Palladio, 8 cose da sapere prima di investire

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Come ci ricordava un recente focus di Bloomberg su tale tema, per la prima volta in più di un decennio il valore del palladio può rivaleggiare con l’oro per la commodity preziosa più ambita dagli investitori. Componente chiave dei dispositivi di controllo dell’inquinamento per auto e camion, il prezzo di tale metallo è aumentato del 50% in circa quattro mesi, rendendolo a volte più caro del lingotto. Ma durerà anche nel futuro? E cosa c’è da sapere prima di investire nel palladio?

Che cos’è il palladio?

Il palladio appare essere un materiale bianco brillante, ed è uno dei sei metalli appartenenti al “gruppo” del platino (insieme a rutenio, rodio, osmio, iridio e lo stesso platino). Circa l’80% del palladio finisce nei sistemi di scarico delle automobili, dove aiuta a trasformare gli inquinanti tossici in anidride carbonica e vapore acqueo meno dannosi. Viene però utilizzato anche in elettronica, odontoiatria e gioielleria. Estratto principalmente in Russia e Sud Africa, è spesso “residuo” della lavorazione di operazioni incentrate su altri metalli, come il platino o il nichel.

Perché il palladio è sempre più costoso?

Come spesso accade quando il prezzo di un asset sale, anche per il palladio la ragione è che l’offerta non ha risposto alla crescente domanda. L’uso del metallo è in forte aumento perché i governi, specialmente quelli cinesi, inaspriscono le normative per reprimere l’inquinamento causato dai veicoli, costringendo le case automobilistiche ad aumentare la quantità di metallo prezioso che utilizzano. In Europa, i consumatori hanno acquistato meno veicoli diesel, che per lo più utilizzano il platino, e invece hanno scelto veicoli a benzina, che utilizzano il palladio, a seguito delle rivelazioni che i costruttori di auto diesel hanno falsificato i test sulle emissioni.

Perché l’offerta del palladio è così ristretta?

Il palladio è spesso sottoprodotto dell’estrazione del platino o del nichel. Dunque, la produzione tende a rimanere indietro rispetto agli aumenti di prezzo. È anche per questo motivo che si prevede che la quantità di palladio prodotto sarà inferiore alla domanda per il settimo anno consecutivo: tutto ciò non può che aver decisamente contribuito a far salire i prezzi del metallo a livelli record.

Anche gli speculatori stanno spingendo al rialzo il suo prezzo?

Solo in parte il movimento di prezzo del palladio è determinato dagli speculatori. È infatti vero che gli hedge fund hanno aumentato le loro posizioni sul fatto che i prezzi del metallo aumenteranno, ma è anche vero che il contesto è molto più complicato della sintesi di cui sopra. Insomma, dare tutta la “colpa” (o il “merito”) agli speculatori per l’attuale trend del metallo è sbagliato.

Chi vince e chi perde se il palladio è così forte?

Il rally del palladio è una buona notizia soprattutto per le società sudafricane che lo estraggono insieme al metallo primario, e che hanno a che fare con prezzi del platino che si aggirano intorno ai minimi del decennio. D’altra parte, le case automobilistiche devono pagare di più per il metallo e potrebbero alla fine trasferire questo sovrapprezzo ai consumatori.

Il palladio è sempre così volatile?

In genere il palladio – e non solo lui – è piuttosto volatile. I metalli preziosi utilizzati in piccole quantità dall’industria automobilistica hanno picchi di prezzo quando la domanda supera l’offerta, e il recente passato ne né dimostrazione. Nel decennio successivo al 1998, il platino è salito di oltre il 500 per cento, perché la sua carenza ha attirato l’attenzione degli acquirenti speculativi. Il rodio è aumentato di più del 4.000 per cento in un periodo simile, prima che le case automobilistiche trovassero il modo di usarne di meno. Il palladio stesso è cresciuto di nove volte dai minimi del 1996 ad un picco nel 2001.

E ‘troppo tardi per entrare con posizioni long?

Il palladio ha già fatto molta strada rialzista (d’altronde, è in crescita di oltre il 600 per cento rispetto ai minimi toccati durante la crisi finanziaria globale!) ma si prevede che le carenze di approvvigionamento continueranno. Dunque, è possibile che chi entra con una posizione long possa sfruttare nuovi margini di crescita.

Il business delle auto elettriche giova o no al palladio?

Le auto elettriche non consumano carburante, non hanno tubi di scarico e non usano il palladio. Tuttavia, la maggior parte degli analisti ritiene che l’elettrificazione della maggior parte della flotta automobilistica mondiale sia un’attività che si protrarrà per molti anni. Nel frattempo, l’uso del palladio nei veicoli ibridi dovrebbe stimolare ancora la domanda.

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