Migliori ETF a distribuzione dividendi 2024: come funzionano e quali sono

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ETF a distribuzione Dividendi - Borsainside.com

Quali sono i migliori ETF a distribuzione dei dividendi del 2024? Prima di rispondere a questa domanda è preferibile avere ben chiaro cosa si intende con la definizione “a distribuzione di dividendi”. Il mondo degli ETF è infatti immenso e tra le tipologie sempre più apprezzate dagli investitori c’è proprio quella che prevede la distribuzione delle cedole.

In realtà questa tipologia si divide a sua volta in altri due rami: abbiamo gli ETF azionari a distribuzione dei dividendi e quelli obbligazionari. In questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione soprattutto sui primi. Il motivo è semplice. Come ampiamente noto a chi è solito comprare azioni, i titoli quotati staccano una cedola che viene riconosciuta agli azionisti a titolo di dividendo. Investendo sugli ETF azionari a distribuzione delle cedole si avrà a che fare con un meccanismo che è molto simile a questo.

Se da tempo vorresti conoscere i migliori ETF a distribuzione dei dividendi, sei quindi nel posto giusto. Già ma dove si possono comprare questi fondi a gestione passiva? Ne parleremo per bene dopo ma già adesso possiamo anticipare che non è necessario usare quale broker. C’è infatti una banca italiana che ti consente di comprare ETF e addirittura, su alcune tipologie di prodotto, di farlo senza pagare commissioni. Parliamo di Fineco che può vantare la piattaforma NR 1 in Italia.

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ETF a distribuzione dei dividendi cosa sono

Nonostante il concetto di dividendo azionario e ETF a distribuzione delle cedole sia molto simile, tra i due ambiti ci sono non poche differenze e per questo è bene specificare.

Gli ETF a distribuzione di dividendi sono fondi negoziabili in borsa (ETF) che investono in un paniere diversificato di azioni che pagano dividendi. Questi ETF sono progettati per seguire un indice di riferimento composto da società che distribuiscono i loro profitti agli azionisti sotto forma di dividendi periodici.

Gli ETF a distribuzione di dividendi raccolgono i dividendi delle società sottostanti e li distribuiscono ai detentori delle quote dell’ETF. Questi dividendi possono essere pagati mensilmente, trimestralmente, semestralmente o annualmente, a seconda della politica dell’ETF.

Di solito, la maggior parte degli ETF offre dividendi o cedole distribuite ogni tre o sei mesi. Tuttavia, esistono anche ETF a distribuzione mensile, che sono utilizzati da coloro che desiderano ottenere un potenziale flusso di reddito mensile dal proprio investimento. È importante sottolineare che questo meccanismo riguarda il pagamento periodico dei dividendi (che comunque non è mai garantito), e non il guadagno di capitale. Infatti, il valore dell’ETF può variare nel tempo e potrebbe diminuire, specialmente nel breve e medio periodo.

Ad ogni modo investitori che sono interessati a generare un flusso di reddito regolare dalle loro partecipazioni azionarie possono considerare gli ETF a distribuzione di dividendi come una possibile opzione.

Lato tecnico, all’opposto degli ETF a distribuzione dei dividendi si collocano invece gli ETF ad accumulazione.

Dopo aver chiarito cosa si intende per ETF azionari a distribuzione delle cedole, possiamo passare al tema caldo del post: quali sono i migliori fondi di questo tipo.

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Come fare per trovare i migliori ETF a distribuzione delle cedole

lente e mappamondo
Come trovare migliori ETF a distribuzione delle cedole – BorsaInside

Per trovare i migliori ETF a distribuzione di dividendi è necessario seguire i seguenti passaggi (in ordine):

  • definisci con chiarezza quali sono i tuoi obiettivi di investimento
  • esamina il rendimento e la performace di ogni singolo ETF: studia le performance storiche degli ETF che hai identificato. Guarda il rendimento a lungo termine e valuta se l’ETF ha raggiunto o superato il suo benchmark di riferimento. Tieni presente che le performance passate non garantiscono risultati futuri, ma possono darti un’idea della capacità dell’ETF di generare rendimenti.
  • tieni conto dei costi e in particolare presta attenzione alle spese di gestione che rappresentano la percentuale del patrimonio dell’ETF che viene utilizzata per coprire i costi di gestione. E’ consigliabile cercare ETF a distribuzione con spese di gestione competitive. Una volta individuati questi fondi confronta anche le commissioni di negoziazione o altre spese aggiuntive che potrebbero essere applicate.
  • valuta la dimensione e la liquidità del fondo sapendo che gli ETF più grandi e più liquidi presentano spread più stretti e offrono maggiore facilità di negoziazione
  • tieni conto della diversificazione dell’ETF assicurandoti che i fondi scelti abbiano una solida esposizione a diversi titoli, settori o regioni per ridurre il livello di rischio

Questi sono i parametri che anche noi abbiamo tenuto in considerazione per scegliere i migliori ETF azionari a distribuzione. Poichè però l’elenco è soggetto a continue trasformazioni e causa dell’andamento dei rendimenti, abbiamo preferito indicare la strada che è preferibile seguire.

Migliori ETF a distribuzione dei dividendi 2024: quali sono

Ecco 4 fondi che rientrano a pieno titolo nella lista dei migliori ETF con distribuzione dei dividendi del 2024:

  • iShares MSCI World UCITS ETF USD Dist: il paniere replicato è ‘indice globale MSCI World, che rappresenta un ampio spettro di azioni dei paesi sviluppati di tutto il mondo. Gli Stati Uniti, il Giappone e il Regno Unito costituiscono la componente principale di questo indice. L’ETF utilizza un metodo di replica fisica ottimizzata e distribuisce i dividendi agli investitori ogni trimestre. Attualmente, ha un patrimonio superiore a 5,4 miliardi di dollari ed è stato quotato nel 2005. Il TER (Total Expense Ratio) dell’ETF è dello 0,50%. La valuta base è il dollaro e quindi è da considerare il fattore cambio.
  • SPDR S&P US Dividend Aristocrats UCITS ETF: il paniere replicato è il S&P High Yield Dividend Aristocrats, che comprende azioni ad alto rendimento del mercato azionario statunitense. Queste azioni si distinguono per aver aumentato i dividendi ogni anno per almeno 20 anni consecutivi. Lo strumento è stato introdotto sul mercato nel 2011 e attualmente gestisce oltre 4,4 miliardi di dollari. L’Expense Ratio (TER) del fondo è dello 0,35% all’anno. La strategia di replica è di tipo fisico totale, il che significa che il fondo detiene fisicamente gli strumenti finanziari sottostanti. I dividendi sono distribuiti ai titolari di quote su base trimestrale. Anche in questo caso la valuta base è il dollaro Usa.
  • Vanguard FTSE All-World UCITS ETF USD Dist: replica l’andamento dell’indice FTSE All-World, che rappresenta un ampio paniere di azioni globali, inclusi titoli provenienti da paesi sviluppati ed emergenti. Punto di forza dell’ETF è quindi la diversificazione geografica. L’ETF usa una strategia di replica fisica ottimizzata, che implica il possesso diretto degli strumenti finanziari sottostanti. I dividendi generati dagli strumenti finanziari vengono distribuiti ai detentori di quote del fondo su base trimestrale. E’ presente sul mercato dal 2012 e presenta un Expense Ratio (TER) dello 0,22 per cento. Valuta di riferimento il dollaro Usa. Strumento molto interessante perchè estremamente liquidito avendo un elevato patrimonio.
  • Vanguard S&P 500 UCITS ETF USD: si tratta di un ETF azionario che mira a tracciare l’andamento dell’indice S&P 500, il quale a sua volta contiene un paniere di azioni delle 500 aziende più capitalizzate degli Stati Uniti (Large cap). La replica è fisica competa. In quotazione dal 2012 ha dimensioni molto consistente. La distribuzione dei dividendi è su base trimestrale e la valuta di rifermento è il dollaro Usa.

Come investire sui migliori ETF a distribuzione dei dividendi con Fineco

azioni FinecoBank

Oggi, esistono numerosi broker che consentono di fare trading sugli ETF, poiché questo strumento di investimento è molto popolare.

Il nostro suggerimento è di utilizzare una banca italiana come Fineco per investire negli ETF. Fineco non solo offre condizioni molto interessanti, ma consente anche di operare in due modi differenti:

La prima opzione è quella di effettuare un singolo ordine su un determinato ETF. Con questa soluzione, la performance della posizione aperta sarà legata all’andamento del paniere sottostante.

L’alternativa è il piano Replay, un esclusivo sistema di investimento offerto da Fineco. Questo piano consente di investire in modo automatico una piccola somma su uno o più ETF.

Per quanto riguarda i costi, Fineco prevede commissioni fisse per le operazioni dall’Italia, che partono da 19€ e possono ridursi fino a 2,95€ in caso di elevata attività operativa. I clienti di età inferiore ai 30 anni possono sempre operare con la commissione più bassa, pari a 2,95€.

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Inoltre, Fineco offre altri 5 vantaggi significativi:

  1. Mercati regolamentati: È possibile comprare e vendere ETF sui mercati regolamentati in qualsiasi momento.
  2. Versatilità: Consente l’accesso ai mercati senza dover acquistare tutti i titoli presenti nel paniere dell’ETF.
  3. Fiscalità agevolata: Essendo un broker italiano, Fineco funge da sostituto di imposta.
  4. Strategie: Fineco offre opportunità di investimento a breve, medio e lungo termine, in base agli obiettivi prefissati
  5. Possibilità di trovare ETF senza commissioni di negoziazione tra i fondi iShares e Amundi/Lyxor 

A chi sono indicati gli ETF a distribuzione dei dividendi

In base alla nostra esperienza possiamo dire che questa tipologia di fondi a gestione passiva è adatta a coloro che hanno a disposizione un patrimonio considerevole e desiderano generare un flusso di reddito. Questi investitori non mirano a far crescere il capitale, ma ad ottenere rendite passive.

Chi sceglie gli ETF con distribuzione delle cedole riceve un flusso di entrate periodiche, che varia in percentuale a seconda dell’ETF e del dividend yield, con diverse frequenze di pagamento (mensile, trimestrale, semestrale, ecc.). Si possono creare portafogli di ETF a distribuzione con scadenze differenti per ricevere dividendi ogni mese, selezionando con attenzione i findi in base al mese in cui viene effettuato il pagamento.

Ricordiamo che l’incasso dei dividendi comporta il pagamento di imposte.

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