Come ci rammentava un recente comunicato di Vontobel, tra gli operatori leader di mercato nel comparto dei certificati finanziari, STMicroelectronics ha pubblicato una trimestrale migliore delle attese degli analisti, con previsioni superiori al previsto.
I risultati sono stati accolti con particolare favore dal mercato, che negli scorsi giorni ha premiato il titolo portandolo ai massimi dal 2002, con capitalizzazione dell’agglomerato italo – francese dei semiconduttori a quota 25 miliardi di dollari.
Insomma, nonostante STM abbia celebrato un anno non certo facilissimo, con ricavi in calo dell’1,1% a 9,5 miliardi di dollari e con utili scesi del 19,8% a 1 miliardi di dollari, nel 2019 il titolo ha più che raddoppiato il proprio valore, riuscendo così a convincere un mercato fino ad allora scettico.
I numeri del quarto trimestre 2019 d’altronde, confermano il buon trend acquisito nei tempi più recenti dalla società. I ricavi di periodo sono cresciuti a 2,75 miliardi di dollari, in aumento del 4% rispetto al corrispondente periodo del 2018, e superando il consenso degli analisti di Bloomberg, fermo a 2,68 miliardi di dollari. Bene anche l’utile netto, giunto a 393 milioni di dollari contro i 337 milioni di dollari stimati nel periodo dagli analisti, anche se in calo del 6%.
Non solo. Come ci rammentava la nota Vontobel, il mercato sembra aver apprezzato anche le positive prospettive per il 2020. STM stima in particolar modo per i primi tre mesi dell’anno ricavi netti per 2,36 miliardi di dollari, con sviluppo del 13,7% anno su anno. Il mercato aveva invece previsto una stima di 2,24 miliardi di dollari.
Per l’intero 2020, STM stima una crescita superiore a quella del mercato dei semiconduttori, che è pari al 7,5%. Il gruppo prevede anche di investire 1,5 miliardi di dollari.
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