Bitpanda, unicorno fintech austriaco, ha scelto di sbarcare nel nostro Paese aprendo una sede a Milano. L’Italia diventa dunque il primo Paese ad essere interessato da un processo di espansione di Bitpanda per il 2021, a conferma dell’attenzione che il top management dell’azienda ha riposto per il territorio tricolore.
Tuttavia, non è questa l’unica buona notizia per Bitpanda. Anzi, è lecito immaginare che la soddisfazione sia ancora maggiore per la conclusione positiva del round di finanziamenti da 170 milioni di dollari condotto dalla Valar Ventures, di quel Peter Thiel che ha fondato Paypal.
Ricordiamo che Bitpanda è un exchange di criptovalute, ovvero una piattaforma in cui è possibile scambiare le valute digitali come Bitcoin. Nata sette anni fa a Vienna, oggi vanta 400 dipendenti e, soprattutto, più di 2 milioni di utenti.
Tuttavia, affermare che Bitpanda sarebbe “solo” un exchange operante nell’ecosistema criptovalutario sarebbe riduttivo. L’azienda ha infatti da tempo allargato i propri interessi anche in altri asset come i metalli preziosi, e presto si aggiungeranno altre novità.
Eric Demuth, amministratore delegato e co-fondatore della società, ha sottolineato come la propria piattaforma possa permettere a chiunque di investire in risorse digitali, comprese le aziende e i settori in cui si crede. E, peraltro, di farlo senza barriere. Demuth ha definito Bitpanda una “Wall Street senza i muri”, e “anche quando Wall Street è chiusa”.
Una definizione di un successo che, in fondo, è difficilmente smentibile: oggi Bitpanda è valutata intorno a 1,2 miliardi di dollari e sembra essere destinata a un ulteriore futuro di sviluppo.
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