Sembra aver preso il via una spinta rialzista che potrebbe finalmente dare qualche soddisfazione agli hodlers di Bitcoin (BTC), e mentre il prezzo della prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato si mantiene stabilmente al di sopra della soglia psicologia dei 20 mila dollari, su Twitter gli appassionati si uniscono attorno al meme “Uptober”.
Il meme, che fa riferimento a quella che sembra una tendenza comprovata del Bitcoin a registrare un andamento rialzista nel corso del mese di ottobre, guarda con ottimismo alla possibilità che la Fed rallenti il ritmo con cui aumenta i tassi di interesse.
Nella giornata di oggi, mercoledì 5 ottobre 2022, BTC è stato scambiato al di sopra della soglia dei 20 mila dollari dopo il suo primo aumento di prezzo che gli speculatori del mercato chiamano “Uptober”.
Il picco che Bitcoin ha raggiunto nelle scorse ore è quello dei 20.346 dollari, ma poi ha registrato un lieve calo che ha portato la crypto numero 1 ad attestarsi intorno ai 19.944 dollari al momento della stesura di questo post.
Il livello di prezzo raggiunto nelle scorse ora da Bitcoin (BTC) risulta essere quello più alto da fine settembre, quello che per un breve periodo aveva spinto verso un movimento rialzista l’intero mercato delle criptovalute.
Bitcoin e il momento Uptober
Gli osservatori del mercato delle criptovalute hanno notato anche negli anni precedenti, che quando arriva il mese di ottobre Bitcoin tende ad avere dei movimenti rialzisti. Inutile citare quanto accaduto lo scorso anno, quando poi la crescita di Uptober ha portato BTC a raggiungere il suo all time high, cioè il record massimo di prezzo ad oltre 66 mila dollari.
Su Twitter un commento lo ha rilasciato anche Galois Capital, un hedge fund di criptovalute noto per aver dichiarato: “it feels ripe” a proposito del crollo della stablecoin algoritmica di Terra UST. “Sottoscrivo la narrativa di Uptober” è stata la dichiarazione rilasciata dal fondo sull’attuale andamento di Bitcoin.
Il trend di prezzo di Bitcoin in questi primi giorni di ottobre ha richiamato l’attenzione anche di altri commentatori, che dai rispettivi account si sono affrettati a saltare sul meme Uptober. Ma al di là del tam tam via social, ci sono effettivamente degli eventi degni di nota che potrebbero aver contribuito a spingere il prezzo di Bitcoin (BTC).
La Fed e il rapido aumento dei tassi di interesse
Per quel che riguarda la politica monetaria della Federal Reserve, il governo degli Stati Uniti ha già avvisato la banca centrale che il ritmo incalzante con cui stanno aumentando i tassi di interesse potrebbe “tagliare circa 360 miliardi di dollari di reddito futuro per i Paesi in via di sviluppo”.
“Qualsiasi convinzione che loro (le banche centrali) saranno in grado di abbassare i prezzi facendo leva su tassi di interesse più alti senza generare una recessione è, secondo il rapporto, una scommessa imprudente” ha confermato la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo in una dichiarazione che è stata rilasciata quando è stato pubblicato il rapporto.
Se la Federal Reserve decide di ascoltare questo avvertimento e di rallentare quindi il ritmo con cui sta aumentando i tassi di interesse, questo potrebbe sicuramente portare dei benefici al mercato, e non solo al mercato delle criptovalute.
I precedenti movimenti rialzisti di Bitcoin in “Uptober”
Non è quindi la prima volta che Bitcoin (BTC) registra un aumento di prezzo interessante con l’arrivo di ottobre, ma più in generale vi è la diffusa sensazione che i mesi di ottobre e novembre siano dei buoni mesi per il mercato delle criptovalute.
Il termine Uptober, che si riferisce soprattutto all’andamento di prezzo di Bitcoin, è stato però coniato piuttosto di recente, infatti ha iniziato ad essere utilizzato durante il rally di prezzo del 2021, che ha poi portato BTC a raggiungere il record storico di oltre 66.000 dollari.
I dati pubblicati da CoinGlass indicano che in termini di rendimento mensile, guardando lo storico, il mese di ottobre si è sempre dimostrato rialzista per Bitcoin. Vi sono solo due accezioni, infatti sia nel 2014 che nel 2018 BTC ha chiuso il mese di ottobre in rosso.
Osservando gli stessi dati notiamo che c’è anche un altro mese generalmente rialzista per Bitcoin, ed è il mese di febbraio. Ma tornando al mese di ottobre, il termine Uptober, che indica la tendenza di Bitcoin a seguire movimenti rialzisti, contrasta con la comune superstizione diffusa nei mercati azionari, nota come “effetto ottobre”, secondo la quale il mese di ottobre è di solito caratterizzato da un trend ribassista.
In effetti è proprio nel mese di ottobre che storicamente si sono verificati diversi crolli finanziari, ma non è abbastanza per dire che si tratti di un mese sempre sfortunato in ambito finanziario. Anzi quello che accade solitamente nel mercato delle criptovalute sembra lasciar intendere il contrario.
Tra l’altro il mese di ottobre ha un significato particolare proprio per Bitcoin, e questo perché il suo creatore, conosciuto con lo pseudonimo Satoshi Nakamoto, pubblicò per la prima volta il white paper del progetto proprio nel mese di ottobre, il giorno 31 per l’esattezza, dell’anno 2008.
Per il primo scambio in Bitcoin però si dovette attendere ancora qualche mese, infatti avvenne solo a gennaio del 2009.
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