I dati diffusi da CoinMarketCap in tempo reale non lasciano spazi a dubbi: il crollo di Ripple e archiviato e la quotazione Ripple oggi registra un guadagno a doppia cifra. Dopo essere passato dall’incubo di restare schicciato sotto quota 1 dollaro, Ripple si è riportato abbondantemente sopra questo livello critico. Mentre scriviamo la quotazione XRP registra un apprezzamento del 17% circa a quota 1,63 dollari. Ieri Ripple si era fermato a 1,3 dollari. Il fatto che la criptovaluta sia sia portata a ridotto dei 2 dollari è ritenuto molto importante dagli analisti. Tale movimento, infatti, potrebbe permettere alla quotazione XRP di riagganciare quota 2 dollari, livello ritenuto fondamentale dal punto di vista dell’analisi tecnica. 

Il dato saliente che emerge dall’andamento di Ripple oggi non però tanto quello relativo alle prospettive che il recente rialzo potrebbe aprire ma bensì quello inerente il confronto con le altre criptovalute. Nel momento in cui la corsa di XRP sembrava essere inarrestabile, si era molto porlato della possibilità che investire in Ripple potesse fornire margini di guadagno più ampio rispetto a quelli possibili con le altre criptovalute. In considerazione di quello che è l’andamento della quotazione XRP oggi, si può affermare che tali discorsi, in fondo in fondo, non erano del tutto falsi. Secondo i dati di CoinMarketCap, la quotazione Ripple oggi batte quella di tutte le altre criptovalute. In particolare mentre XRP segna un rialzo del 17% circa, la quotazione BTC avanza di appena il 4% mentre la quotazione ETH segna un apprezzamento del 5%. In pratica Ripple oggi è la criptovaluta che segna il rialzo più forte. Giusto per fornire ai traders un quadro completo, la crypto che invece segna la variazione positiva più flebile è il Bitcoin Cash che di apprezza di neppure un punto percentuale. Quello che sta avvenendo sul mercato della criptovalute è una sorta di profondo riposizionamento rispetto a quelli che era i trade di appena una settimana fa. 

Fino a pochi giorni orsono, infatti, si era verificata quasi una fuga da Ripple con corollario di voci su un possibile sell off. Il crollo della quotazione Ripple era stato in assoluto il più pronunciato e aveva fatto mooto scalpore. Adesso, con la stessa velocità con cui la quotazione XRP è crollata, sono tornati gli acqusiti. 

L’alta volatilità che caratterizza l’andamento del prezzo di Ripple rappresenta una chiara occasione di trading per coloro i quali hanno deciso di investire sulle criptovalute attraverso i CFD. L’andamento della quotazione XRP ha però dimostrato che non solo si può guadagnare velocemente ma che è anche possibile perdere tutto altrettanto velocemente. 

Chris Larsen, co-fondatore e presidente esecutivo di Ripple è passato, in pochi mesi, dall’essere candidato a diventare il quinto uomo più ricco degli Stati Uniti, a perdere ben 44 miliardi di dollari in appena due settimane. 

All’inizio di gennaio Larsen era proprietario di ben 5,19 miliardi di XRP. A questo patrimonio si affiancava poi il 17% della start-up da lui fondata la quale era a sua volta depositaria di ben 61,3 miliardi di XRP. La stampa americana ha rilevato che nel momento in cui la quotazione Ripple ha toccato il suo massimo storico a 3,84 dollari, il patrimonio del magnate era arrivato a circa 60 miliardi di dollari. Il tracollo di Ripple, però, con la criptovaluta che ha bruciato circa il 70% del suo valore in poche sedute, ha riportato Larsen con i piedi per terra. La perdita che il presidente esecutivo di Ripple ha rimediato è stata pari a 44 miliardi di dollari. Una cifra immensa che, a conti fatti, non ha comunque gettato in povertà il manager. Ovviamente il rilancio che Ripple segna oggi, rappresenta una boccata di ossigeno non indifferente per il ricco Larsen. 

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