Bitcoin e Ethereum sull’orlo dell’implosione? Il futuro oggi si chiama TRON e Ripple

Il forte ribasso che le quotazioni delle criptovalute hanno registrato nelle ultime ora ha inevitabilmente riportato in primo piano tutte le previsioni più fosche sul futuro delle valute virtuali. Il crollo del prezzo di Ripple, del Bitcoin e di Ethereum (giusto per restare sulle quattro crypto a più alta capitalizzazione ma in realtà il panic selling ha riguardato tutte le monete virtuali che sono monitorate da CoinMarketCap) è stato inteso da alcuni analisti come il pericoloso segnale del ritorno di spettri terribili. Utilizzo la parola “ritorno” solo per comodità perchè è opinione diffusa di molti che in realtà l’epoca aurea delle criptovalute nel loro insieme sia bella e finita. Ci saranno si delle valute virtuali più forti rispetto ad altre ma la moda delle monete virtuali o criptomania non dovrebbe più far parlare di sè come fenomeno. A supportare questa visione negativa d’insieme il fatto che il crollo delle criptovalute non sia ancora finito. Mentre è in corso la scrittura, il prezzo di Ripple registra un calo dell’1,7 per cento a 0,4 dollari mentre la quotazione BTC è in calo dello 0,2 per cento a 6290 dollari e il prezzo di Ethereum è in ribasso del 5,6 per cento a 191 dollari (quindi molto lontano da quota 200 dollari). Ribassi più o meno consistenti sono presenti oggi anche su tutte le altre criptovalute con DASH che segna un calo dell’8 per cento circa.

Il sentiment è quindi negativo. Secondo lo studio “The Future of Cryptocurrency: Bitcoin & Altcoin Trends & Challenges 2018-2023” redatto dalla Juniper Research, nel secondo trimestre del 2018 le transazioni delle crypto hanno registrato un ribasso molto sostenuto. Il loro valore, infatti, è calato del 75 per cento e tutto questo ha implicato una perdita di circa 10 miliardi di dollari per tutto il settore. E’ in considerazione di questi dati che gli analisti hanno affermato: “considerando i nostri timori riguardo alla valutazione innata del Bitcoin e alle pratiche adottate da parecchi exchange, crediamo che l’industria si trovi sull’orlo dell’implosione“. Le parole sono pesanti come macigni e la ricerca parla appunto di possibile “implosione” del settore. Sarà davvero cosò o si tratta di solite previsioni catastrofiste. Certo è che con il recente crollo delle quotazioni di Ripple, Bitcoin e Ethereum queste previsioni sono tornare alla ribalta come sempre avviene in situazioni di questo tipo. 

Attenzione comunque a non drammatizzare perchè nell’indagine si fa riferimento al settore. E’ quindi probabile che ci possano essere tensioni a livllo generale ma che comunque non manchino occasioni di investimento a livello più specifico. Quali criptovalute conviene quindi comprare? Secondo gli esperti, in considerazioen dei corsi attuali, si potrebbe ipotizzare una crescita delle crypto da meno di 1 dollaro. Il redattore di cryptodaily.co.uk Robert Johnson, ad esempio, punta sul prezzo di TRON (TRX). E tra le crypto a più alta capitalizzazione? Ebbene la regina Bitcoin non figura nell’elenco delle più interessanti e neppure Ethereum è presente ma in compenso c’è Ripple. Sia con scenario negativo che con scenario positivo, XRP continua ad essere considerata una crypto ad alto potenziale di crescita. 

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