- Rowe Price, asset manager indipendente parte dell’Indice S&P 500 Dividend Aristocrats per aver distribuito un dividendo in crescita per il 33esimo anno consecutivo, ha dichiarato che il 2019 dovrebbe essere un anno particolarmente positivo per le gestioni attive, soprattutto per quelle di qualità.
Donato Savatteri, Country Head Italy di T. Rowe Price, sottolinea che la gestione attive si sono comportate molto bene anche in condizioni di ampia liquidità e bassa volatilità, ovvero dei fattori che sono tipicamente giovano a vantaggio della gestione passiva, a maggiore ragione in un contesto come quello di quest’anno, che è contraddistinto da politiche monetarie meno accomodanti, volatilità più accentuata e maggiore dispersione dei rendimenti. T. Rowe Price al momento si posiziona in cima alle classifiche delle principali società di rating. Giunta nel nostro mercato nel 2015, ha ottenuto un crescente apprezzamento da parte del mercato, conseguendo un posizionamento di qualità nei tre principali canali in cui opera.
Dopo essersi inizialmente concentrata sul consolidamento e sullo sviluppo delle relazioni con gli Investitori Istituzionali e professionali, e aver avviato successivamente accordi con importanti controparti nel canale delle Unit Linked, la società ha poi deciso di entrare con successo nel retail e nel private banking, sottoscrivendo nuove partnership con gruppi di primo piano quali Cordusio SIM, CheBanca! e BPER Banca.
Tornando sul fronte previsionale, Peter Botoucharov, Sovereign Analyst Fixed Income di T. Rowe Price sottolinea come gli USA nel 2019 vedranno un proseguimento nel rialzo dei tassi, mentre il vecchio Continente dovrebbe affrontare il primo anno senza un supporto attivo da parte del quantitative easing della BCE. Inoltre, giocheranno sicuramente un ruolo di rilievo le guerre commerciali (e non solo quelle USA – Cina) e gli sviluppi della Brexit, che continueranno a catalizzare l’attenzione degli operatori.
Elementi, quelli di cui sopra, che favoriranno una maggiore volatilità. In tale contesto globale, conclude l’analista, gli asset dei Mercati Emergenti continueranno ad essere molto attraenti, grazie anche a un dollaro in indebolimento. In particolare, gli osservati speciali per T. Rowe Price saranno Cina, Brasile, Messico e Turchia.
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