Miglior broker per trading professionale: quale scelgono i trader professionisti esperti

Oramai da anni stai cercando il miglior broker per fare trading professionale ma non sei mai riuscito a trovare la piattaforma che fa al tuo caso garantendoti elevate prestazioni e funzionalità avanzate? Oggi potrebbe essere il tuo giorno giusto perchè anche io fino a pochi anni fa ero nella stessa situazione prima di dare una svolta definitiva e trovare finalmente un broker adatto al trading professionale.

Proprio grazie alla mia esperienza mi sono reso conto che il problema non è rappresentato dalla penuria di broker ma dalla loro abbondanza. La situazione attuale è completamente diversa rispetto a quella di alcuni anni fa quando i broker online erano pochissimi. Oggi non solo ci sono tantissimi fornitori ma il loro numero è in costante aumento. Quando passavo giornate intere per cercare un broker per trading professionale, inevitabilmente saltavo da una piattaforma all’altra. Proprio perchè non ero soddisfatto di quello che avevo trovato, non mi restava altro da fare che cambiare broker. Sono certo che se mi stai leggendo anche tu sei in questa situazione.

Il fatto è che il trading professionale non centra assolutamente nulla con l’affidabilità del broker. Quindi anche limitando la propria scelta solo ai migliori broker Forex e CFD in realtà non è detto che si possa trovare un broker per fare trading professionale. Serve dell’altro per passare a questo step successivo.

Ecco proprio questo “altro” sarà al centro della nostra guida. Operando da tempo sui mercati sono perfettamente consapevole che molti siti dedicati alla finanza parlano di trading professionale in modo improprio citando sempre i soliti broker che, come ho già ammesso in precedenza, saranno si tra i migliori ma non sono evoluti a tal punto da poter essere usati da trader professionisti.

E allora ecco alcune delle domande alle quali rispondere come questa guida:

  • Come si fa a diventare trader professionista
  • Quanti anni ci vogliono per diventare trader professionista
  • Come scegliere il miglior broker per il trading professionale
  • Che broker usano i trader professionisti

Direi che possiamo iniziare.

Come diventare un trader professionista

Un trader professionista diventa tale solo nel corso del tempo e quindi viene da sè che non esistono trader professionisti che sono nati tali. Sul web si trovano leggende di non precisati trader che sono diventati professionisti in pochissimo tempo grazie a degli algoritmi miracolosi (sempre a pagamento) ma queste sono appunto leggende. Sono sempre racconti di fantasia quelli secondo cui si può diventare trader professionista in un mese sborsando una certa cifra per un corso di formazione esclusivo.

La verità è che per diventare trader professionista serve tempo, ma soprattutto servono tanto studio e tantissimi pratica. Solo con l’esercizio è possibile assumere una certa esperienza e quindi alzare sempre di più la propria asticella. I trader professionisti attuali erano in principio dei trader amatoriali che poi hanno fatto il salto di qualità. Durante la loro esperienza amatoriale a questi trader “era sufficiente” un broker sicuramente affidabile ma soprattutto adatto a chi è ai primi passi. Solo con il passare del tempo e la maggiore specializzazione, è maturata l’esigenza di usare un broker per il trading professionale.

Ma la differenza tra trader amatoriale e trader professionale non riguarda solo l’esperienza e la conoscenza. Ci sono infatti tutta una serie di altre implicazioni strettamente connesse a queste due. La prima è forse quella che balza subito all’occhio e riguarda i guadagni ottenibili. Per chi fa trading a livello amatoriale, il fine della propria attività è quello di arrotondare ma per il trader professionale la finalità ultima è generare un reddito passivo altro che extra mensile. Ovviamente se il target dell’attività è così diverso, varia anche l’impegno. L’amatore non si dedica con costanza al trading mentre il professionista, avendo fatto di questa attività una sorta di lavoro, sa già che un tot di ore al giorno sono impegnate e quindi opera seguendo una certa strategia.

Tirando quindi le somme: cambia il tempo dedicato, cambiano gli obiettivi, cambia la preparazione, cambia l’esperienza, cambia l’approccio….ed è quindi fondamentale usare un broker diverso rispetto a quello dei primi tempi.

Quanti anni ci vogliono per diventare trader professionista

La questione degli anni necessari per diventare un trader professionista è spesso oggetto di dibattito. Alcuni affermano che sia necessario poco tempo se ci si impegna mentre per altri le tempistiche sono più lunghe. Ora è vero che ogni storia è a se stante e che molto dipende anche dalle situazioni personali, tuttavia un periodo di tempo ragionevole per diventare trader professionista, dal mio punto di vista, non può essere inferiore ai 12 mesi.

Attenzione perchè il tempo da solo non dice assolutamente nulla. Se in questo anno non si fa nulla di concreto (e quindi poco studio, pochissima formazione, esercizio ragionato limitato e al contrario tanta improvvisazione), ne serviranno 10 di anni per diventare un trader professionista.

Se invece in questi 12 mesi si studia e ci si mette alla prova, allora il periodo potrebbe essere sufficiente per fare il grande salto verso il trading professionista.

C’è un’altra leggenda che molto spesso viene citata da presunti guru: per essere dei trader professionisti, basta utilizzare un broker professionale. Questo è assolutamente falso e per fortuna spesso impossibile anche grazie alla nuova normativa ESMA sul trading professionale cui parleremo nei prossimi paragrafi.

Ma se anche non ci fosse la limitazione delle autorità di controllo, dal mio punto di vista usare un broker professionale se si è dei trader principianti è anche controproducente se non pericoloso. Il principiante, infatti, non ha bisogno di tanti strumenti che invece sono fondamentali nel trading professionale. All’amatore serve solo semplicità e facilità di utilizzo. Il discorso cambia se si utilizzano broker che sono adatti per chi è alle prime armi e che poi prevedono condizioni diverse per i più esperti. Un broker di questo tipo, di cui parleremo dopo, è eToro.

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Come scegliere il miglior broker per il trading professionale

Ammettiamo che tu abbia deciso di fare il grande salto e passare ad un broker per il trading professionale. Nessuno meglio di te sa se è pronto e quindi è fondamentale che tu sia onesto con te stesso.

La domanda che io mi posi nel momento in cui decisi di svoltare fu semplicemente quale broker scegliere. Con il tempo mi sono reso conto che, in realtà, prima di parlare di nomi, è essenziale capire come effettuare la scelta. In altre parole quali sono i parametri che devono essere considerati? Per agevolare la tua scelta del broker professionale, ho pensato di regalarti questo semplice vademecum che ti consiglio di seguire.

  • Il broker è regolamentato? Sembra quasi assurdo ma all’atto del passaggio al trading professionale in tanti perdono di vista la questione della regolamentazione che invece deve restare in primo piano
  • Il meccanismo di deposito e del prelievo dei fondi è semplice? Broker con procedure lunghe per effettuare un deposito o per prelevare i propri soldi sono da evitare
  • C’è chiarezza sui costi? La questione dei costi occulti rappresenta un grande problema. Ci sono broker che tendono a confondere piuttosto che facilitare la chiarezza: queste piattaforme sono da evitare. Parliamo di un broker professionale e quindi la chiarezza sull’esposizione di costi e commissioni è assolutamente fondamentale.
  • C’è un servizio clienti sempre disponibile? Le piattaforme di trading online hanno avvicinato investitori e investimenti tuttavia, per offrire un servizio all’altezza, è assolutamente necessario che sia sempre presente un operatore. Non importa il mezzo di contattato (può essere la live chat, può essere una mail statica e può essere un telefono), fondamentale è che il servizio clienti sia sempre presente altrimenti che broker professionale sarebbe?
  • E’ presente una sezione dedicata alla formazione? Chi fa trading professionale non è un amatore e quindi necessità di strumenti formativi all’altezza. Anche in questo caso non ha importanza il mezzo di trasmissione della conoscenza (webinar, corsi, etc) ma è fondamentale che siano presenti di piani di formazione sempre più avanzati.

Tenendo conto queste 5 regole puoi trovare il broker per il trading professionale che fa più al caso tuo. Non è detto che tu riesca a trovarlo subito. Il mio consiglio è quello di fare dei test ma senza ricadere nel vecchio errore di passare da una piattaforma all’altra.

Che broker usano i trader professionisti

Non lo nascondo: quando sono stato alle prese con la necessità di trovare il broker professionale che poi avrei usato durante tutti questi anni, anche io sono andato su internet a cercare le parole magiche che broker usano i trader professionisti. Mi interessava sapere che scelte avevano fatto coloro i quali si erano trovati in passato in situazioni simili alla mia. Dalle risposte mi sono reso conto che i broker che utilizzano i trader professionisti sono davvero pochi.

Tra questi c’è sicuramente eToro. Ho già accennato in precedenza a questa piattaforma facendo riferimento ai trader amatoriali o principianti. Ma allora eToro è indicato più per i professioni o per chi è alle prime armi? Onde evitare confusione e dubbi interpretativo chiarisco subito questo passaggio. In base alla mia esperienza sul campo, il vantaggio di eToro è la sua piena capacità di rispondere sia alle esigenze dei trader che sono alle prime armi che a quelle degli investitori professionisti. Grazie a questa caratteristica eToro gestisce molto bene la fase di passaggio da un trading amatoriale al trading professionale.

Quando sei a livello base, utilizzerai alcuni strumenti di eToro che sono adatti al tuo profilo mentre sei sei ad un livello più avanzato potrai usare le tante funzionalità che eToro offre ai trader professionisti. Insomma eToro è il broker ideale per chi volendo partire dalla pratica con un conto demo (gratuito) punta poi a passare a quello reale (bastano 50 euro di deposito minimo per iniziare) e quindi agli strumenti più professionali.

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In base alla mia esperienza eToro posso tranquillamente dire che questo broker non solo ti consente di operare senza le restrizioni che vengono imposte ai trader retail (ne parlerò nel prossimo paragrafo) ma consente anche di avere accesso alla posizione di Popular Investor grazie alla quale si diventa dei punti di riferimento nella comunità di social trading eToro. Tante parole ma cosa significa concretamente essere un popular investor eToro? In pratica chi ha accesso a questo status (trader professionisti oppure anche i retail ma solo se questi soddisfano alcuni requisiti precisi come il punteggio di rischio e il numero minimo di copiatori, può guadagnare quando altri trader copiano da lui.

Quindi se altri trader retail decidono di copiare i popular investor, avranno dei profitti fissi in aggiunta ai guadagni normali. Quanti più copiatori riesce ad avere un popular investor, tanto più alto è il profitto che si può avere.

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Trader professionisti e la normativa dell’ESMA

Nel corso dei precedenti paragrafi abbiamo fatto spesso riferimento alla normativa ESMA affermando che essa ha posto dei decisi limiti al trader professionista. Per farla breve se in passato anche chi non era pronto poteva accedere agli strumenti di trading professionale andando spesso incontro a gravi perdite, adesso solo chi soddisfa determinanti requisiti può accedere a questi strumenti avanzanti. Insomma la normativa ESMA tutela il trader dall’eccessiva valutazione di se stesso. Giustissimo dal mio punto di vista.

Senza perdersi tanto nei dettagli, con la nuova normativa dell’ESMA sono stati introdotti pesanti limiti all’uso delle leva finanziaria nel trading. Prima c’era molta libertà sul fronte leva, adesso ci sono tutta una serie di requisiti strettamente legati al tipo di mercato su cui si fa trading. Ad esempio:

  • 30:1 per le coppie forex principali come ad esempio EURUSD o GBPUSD.
  • 20:1 per le coppie forex secondarie ovvero per quei cross che non includono il dollaro Usa (esempio EUR/CHF) ma anche per l’oro e per alcuni indici azionari
  • 10:1 per tutte le altre commodities e tutti gli altri indici di borsa
  • 5:1 per le azioni
  • 2:1 per le criptovalute

Come si può vedere da questo elenco, gli asset più rischiosi, le crypto, hanno la leva massima più alta.

Il solo modo per non dover sottostare a questi limiti è quello di essere un trader professionista. Tale status non è oggettivo ma viene riconosciuto solo in presenza di precisi requisiti. Ad esempio nel caso di eToro è necessario che siano soddisfatte almeno due delle tre condizioni seguenti:

  • Aver effettuato operazioni di dimensioni significative sul mercato di riferimento con una frequenza media di 10 a trimestre negli ultimi quattro trimestri
  • Avere un valore del portafoglio investimenti superiore a 500.000 €?
  • Aver lavorato per almeno un anno nel settore finanziario in un ruolo professionale che richiede la conoscenza delle transazioni o dei servizi prospettati

Se due su tre di queste condizioni sono soddisfatte, allora si può richiedere il passaggio alla posizione di trader professionista.

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