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Tra gli ETF che ultimamente stanno registrando buone prestazioni ci sono quelli che investono in obbligazioni delle valute emergenti. Tecnicamente per indicare questi fondi a gestione passiva si parla di Local Currency. Una delle caratteristiche di questa asset-class è la presenza di una cedola molto ricca. E’ proprio questa ad aver determinato una crescita così evidente dell’appeal degli ETF Local Currency.

In questo articolo, dopo aver chiarito tecnicamente cosa sono gli ETF che investono in bond delle valute emergenti, andremo alla ricerca proprio delle ragioni alla base successo di questa classe di attivi. Successivamente ci occuperemo dei modi per trarre il miglior profitto possibile dalla cedola di questi fondi e per finire spiegheremo come comprare gli ETF Local Currency. In merito all’ultimo punto possiamo però già dare una anticipazione: a dispetto dalla denominazione esotica e dal sottostante, anche questi ETF come tutti quelli delle altre tipologie, si possono tranquillamente trovare sulla piattaforma di Fineco, la banca NR 1 in Italia per il trading online.

Ne parleremo diffusamente dopo ma già ora possiamo ricordare ai lettori che con Fineco si può sempre trovare una selezione di ETF iShares e Amundi/Lyxor senza commissioni. Si tratta di una straordinaria opportunità che rende ancora più vantaggioso scegliere Fineco per fare trading.

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Cosa sono gli ETF Local Currency

Gli ETF denominati in valuta locale, ETF local currency, sono fondi comuni di investimento a gestione passiva che mirano a replicare le performance di un indice di riferimento specifico, ma sono negoziati come azioni su un mercato finanziario. La caratteristica principale degli ETF in valuta locale è che sono quotati e negoziati nella stessa valuta del paese in cui vengono emessi e scambiati.

In altre parole, se un ETF è denominato in valuta locale, significa che sia il prezzo dell’ETF sia le transazioni relative all’acquisto e alla vendita vengono effettuati utilizzando la valuta nazionale del paese in cui è quotato. Questo può essere un vantaggio per gli investitori locali, in quanto riduce la necessità di conversione valutaria e potenziali costi associati ad essa.

Gli ETF local currency sono progettati per fornire un’esposizione ai mercati finanziari e agli indici specifici di un paese, consentendo agli investitori di ottenere diversificazione e esposizione ai rendimenti di una varietà di attività, come azioni, obbligazioni, materie prime o altri strumenti finanziari. Possono essere una scelta popolare tra gli investitori che cercano di ottenere esposizione ai mercati nazionali senza dover affrontare le complessità delle conversioni valutarie.

Perchè gli ETF Local Currency sono diventati così popolari

Parlare degli ETF Local Currency significa partire…dal forex. Su questo mercato le valute emergenti, che molto spesso si legano ad obbligazioni ad alto rendimento, stanno registrando risultati molto interessanti. Secondo molti analisti la performance recente farebbe addirittura tornare alla memoria il memento in cui i bond emergenti erano capaci di dare grandi soddisfazioni agli investitori.

E’ da inizio anno, comunque, che le valute emergenti stanno dimostrando una performance sorprendente, sfatando lo stereotipo delle scarse prospettive che si era consolidato degli ultimi anni. Valute come il real brasiliano, il peso messicano e lo zloty polacco hanno guadagnato contro l’euro tra il 5 per cento e il 12 per cento dall’inizio dell’anno, rivelando una forza notevole rispetto alle altre monete. Tutto questo si va ad affiancare a quello che è il punto di forza tradizionale degli ETF Local Currency: la capacità di riuscire a generare ricchi flussi cedolari.

Risultato di tutto questo è che sia le valute emergenti che gli ETF in questione si stanno mostrando sempre più interessanti agli occhi dei trader.

Mai però fare di tutta l’erba un fascio. Le valute emergenti da inizio anno performano bene in generale ma non tutte seguono lo stesso trend. Ad esempio la rupia indonesiana da inizio anno ha perso il 2 per cento, ma, questa prestazione negativa è passata quasi in secondo piano dinanzi alla ricca cedola offerta.

E a proposito di prestazioni negative, qualche lettore potrebbe pensare alla Lita Turca che in effetti a inizio anno ha si fatto notizia ma per aver perso il 50 per cento del suo valore. Ebbene ad oggi la presenza della Lira Turca negli ETF è marginale e questo significa che il suo deprezzamento ha avuto scarso impatto sulle strategie di investimento.

Insomma, lasciando perdere l’eccezione della Lira Turca, la morale non cambia: le valute emergenti tornano ad attrarre e questo va a vantaggio degli ETF che investono in bond delle valute emergenti.

Vale sempre la raccomandazione che le performance passate non sono mai garanzia di quelle future.

Ma a proposito di futuro, per ottenere il meglio dal proprio investimento in ETF Local Currency, è consigliabile puntare su quelli ad accumulazione.

Preferire gli ETF Local Currency ad accumulazione

Essendo la cedola il punto di forza degli ETF Local Currency, è preferibile scegliere fondi ad accumulazione. Tuttavia, molti di questi strumenti, sono orientati alla distribuzione e quindi è necessario essere selettivi.

Tra le opzioni disponibili sul mercato, iShares offre il Local Government Bond quotato a Milano, sia nella versione distribuzione che accumulazione. Per chi cerca costi più contenuti, l’ETF SPDR Emerging Market Local Bond è un’alternativa interessante con una capitalizzazione superiore ai 2 miliardi di euro.

Sempre ragionando in termini di convenienza, c’è poi il VanEck Em Local Currency Bond, che offre l’opzione di accumulazione a un costo annuo dello 0,3 per cento.

Questo ETF riproduce l’indice JP Morgan GBI-Emerging Markets Global Core e ha registrato un rendimento in linea con i concorrenti iShares e SPDR nell’ultimo quinquennio

L’ETF di VanEck offre un’esposizione ai principali paesi emergenti, con Brasile, Indonesia, Messico, Sudafrica in pole position. Da evidenziare che il gestore ha l’obbligo vendere se il titolo scende al di sotto dei 13 mesi di durata residua, considerando una duration di 5 anni e un rendimento a scadenza intorno al 7 per cento.

Dove comprare gli ETF a condizioni vantaggiose

azioni FinecoBank

Abbiamo citato vari ETF in questo articolo dedicato ai migliori fondi che investono in bond valute emergenti. Molti broker offrono una sezione dedicata agli ETF ma è solo uno che è specializzato nel trading sui fondi. Si tratta di Fineco (qui la recensione).

Mentre il marchio Fineco potrebbe far pensare alla tradizionale banca, questa piattaforma è molto più di una banca: è un ambiente multifunzionale per l’investimento che offre una vasta gamma di asset su cui operare.

Investire in ETF tramite Fineco significa scegliere tra due opzioni:

  1. Singolo Ordine su un ETF: Con questa opzione, gli investitori possono effettuare un ordine per un particolare ETF. La performance della posizione aperta sarà legata all’andamento del paniere di asset sottostante.
  2. Piano Replay: Si tratta di una sorta di piano di investimento automatico (PAC) che consente agli investitori di investire una piccola somma in uno o più ETF in modo automatico, senza la necessità di preoccuparsi di effettuare manualmente gli ordini.

Inoltre, come già accennato prima, Fineco offre una vasta selezione di ETF senza commissioni dai gestori iShares e Amundi/Lyxor. Questi ETF sono disponibili senza costi aggiuntivi e rappresentano un’opzione conveniente per gli investitori.

Per quanto riguarda i costi, l’offerta di Fineco è interessante. Le commissioni sono legate all’attività di trading, quindi maggiore è l’attività e più basse saranno le commissioni. In Italia e in Europa, è possibile investire in ETF con una commissione fissa a partire da 19€, che può essere ridotta fino a 2,95€ per ordini di elevata operatività. E ciò che aggiunge ulteriore vantaggio è che per gli investitori under 30, le condizioni per l’acquisto di ETF sono ancora più favorevoli. Gli individui di età inferiore ai 30 anni possono beneficiare sempre della commissione più bassa, ovvero 2,95€.

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