Come investire in autunno: 3 elementi da valutare prima di fare trading online

Per gli investitori la prima parte del 2022 è stata un disastro. Per la seconda volta in un arco di tempo di 40 anni, sia le azioni che le obbligazioni hanno registrato una flessione dei rendimenti. Un dato che, considerando quella che è la situazione generale dei mercati, ha stupito solo chi vive sulla luna. Dopo i conti di metà anno, è poi venuta l’estate, tempo di valutazioni rese difficili da ulteriori incertezze alimentate delle politiche monetarie aggressive delle banche centrali. Da pochi giorni anche l’estate è alle spalle e la domanda che tantissimi investitori si pongono non può che riguardare le prospettive dei prossimi mesi. Come investire in autunno? Quali sono gli elementi da considerare prima di fare trading online?

L’esperienza di quest’ultimo anno dimostra quanto sia difficile fare una cernita alla ricerca degli asset da mettere in portafoglio se il contesto generale è caratterizzato da una volatilità estrema. In fine dei conti, a preoccupare gli investitori non è tanto il crollo dei rendimenti medi di azioni e obbligazioni registrato nei primi 6 mesi dell’anno ma soprattutto il fatto che la situazione generale continui ad essere molto fluida e in permanente evoluzione.

Un contesto simile, con cui gli investitori si ritroveranno a fare i conti anche in autunno, richiede un approccio molto attento. In altre parole, prima di fare trading online nei mesi prossimi è necessario prestare attenzione a 3 fattori che sicuramente condizioneranno l’andamento dei mercati. Proprio di questi tre catalizzatori parleremo in questo articolo. Prima di scendere nel dettaglio del tema, ricordiamo ai nostri lettori che chi volesse investire su mercati differenti può farlo adoperando una sola piattaforma. Ad esempio, scegliendo il broker eToro si può fare trading sia sugli indici di borsa, che sulle materie prime e sul forex, tutto da un solo account. Si tratta di una soluzione che ben si presta alla necessità di diversificare al massimo il proprio portafoglio. Tra l’altro su tutti i mercati citati, l’investimento non è diretto ma di tipo derivato (CFD).

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Come fare trading online in autunno: i tre fattori da considerare

Sono tre gli elementi da prendere in considerazione nelle scelte di investimento nei prossimi mesi: inflazione, impatto del rialzo dei tassi di interesse, recessione.

Per quello che riguarda il primo punto, è innegabile che il forte rally dell’inflazione impatta sulla capacità di pianificazione finanziaria. L’andamento dei portafogli negli ultimi mesi ha evidenziato gli investitori più vulnerabili sono quelli che hanno molta liquidità oppure un portafoglio che è orientato sulle obbligazioni. Chi è in questa situazione si potrebbe proteggere con i bond indicizzati all’inflazione e, in modo indiretto, con le azioni. Negli ultimi mesi le borse hanno registrato ribassi più o meno marcati. Tuttavia, non si deve mai dimenticare che nel lungo termine l’equity tende sempre a superare l’inflazione. Ciò significa che si può prendere in considerazione la possibilità di approfittare dei prezzi bassi attuali per comprare azioni a sconto.

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Per quanto invece riguarda i tassi di interesse, la questione centrale è quella del loro impatto sui mercati. Secondo Christine Benz, direttore della finanza personale di Morningstar, suggerisce di tenere più che mai in considerazione il peso del bisogno immediato. In altre parole se si pensa di poter aver bisogno di cash, allora è preferibile mantenere il denaro in strumenti liquidi per evitare di dover fare i conti con il rialzo (certo) dei tassi di riferimento. Vero è che c’è il potere corrosivo dell’inflazione ma, in fine dei conti, questo sarebbe un male minore.

E per finire c’è il terzo elemento: la recessione. Ogni giorno che passa i segnali sull’arrivo di una forte recessione crescono e oramai neppure le autorità monetarie delle banche centrali nascondono questo scenario. Quali saranno gli effetti della recessione sull’azionariato? Solitamente la recessione è una sciagura per i titoli titoli energetici che sono molto legati al ciclo economico. A beneficiare delle recessione, invece, potrebbe essere il settore farmaceutico. Il motivo è semplice: indipendentemente dall’andamento dell’economia, le persone comunque dovranno spendere per l’acquisto delle medicine. Le azioni del comparto farmaceutico sono quindi da tenere in debita considerazione.

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