Tecnologie emergenti, per gli investitori istituzionali sono fondamentali per la crescita

Stando a quanto afferma un recente report commentato da Liz Nolan, Chief Executive Officer di State Street per l’area EMEA, quasi metà degli investitori istituzionali ritiene che le tecnologie emergenti siano fondamentali per raggiungere gli obiettivi di crescita.

Lo studio, intitolato New Routes to Growth, ha coinvolto oltre 500 asset manager, asset owner e assicurazioni a livello globale, con lo scopo di comprendere quali siano le sfide in cui incorrono durante il percorso per raggiungere i propri obiettivi di crescita.

Ebbene, dai risultati del sondaggio si è dedotto che più dei due terzi degli investitori istituzionali intervistati (68%) ritiene che raggiungere gli obiettivi di crescita prefissati stia diventando sempre più difficile nell’attuale contesto di mercato. Inoltre, il 72% degli asset owner prevede di adottare una strategia d’investimento più difensiva per il prossimo futuro, e più o meno la stessa percentuale di gestori patrimoniali ritiene di voler rallentare i propri piani di espansione nei prossimi cinque anni.

Ancora, dallo studio è emerso come gli investitori abbiano significativamente modificato il modo in cui intendono adattarsi al contesto attuale.

Di fatti, il 48% dei partecipanti ha identificato le tecnologie emergenti come uno dei principali fattori di crescita per i prossimi cinque anni, contro il 18% di qualche anno fa. Spiccano, tra le chiavi di crescita, anche la blockchain e l’intelligenza artificiale.

Ulteriormente, il sondaggio ha svelato che le istituzioni vogliono migliorare la propria capacità di estrarre migliori informazioni aggiuntive dai dati, con un elemento segnalato dal 58% dei partecipanti. Il 43% degli intervistati ha invece citato il rafforzamento dell’analisi dei rischi come uno dei principali risultati da raggiungere il prossimo anno, proprio grazie all’utilizzo delle tecnologie emergenti.

“Questo sondaggio è un’ulteriore prova del fatto che il settore degli investimenti stia attraversando un cambiamento senza precedenti”, ha affermato Liz Nolan, Chief Executive Officer di State Street per l’area EMEA. “I nostri clienti devono far fronte alla crescente complessità e alle aspettative in ambito normativo, nonché alla necessità di aggiornare la tecnologia e migliorare il data management, gestendo attentamente i costi. La nostra piattaforma front-to-back è stata progettata per soddisfare queste esigenze e fornirà ai nostri clienti un sistema efficiente e razionalizzato, una migliore gestione degli investimenti e del rischio e, soprattutto, la capacità di estrarre dai dati insight significative e attuabili”.

È tuttavia anche emersa la prevalenza per una certa cautela, considerato che il 61% ha dichiarato di voler prendere in considerazione la possibilità di adottare un approccio incrementale per abbracciare le tecnologie emergenti rispetto alla riprogettazione dell’intero ecosistema IT.

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