Ripple: quotazione dimezzata in un mese. Oggi conviene comprare XRP a questi prezzi?

Riflettori puntati su Ripple oggi. La quotazione XRP, reduce da una serie impressionante di ribassi, potrebbe sfruttare il fisioologico tentativo di ripartenza. Dopo una raffica di sedute negative una sola cosa è certa: comprare Ripple oggi conviene visto i prezzi da cura dimagrante a cui XRP è piombata. Secondo i dati in tempo reale di CoinMarketCap, la quotazione Ripple oggi oscilla in area 0,47 dollari, il 3% in più rispetto alla precedente rilevazione. Tra le crypto a maggiore capitalizzazione, XRP oggi fa meglio del Bitcoin e di Ethereum. La quotazione BTC, infatti, avanza del 2% mentre quella di ETH registra un apprezzamento dello 0,8%. Al di là delle differenze tra le varie criptovalute, ciò che è interessante mettere in evidenza è che oggi sembra esserci un corso un generalizzato tentativo di recupero che riguarda tutte le criptovalute. 

Il ritorno di un sentiment positivo rende molto conveniente, almeno in teoria, tornare a comprare o ad aprire posizioni long. Andando a guardare al grafico storico della quotazione XRP, è possibile notare come i prezzi siano tornati ai minimi da circa un mese. Il prezzo di Ripple oggi, infatti, è molto lontano dai valori di un mese fa quando le quotazioni della criptovaluta si muovevano in area 1 dollaro. Dal confronto comparativo tra questi valori, si può facilmente dedurre che chi ha comprato Ripple oltre un  mese fa si è trovato nel pieno del trend ribassista che ha travolto tutte le criptovalute a partire dallo stesso Bitcoin. Da oggi, però, il sentiment di fondo potrebbe essere cambiato anche se il fatto che tutto sia dovuto a motivi fisiologici rende tutto molto incerto. 

Allargando ancora di più l’orizzonte agli ultimi sei mesi, ossia dall’inizio del nuovo anno, è impossibile non notare che il cambio di rotta di Ripple e delle criptovalute rispetto all’euforia di fine 2017, sia stato coincidente con una serie di “scandali” che hanno portato in primo piano il problema della sicurezza dei fondi. Tali “scandali” non hanno riguardato Ripple o il Bitcoin nello specifico, ma tutto il mondo delle monete virtuali. Le indiscrezioni legate a presunti casi di manipolazioni ma anche le ricorrenti notizie sui furti di criptovaluta che gli exchange subiscono, hanno rdeterminato una forte perdita di credibilità per tutto il settore. Da tempo, infatti, gli stessi investitori sono consapevoli dei rischi che corrono nel lasciare le criptomonete acquistate sulle piattaforme di scambio. Tale consapevolezza non ha fatto altro che determinare un progressivo allontamento da questo asset. Non è un mistero che gli scambi aventi ad oggetto tutte le criptovalute siano crollati da gennaio. 

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