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Bitcoin, XRP sono le crypto da non perdere ora. Sotto osservazione anche una nuova generazione di progetti.

Il mondo delle criptovalute continua a muoversi tra previsioni audaci, nuove normative e l’arrivo di tecnologie sempre più evolute. Da un lato, analisti di spicco come Geoffrey Kendrick di Standard Chartered puntano su Bitcoin e XRP come protagonisti indiscussi dei prossimi anni; dall’altro, si affacciano sul mercato progetti emergenti come Bitcoin Hyper ($HYPER), che promettono di innovare profondamente il settore sfruttando l’infrastruttura di Bitcoin e superandone i limiti storici.

Le previsioni di Wall Street: Bitcoin a 500.000 dollari, XRP a 12,50

Geoffrey Kendrick è ormai una delle voci più ascoltate quando si parla di crypto su Wall Street. Dopo aver previsto correttamente il superamento dei 100.000 dollari per Bitcoin nel 2024, oggi alza l’asticella: secondo le sue stime, Bitcoin potrebbe raggiungere i 500.000 dollari entro il 2028, mentre XRP potrebbe arrivare a 12,50 dollari.

Numeri che a prima vista possono sembrare eccessivi, ma che si inseriscono in un contesto favorevole. Negli Stati Uniti il clima regolamentare è cambiato: l’attuale amministrazione ha promosso la creazione di una riserva strategica in Bitcoin e la SEC, dopo anni di rigidità, sta aprendo la strada a nuovi strumenti finanziari basati su asset digitali. L’abolizione del contestato SAB 121, che penalizzava le banche intenzionate a custodire criptovalute per i clienti, ha rimosso un ostacolo importante, facilitando l’ingresso degli istituzionali nel settore.

Bitcoin: l’oro digitale che conquista gli istituzionali

Bitcoin resta il re indiscusso. Con oltre 2 trilioni di dollari di capitalizzazione, rappresenta la criptovaluta più diffusa, liquida e riconosciuta a livello globale. La vera svolta è arrivata con l’approvazione dei primi ETF spot nel 2024: strumenti regolamentati che hanno aperto le porte a milioni di nuovi investitori, sia retail che istituzionali.

L’iShares Bitcoin Trust di BlackRock è diventato il simbolo di questo cambiamento: con 37 miliardi di dollari raccolti in un solo anno, ha segnato il lancio più di successo nella storia degli ETF. Non solo: oggi rientra tra i 25 più grandi al mondo per asset gestiti.

Il dato più interessante è l’adozione da parte degli istituzionali. Fondi e gestori patrimoniali che fino a pochi anni fa guardavano alle crypto con diffidenza, oggi stanno entrando massicciamente nel mercato. I dati ufficiali mostrano che il numero di fondi esposti a Bitcoin è raddoppiato nell’ultimo anno, con posizioni di valore quintuplicato. Una dinamica che, secondo molti analisti, non si fermerà presto.

XRP: la promessa dei pagamenti globali

XRP, token nativo dell’XRP Ledger, nasce con un obiettivo chiaro: rivoluzionare i pagamenti internazionali. Oggi il sistema dominante è ancora il circuito SWIFT, utilizzato da migliaia di banche nel mondo, ma caratterizzato da costi elevati e tempi di elaborazione che possono arrivare a diversi giorni.

Ripple, la società che sostiene XRP, propone una soluzione alternativa basata sulla sua tecnologia. Attraverso il servizio di liquidità on-demand, le valute vengono convertite in XRP, trasferite immediatamente e riconvertite in moneta locale, abbattendo tempi e costi. Secondo il CEO Brad Garlinghouse, nei prossimi cinque anni XRP potrebbe arrivare a gestire fino al 14% dei volumi di SWIFT.

Certo, la volatilità delle criptovalute resta un ostacolo per le banche. Per questo Ripple ha introdotto una stablecoin ancorata al dollaro, RLUSD, che si integra all’ecosistema e continua a generare domanda di XRP per il pagamento delle commissioni. A questo si aggiunge un altro potenziale catalizzatore: l’approvazione dei primi ETF spot su XRP, attesa entro ottobre 2025.

Bitcoin Hyper: la nuova frontiera dell’ecosistema Bitcoin

Se Bitcoin e XRP rappresentano due colossi con ruoli ormai consolidati, Bitcoin Hyper ($HYPER) si propone come una delle novità più interessanti del panorama crypto. Non si tratta di una semplice altcoin, ma di un Layer 2 costruito per espandere le funzionalità di Bitcoin.

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Il problema principale di BTC è noto: pur essendo sicuro e decentralizzato, è lento e poco scalabile, con commissioni elevate nei momenti di congestione. Bitcoin Hyper nasce per affrontare proprio queste criticità, introducendo una rete parallela capace di gestire transazioni più veloci e con costi minimi, senza sacrificare la sicurezza della blockchain principale.

La tokenomics di Bitcoin Hyper

Un aspetto che ha attirato l’attenzione degli investitori è la tokenomics chiara e sostenibile di Bitcoin Hyper. La fornitura totale è limitata, seguendo il modello deflattivo che ha reso Bitcoin un asset così apprezzato nel tempo.

Inoltre, Bitcoin Hyper introduce meccanismi di staking che permettono agli utenti di bloccare i propri token e ricevere ricompense periodiche, incentivando la partecipazione attiva alla rete e garantendo maggiore stabilità al sistema.

Un altro punto di forza è la destinazione delle risorse raccolte in fase di prevendita: una parte significativa viene allocata a sviluppo tecnologico, marketing globale e partnership strategiche, con l’obiettivo di accelerare l’adozione e creare un ecosistema solido e competitivo. In prospettiva, Bitcoin Hyper potrebbe diventare un ponte naturale tra il mondo di Bitcoin e la finanza decentralizzata, aprendo la strada a nuove applicazioni che oggi la rete principale non può supportare.

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