Il London Stock Exchange, abbreviato in LSE, è la borsa valori di Londra, Inghilterra, ed è anche una delle borse più antiche al mondo. È stata fondata nel 1801 ed è una delle più grandi borse valori del globo, con molte società quotate che hanno la loro sede anche al di fuori dei confini britannici.
Il London Stock Exchange ha stretto delle alleanze strategiche con borse di tutto il mondo, come quelle di Tokyo, Tel Aviv e San Paolo, che rafforzano la sua presenza internazionale.
Nell’ottobre del 2007 è stata completata la fusione tra il London Stock Exchange e Borsa Italiana, dando vita così alla più grande piattaforma di scambi in Europa e creando le basi per una futura crescita su scala internazionale. Il gruppo integrato è diventato: il gestore di mercati leader in Europa, con l’order book più liquido per controvalore e numero di contratti scambiati; il primo mercato per gli scambi elettronici di ETF e securitised derivatives; il primo mercato europeo per gli scambi di titoli a reddito fisso, attraverso la propria partecipazione in MTS. Solo nel 2008 sono state quotate 388 società di rilevanza mondiale tra Milano e Londra, con un numero di IPO internazionali più alto rispetto a ogni altro mercato finanziario. Alla Borsa di Londra sono quotate oltre 3.500 società provenienti da 60 Paesi diversi, con una capitalizzazione di mercato complessiva di 4,4 bilioni di sterline. Nell’esercizio 2008 l’LSE ha riportato ricavi in crescita del 56% rispetto all’anno precedente per 546 milioni di sterline mentre l’utile pre-tasse è salito del 45% su anno a 235 milioni. I ricavi della società derivano per il 49% dai servizi di trading, per il 26% dai servizi informativi, per il 15% dai servizi di ammissione a quotazione e per il restante 8% dai servizi post trade.
Il London Stock Exchange permette ai big mondiali, ma anche alle società minori di tutto il mondo, di raccogliere capitali di cui necessitano per crescere, attraverso la scelta di quattro mercati primari: il Main Market o mercato principale, che riguarda soprattutto le società più grandi che cercano ulteriori opportunità di crescita e sviluppo attraverso diverse opzioni per la quotazione (azioni, obbligazioni e certificati rappresentativi, oltre ad altre tipologie di strumenti); l’AIM ossia un mercato realizzato per rispondere alle esigenze di società minori con un sistema di ammissione più semplice e flessibile; il Professional Securities Market (PSM), per i titoli di debito e i certificati rappresentativi di azioni (depository receipts); lo Specialist Fund Market (SFM) dedicato agli strumenti d’investimento specializzati. Il London Stock Exchange, inoltre, fornisce in tempo reale quotazioni alla comunità finanziaria globale, notizie e altre informazioni di elevata qualità. Nel giugno del 2007 la Borsa di Londra ha lanciato il TradElect, un nuovo sistema di trading attraverso il quale si è incrementata la velocità di trading con oltre 600 mila ordini giornalieri eseguiti e ogni operazione completata in 6 millesimi di secondo. Si tratta del più veloce sistema di negoziazione al mondo. Infolect, invece, è il servizio d’informazioni del London Stock Exchange, che include il book degli ordini e i prezzi di negoziazione dei suoi mercati. Inoltre, il gruppo integrato dispone dei servizi di post-trading più efficienti in Europa.
Tra gli indici più importanti del listino inglese c’è il FTSE 100, o footsie, ossia l’indice azionario rappresentativo delle 100 società a più alta capitalizzazione quotate sul London Stock Exchange, pari all’80% circa dell’intera capitalizzazione dell’LSE. Il suo aggiornamento avviene trimestralmente. Il footsie è gestito da una società indipendente chiamata FTSE Group, che originariamente era nata come joint venture tra il Financial Times ed il London Stock Exchange. FTSE per l’appunto è l’abbreviazione di Financial Times Stock Exchange. L’indice è quotato dal gennaio 1984 con un livello iniziale di 1000. Il FTSE 100 è l’indicatore più usato del mercato londinese nonostante esista l’indice più completo FTSE All-Share. Altri indici correlati sono il FTSE 250 che comprende le ulteriori 250 società più grandi dopo le prime 100 del FTSE 100, il FTSE 350 che è l’aggregazione del FTSE 100 e del FTSE 250 ed il FTSE SmallCap ossia l’indice rappresentativo delle piccole imprese. A gennaio del 2009 le 6 più grandi società che componevano l’indice erano Royal Dutch Shell, BP, Vodafone, HSBC, GlaxoSmithKline e Astrazeneca.
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