Google sta chiudendo il Campus londinese dedicato alle start-up. Il gigante tecnologico della Silicon Valley ha annunciato che la decisione è tecnicamente una “non riapertura”, considerato che le attività erano state sospese a causa della pandemia da coronavirus.
Naturalmente, la società statunitense si è anche affrettata a precisare che non si tratta di un abbandono del Regno Unito, ma semplicemente della volontà di “sostenere le start-up di tutto il Paese” senza uno spazio fisico.
Ricordiamo che il Campus London di Google era stato aperto nel 2012 da Eze Vidra, proprio mentre la scena delle start-up di Londra ha iniziato a decollare. Situato nel quartiere di Shoreditch, il Campus è stato spesso pensato come l’epicentro della Tech City di Londra, che secondo alcuni lavoratori del settore tecnologico potrebbe non essere più la stessa.
Il Campus conteneva spazi di co-working, un caffè e uno spazio per eventi. Era usato da una varietà di acceleratori e programmi di start-up tra cui Seedcamp, Entrepreneur First, Code First e Silicon Drinkabout. Ci sono stati migliaia di eventi organizzati nel corso degli anni e i Googler venivano ad offrire un tutoraggio gratuito alle start-up.
Ora, però, il radicale cambio di approccio. Google ha detto che la community di start-up del Regno Unito “non ha bisogno di accedere a un singolo spazio fisico condiviso, quanto di accedere a risorse, mentori e programmi disponibili su scala, ovunque“.
Google gestisce altri campus a Madrid, San Paolo, Seoul, Tel Aviv, Tokyo e Varsavia. Non è tuttavia ben chiaro se la stessa sorte del Campus London verrà seguita anche da altre strutture.
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