Investire in Bitcoin: cosa succede se lo fanno tutte le quotate dell’S&P 500?

In principio c’è stata Tesla ma, creato il precedente, adesso nulla vieta di ipotizzare che anche altre quotate sull’S&P 500 di Wall Street possano decidere di investire in Bitcoin. Non c’è quindi nulla di cui meravigliarsi se già da ieri si parla del possibile investimento in BTC anche da parte di altri colossi del settore tech come ad esempio Apple e Google (leggi qui per approfondire). 

Per ora non c’è assolutamente nulla di ufficiale ma la possibile decisione delle due FANG di comprare Bitcoin è stata sufficiente per far crescere ancora il prezzo del BTC. 

Il messaggio che è arrivato nei giorni scorsi è molto chiaro: nel momento in cui una società quotata decise di rompere il taboo e investire in Bitcoin, il valore della valuta virtuale è destinato ad impennarsi. 

Alla luce di questo rapporto di correlazione molto stretto tra prezzo del Bitcoin e interesse concreto da parte delle grandi compagnie, ha senso chiedersi cosa mai potrebbe avvenire alla quotazione se non una, non due ma tutte le quotate dell’S&P 500 dovessero decidere di destinare una parte minima della loro liquidità gli investimenti in criptovalute.

Prima di analizzare questa questione ti invito a considerare la possibilità di imparare a fare trading sul Bitcoin attraverso i CFD per poter poi sfruttare l’analisi sugli effetti di maxi investimenti in BTC da parte di grandi quotate. Per imparare ad operare puoi ad esempio usare il broker eToro (leggi qui la recensione completa) che offre la demo gratuita da 100 mila euro per fare pratica senza rischi. 

Investire in Bitcoin: cosa succede se lo fanno tutte le quotate dell’S&P 500?

Ad occuparsi di questo tema è stato Cathy Wood, capo della società di investimenti Ark Invest. L’analista si è posto una semplice domanda: quali sarebbero gli effetti sul prezzo del BTC se tutte le quotate dell’S&P 500 dovessero decidere di destinare l’1 per cento del loro contante agli investimenti in Bitcoin?

Stando ad alcune proiezioni dinanzi ad uno scenario simile, il valore del Bitcoin dovrebbe salire fino a 40mila dollari. In realtà questo target è stato già raggiunto dal BTC grazie alla mossa effettuata da Tesla. La società di Musk ha investito in Bitcoin circa l’8 per cento della liquidità detenuta in pancia e questo è stato sufficiente per far schizzare il valore della valuta virtuale fino a 48 mila dollari. 

Visto che l’obiettivo è stato già raggiunto (grazie all’azione rilevante di una sola quotata) Wood ha quindi allargato lo spettro della sua analisi assumendo come ipotesi di partenza la possibilità che le società dell’S&P 500 destinassero non l’1 per cento ma il 10 per cento del loro contante agli investimenti in Bitcoin. Ebbene, cosa succederebbe in questo caso? L’ipotesi è ancora più affascinante poichè in questo caso il prezzo del Bitcoin potrebbe arrivare fino a 400 mila dollari. 

Uno scenario simile dovrebbe spingere anche i trader a prendere in considerazione la possibilità di investire in Bitcoin oggi poichè l’ipotesi che vede un numero crescente di società dell’S&P 500 pronte a comprare BTC è sempre più condivisa.

Un modo semplice e alla portata di tutti per investire in Bitcoin è il CFD Trading. Grazie ai Contratti per Differenza è possibile speculare sul prezzo del BTC senza essere tenuti ad acquistare fisicamente l’asset. Tutti possono imparare a fare trading sul cross BTCUSD grazie al conto demo che broker autorizzati come eToro offrono gratuitamente. Tra l’altro proprio eToro permette anche di copiare le strategie dei trader migliori grazie al Copy Trading. 

Sempre più società investiranno in Bitcoin

In una intervista che Cathy Wood ha rilasciato a Yahoo Finance guardacaso pochi giorni prima l’annuncio del maxi investimento in Bitcoin effettuato da Tesla, emerge un passaggio molto significativo. Secondo l’analista le istituzioni sono destinate a considerare sempre di più le criptovalute in generale e il Bitcoin in modo particolare. 

Wood ha poi aggiunto che anche altre aziende come ad esempio Square Inc e MicroStrategy avevano già deciso di investire in Bitcoin prima di Tesla. Tra le realtà aziendali che hanno comprato Bitcoin a stupire più di tutte è stata MicroStrategy. Questa società, infatti, ha deciso di mettere tutto il contante del suo bilancio in Bitcoin. Non solo, ma dimostrando una visione di futuro non comune, MicroStrategy ha anche fatto un’offerta di azioni “per aumentare ancora tale contante nel suo bilancio“.

Secondo Wood questa decisione è stata un pò folle e non è da escludere che possa suscitare un intervento anche da parte delle autorità di controllo. A prescindere da questo, ha poi concluso il numero uno della società di investimento Ark Invest, la realtà è che dopo la mossa di MicroStrategy è arrivata quella di Square che ha messo l’1 per cento di tutti i suoi beni in Bitcoin e poi è arrivata Tesla che, con la sua decisione, ha fatto impennare il prezzo della criptovaluta. Nel futuro potrebbero quindi esserci Apple e ancora Google ma, a prescindere da chi, la tendenza è ad una crescita delle società dell’S&p 500 che decidono di investire in Bitcoin. 

Trader avvisati. 

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