturato di 89 miliardi circa e Assicurazioni Generali, 92esima e con un fatturato di 88 miliardi di dollari. Si aggiudicano un piazzamento, ma molto più in basso, anche Intesa San Paolo, Poste Italiane, e Unicredit.
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