Mentre Apple conquista i titoli di apertura con il traguardo storico dei 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, c’è un altro gigante della tecnologia che mira a superare ogni record.
Nvidia ha registrato un rally spettacolare a Wall Street, con un incremento di quasi +5% che ha spinto il titolo oltre i 200 dollari per azione, alimentato da una valanga di annunci legati a nuovi prodotti, collaborazioni strategiche e investimenti. Anche nelle contrattazioni after-hours il titolo ha proseguito la sua corsa, guadagnando un ulteriore +2,3%.
Un balzo storico che avvicina Nvidia al muro dei 5 trilioni
In una sola seduta il colosso dei chip ha guadagnato oltre 232 miliardi di dollari di valore di mercato, una cifra superiore alla capitalizzazione combinata di Unicredit e Intesa Sanpaolo, i due principali titoli di Piazza Affari. La market cap di Nvidia ha così raggiunto quota 4,894 trilioni di dollari, sfiorando l’obiettivo simbolico dei 5 trilioni, che potrebbe essere centrato già nelle prossime ore se il trend rialzista dovesse confermarsi.
L’ascesa del titolo è stata impressionante: nel 2022 Nvidia valeva “solo” 364 miliardi di dollari, cifra salita a 1,22 trilioni nel 2023, a 3,35 trilioni nel 2024, fino agli attuali quasi 5 trilioni. Un percorso che testimonia un’accelerazione senza precedenti, con rendimenti del +235% nel 2023, +174% nel 2024 e +46% nel 2025, quando mancano ancora due mesi alla fine dell’anno.
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Nuovi accordi e alleanze strategiche per consolidare la leadership
Durante l’evento GTC di Washington, il CEO Jensen Huang ha svelato una raffica di annunci che hanno acceso l’entusiasmo degli investitori. Tra i progetti più significativi spicca la collaborazione con il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti per la costruzione di sette nuovi supercomputer, uno dei quali basato su 10.000 GPU Blackwell.
Nvidia ha inoltre siglato un’intesa con Uber per sviluppare una flotta di veicoli a guida autonoma e con Eli Lilly per la fornitura di 1.000 GPU dedicate alla ricerca farmaceutica. In parallelo, è stato ufficializzato un accordo con Nokia per accelerare lo sviluppo della tecnologia 6G.
Non mancano collaborazioni con Palantir, Oracle, Cisco e T-Mobile, tutte orientate al potenziamento delle infrastrutture AI e delle reti wireless di nuova generazione. Inoltre, con la piattaforma NVQLink, Nvidia punta ad aprire una nuova era del calcolo quantistico, coinvolgendo partner come Rigetti e IonQ.
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Le nuove previsioni di Jensen Huang: 500 miliardi di dollari di vendite GPU entro il 2026
Il CEO ha anche illustrato una roadmap estremamente ambiziosa: 500 miliardi di dollari di ricavi da GPU entro la fine del 2026, grazie a una produzione stimata di 20 milioni di unità (di cui 6 milioni già spedite). Si tratta di un volume oltre cinque volte superiore a quello generato dalla precedente generazione Hopper, con la nuova architettura Rubin che entrerà in produzione nel corso del prossimo anno.
Solo nella prima metà del 2025, Nvidia ha già registrato oltre 100 miliardi di dollari di ricavi, consolidando la sua posizione come leader indiscusso nel settore dell’intelligenza artificiale.
Secondo l’analista Dan Ives di Wedbush, “i chip Nvidia sono il nuovo petrolio del mondo tecnologico: l’intera rivoluzione dell’AI dipende da loro”.
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L’effetto Trump: le dichiarazioni che hanno spinto il titolo ancora più in alto
A dare ulteriore slancio al titolo sono state anche le parole di Donald Trump, che ha dichiarato la volontà di discutere con Xi Jinping in merito al chip Blackwell, definendolo “super fantastico” e tecnologicamente inarrivabile per i competitor. Le sue affermazioni hanno innescato un nuovo rally, con il titolo che ha guadagnato fino all’8,5% nelle contrattazioni asiatiche sulla piattaforma Blue Ocean.
Nel frattempo, Huang ha chiarito che le previsioni dell’azienda non includono la Cina, dove la quota di mercato è ormai prossima allo zero, a causa delle restrizioni imposte da Pechino nonostante l’allentamento dei controlli sulle esportazioni da parte degli Stati Uniti.
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