Chi pensava che il covid19 avrebbe rallentato il cammino della Cina verso l’adozione dello Yuan Digitale ha preso un grosso abbaglio. Pechino punta dritto al lancio della sua Central Bank Digital Currency e la situazione di incertezza creata dal coronavirus ha appena smorzato l’interesse delle autorità verso questo dossier che resta però centrale e continuerà ad esserlo nei prossimi anni. Insomma l’attività di sperimentazione dello Yuan Digitale va avanti in modo spedito.

E’ notizia delle ultime settimane il test che è stato condotto nella regione dello Shenzhen su 100 mila cittadini che hanno ricevuto 31 milioni di yuan digitali attraverso una lotteria. L’assegnazione è stata effettuata in modo gratuito dalle autorità e dà diritto adesso agli assegnatari di usare gli ATM per convertire yuan digitali in contanti cash.

Il fatto che le autorità continuino ad effettuare test anche in un contesto non normale a causa dell’emergenza coronavirus, sta a significare solo una cosa: la Cina vuole far presto e punta lanciare lo Yuan Digitale prima di tutti gli altri paesi. Il motivo di questa fretta è semplice: Pechino punta ad assumere subito un vantaggio competitivo nell’economia digitale globale. La sfida Digital Currency/Electronic Payment potrebbe vedere come vincitore quel paese che sarà in grado di arrivare per primo e quindi assumere una posizione di forza. La Cina lo sa, altrove un pò di meno. 

La blockchain nel piano quinquennale cinese

L’interesse della Cina per lo sviluppo dello Yuan Digitale è testimoniato da un fatto ben preciso. Pechino ha incluso nel nuovo piano quinquennale (dal 2021 al 2025) la tecnologia blockchain. Una decisione che avanguardia che conferma l’obiettivo della Cina di emettere quanto prima una valuta nazionale.

Questa precisa volontà lascia il segno se si considera la generale sfiducia nei confronti delle criptovalute decentralizzate e open-source in Cina.

Il lancio dei pagamenti con lo yuan digitale nei centri commerciali di Shanghai e l’installazione di ATM nella regione di Shenzen puntano all’obiettivo di avere il 65 per cento della popolazione in aree urbane entro la fine dei prossimi 5 anni.

Recentemente il China Merchants Port, il più grande operatore portuale nel paese, ha siglato una partnership con Alibaba con l’obiettivo di promuovere l’integrazione della tecnologia blockchain nel settore portuale.

Il nuovo piano quinquennale cinese ha subito delle critiche per quello che riguarda l’assenza di ambizioni economiche e la tendenza a puntare tutto sulla riduzione del debito. 

Interessanti anche le indicazioni sui capitoli di spesa. Nei prossimi anni la Cina prevede che la spesa nel settore tecnologico possa contribuire ad ottenere a rendimenti più elevati del PIL. Allo stesso tempo il piano quienquennale prevede che la spesa per ricerca e sviluppo aumenti del 7 per cento ogni anno fino al 2025. 

Yuan Digitale a che punto siamo?

Assodato che il dossier relativo allo Yuan Digitale non è stato mai chiuso dalle autorità di Pechino neppure nelle fasi più dure della pandemia, cerchiamo adesso di capire a che punto è la sperimentazione. Secondo Eswar Prasad, professore di economia presso la Cornell University e socio anziano della Brookings Institution, desing e strutture concettuali della CBDC cinese sono in corso di perfezionamento e questo significa che il passaggion del denaro da fisico a digitale è sempre più a portata di mano.

Al termine dell’implementazione, lo yuan digitale verrà utilizzato come valuta MO ossia come denaro contante tradizionale in circolazione. Dopo quelli condotti, nonostate il covid, nel 2020, nel nuovo anno ci saranno altri test in altre regioni cinesi come Shanghai, Hainan, Changsha, Qingdao, Dalian e Xi’an. 

Un aspetto dello Yuan Digitale è già noto: per utilizzarlo non sarà necessario avere una connessione internet. Questa caratteristica è cruciale per capire che l’obiettivo del governo cinese è quello di creare le condizioni per una adozione di massa dello Yuan Digitale anche in quelle aree più remote del paese asiatico che non hanno connessione internet. 

Queste le ultime notizie sullo Yuan Digitale. La fase di implementazione, quindi, prosegue rispettando quello che è lo schema iniziale che puoi trovare nella guida su cosa è e come funziona lo yuan digitale

Lo Yuan Digitale punta sostituire il dollaro sui mercati globali 

Nessuno lo dice apertamente ma tutti gli addetti ai lavori lo sanno: lo yuan digitale punta a prendere il posto del dollaro sui mercati globali. Un obiettivo ambizioso che potrebbe far cambiare il corso della storia e che spiega i motivi per cui, con une tenacia tutta asiatica, Pechino lavori incessantemente al suo progetto Digital Currency/Electronic Payment. 

Ovviamente le criticità non mancano. Questioni come la scalabilità, la privacy nelle transazioni, l’interoperabilità devono ancora ricevere risposte appropriate. 

La Cina però è avvantaggiata tantissimo rispetto agli altri paesi. Mentre ad esempio in Italia si fa fatica a far decollare i pagamenti con carte, in Cina i consumatori sono da sempre flessibili per quello che riguarda i pagamenti digitali. In fin dei conti, i wallet dello yuan digitale saranno molto simili a quelli che già sono usati su piattaforme di pagamento non bancarie come Alipay o WeChat Pay. Quindi gli utenti non dovranno far altro che scaricare wallet per lo yuan digitale sul proprio smartphone come già fanno adesso. Il problema sarà dei paesi in cui, per cultura, ciò non avviene. Il fatto è che Pechino è consapevole di questo vantaggio e punta sfruttarlo. Obiettivo è arrivare prima del dollaro poichè se un eventuale dollaro digitale dovesse essere lanciato anche solo dopo due anni dallo yuan digitale cinese, per gli Stati Uniti significherebbe perdere il mercato. 

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