
Le parole di Vitalik Buterin a sostegno di Base e le voci sempre più insistenti su un token in arrivo accendono l’attenzione sulla rete Layer-2 di Coinbase.
Il supporto di Vitalik a Base
Il cofondatore di Ethereum Vitalik Buterin è intervenuto nel dibattito che da settimane accompagna la rete Base, la Layer-2 sviluppata da Coinbase. Alcuni osservatori avevano sollevato dubbi sul grado di centralizzazione della piattaforma, ipotizzando rischi legati a un controllo eccessivo dell’infrastruttura da parte dell’exchange.
Buterin ha respinto queste critiche, spiegando che i Layer-2 non funzionano come server centralizzati ma come estensioni logiche di Ethereum. I fondi restano infatti protetti dalla blockchain principale, rendendo impossibile per gli operatori sequestrare asset o bloccare prelievi. Secondo lui, quindi, le paure sulla natura “custodial” di Base sarebbero infondate e la rete è sufficientemente decentralizzata.
Alla difesa di Base si è aggiunto Paul Grewal, Chief Legal Officer di Coinbase, che ha affrontato l’argomento della regolamentazione dei sequencer. Secondo Grewal, questi non possono essere equiparati a exchange perché si limitano a ordinare le transazioni, mentre le funzioni di trading vengono svolte dalle dApp costruite sopra la rete. Ha paragonato la questione ad Amazon AWS, che pur ospitando numerosi exchange non può essere considerato un exchange a sua volta.
Le dichiarazioni di Coinbase sull’airdop
Al BaseCamp 2025, Jesse Pollak, fondatore di Base, ha confermato che il team sta lavorando all’idea di un token nativo. Lo scopo è rafforzare la decentralizzazione della rete e incentivare la crescita dell’ecosistema. Nonostante non siano stati ancora annunciati ticker, modalità di distribuzione o eventuali airdrop, l’attesa è altissima e gli utenti della DeFi stanno già muovendo capitali sulla rete.
La storia di altre Layer-2 suggerisce che gli utenti più attivi oggi potrebbero trarre vantaggio in futuro, se venissero scelti criteri basati sull’attività on-chain. Base, infatti, registra in modo trasparente le interazioni degli utenti, e questo potrebbe rivelarsi un criterio di eleggibilità decisivo per chi spera in una distribuzione gratuita dei token.
Ecosistema in espansione
In pochi mesi, Base si è imposta come una delle blockchain più utilizzate, grazie a commissioni ridotte, transazioni rapide e un’integrazione nativa con i servizi Coinbase. L’ecosistema si sta ampliando con applicazioni DeFi, marketplace NFT, strumenti di identità digitale come Basenames e programmi formativi. Tutto ciò rende la rete un punto di riferimento per sviluppatori e utenti alla ricerca di soluzioni efficienti, che finora hanno totalizzato una TVL di 4,96 miliardi di dollari sulla rete.
Ethereum in fase di correzione
Riguardo la blockchain principale, Ethereum (ETH) ha mostrato segnali di debolezza dopo il rifiuto della resistenza a 4.400 dollari. Il prezzo è sceso a 4.180 dollari e ora i principali supporti si trovano in area 4.000–3.800 dollari, dove convergono domanda storica e media mobile a 100 giorni, mentre la MA 200 si trova intorno ai 3.650 dollari.
Nonostante il trend ribassista cominciato il 24 agosto che ha portato ad una perdita del 15% dal prezzo record di 4.950 dollari, i dati on-chain indicano deflussi consistenti dagli exchange, segnale che molti investitori preferiscono trasferire i propri ETH in self-custody in modo da utilizzarlo nello staking o detenerlo per il lungo periodo. Questa dinamica riduce la pressione di vendita e potrebbe favorire una ripresa nel breve periodo.
L’importanza dei wallet multichain
Con la crescita di nuove blockchain come Base e la possibilità di ricevere nuovi airdrop, gli utenti sono alla ricerca di strumenti capaci di gestire più reti in modo semplice e sicuro. I wallet multi-chain rappresentano una risposta concreta a questa esigenza, consentendo di passare da un ecosistema all’altro senza dover passare da soluzioni centralizzate.
In questo scenario si inserisce Best Wallet, un’applicazione all’avanguardia che combina archiviazione degli asset non-custodial, supporto a più di 60 blockchain e assenza di KYC. La piattaforma integra Onramper per acquistare criptovalute anche tramite carta di credito o bonifico, un DEX interno per scambi rapidi, una sezione “Upcoming Tokens” per scoprire nuove prevendite e un aggregatore di staking per generare facilmente rendite passive.

Il token nativo $BEST offre vantaggi esclusivi come accesso anticipato alle prevendite, cashback fino all’8%, commissioni ridotte e interessi da staking aumentati. La prevendita del token ha già superato i 16 milioni di dollari, mostrando il notevole interesse degli utenti della DeFi verso il progetto, offrendo $BEST a un prezzo attuale di 0,025685 dollari sul sito ufficiale.
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