Assegni familiari: Chiarimenti circolare INPS, calcolo, requisiti, presentazione domanda online

Gli assegni familiari devono essere richiesti entro al scadenza del 30 giugno prossimo. In questa data cesserà il periodo di corresponsione degli assegni familiari 2018. Questi hanno una validità temporale di 12 mesi; iniziano il 1° luglio e terminano il 30 Giugno dell’anno successivo.

Nel caso degli assegni familiari 2019, essi avranno decorrenza dal 1° Luglio 2019 per poi terminare il 30 Giugno 2020.

Se vorrete continuare a percepire la prestazione dovrete nuovamente presentare domanda assegni familiari 2019 tramite una nuova richiesta.

La domanda avrà decorrenza dal 1° luglio prossimo.

In questa guida analizzeremo dettagliatamente tutto quello che c’è da sapere sull’assegno al nucleo familiare (ANF) al fine di arrivare preparati alla data di scadenza del mese prossimo.

Assegni familiari INPS: cosa sono?

L’assegno familiare INPS (ANF) è una prestazione che viene erogata dall’INPS a tutti i lavoratori dipendenti delle aziende pubbliche e private. Lo scopo di questa prestazione è sostenere i nuclei familiari composti da più persone il cui reddito è contenuto all’interno di determinate fasce. Questo deve essere aggiornato annualmente.

L’importo dell’assegno varia anche sulla base della composizione del numero dei familiari e del loro reddito complessivo. Sulla base del reddito de dei componenti, si devono controllare gli importi dell’assegno che sono riportate nella Tabella assegni nucleo familiare ANF aggiornata ogni anno tramite la circolare INPS assegni familiari 2019.

Come detto il periodo di corresponsione dell’ANF decorre dal 1° luglio di un anno per poi terminare il 30 giugno dell’anno successivo.

Assegni familiari: a chi spettano?

L’Assegno Nucleo Familiare erogato dall’INPS spetta ai seguenti soggetti:

  • lavoratori dipendenti:
    • settore privato;
    • agricoli;
    • domestici e somministrati;
  • lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
  • titolari di pensione a carico del:
    • Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti;
    • Fondi speciali;
    • Ex ENPALS;
  • lavoratori dipendenti di ditte cessate e fallite;
  • titolari di prestazioni previdenziali;
  • lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.

Assegni familiari: quando fare domanda?

La domanda ANF deve essere presentata per tutti gli anni a cui si ha diritto e si deve rinnovarla di anno in anno.

Tutte le variazioni che sono intervenute nel reddito e/o nella composizione del nucleo familiare, nel periodo di richiesta dell’ANF, deve essere comunicata all’INPS entro un termine massimo di 30 giorni.

La domanda di variazione deve essere inoltrata anche nel caso di rioccupazione presso un diverso datore di lavoro.

Assegni familiari: nucleo familiare

L’assegno come detto viene erogato sulla base della composizione del N.F. Possono far parte del nucleo familiare il richiedente e i seguenti soggetti:

  • Coniuge

Questo non deve essere legalmente ed effettivamente separato. Allo steso modo non deve essere divorziato e non deve aver abbandonato la famiglia.

  • Figli minorenni e maggiorenni

Nel caso dei figli maggiorenni si precisa che questi sono considerati a carico del richiederete se non lavorano e non hanno terminato gli studi.

Sono definiti a carico del richiedente anche i figli impossibilitati a dedicarsi ad un lavoro a causa di un difetto fisico o mentale.

I figli maggiorenni (fino al compimento del 21esimo anno di età) se frequentanti una scuola secondaria di primo o secondo grado, un corso di formazione professionale, laurea o apprendisti, sono considerati a carico del richiedente. Sono considerati tali anche nel caso in cui il nucleo familiare è composto da più di 3 figli di età inferiore ai 26 anni.

  • Nipoti, fratelli e sorelle non coniugati minorenni o maggiorenni

Questi soggetti rientrano nel nucleo familiare solo e soltanto se sono impossibilitati a dedicarsi ad un lavoro per via del difetto fisico e mentale, o anche se orfani di entrambi i genitori e non sono titolari di pensione ai superstiti.

Assegni familiari 2019: reddito familiare

L’altro elemento da considerare quando parliamo dell’ANF è il reddito familiare cumulativo. Questo deve essere preso in riferimento per stabilire l’importo dell’assegno.

In sostanza il reddito familiare cumulativo è quello complessivo, ovvero di tutti i componenti del nucleo familiare percepito nell’anno solare precedente al 1° luglio di ogni anno. Tale reddito è valido ai fini dell’assegno e rimane tale fino al 30 giugno dell’anno successivo.

Assegni familiari calcolo: esempio

Per comprendere quanto detto facciamo un esempio.

Ai fini dell’ANF per il periodo compreso tra il 1° luglio 2018 – 30 giugno 2019, il reddito da prendere in considerazione era quello percepito nell’anno 2017 (ovvero anno precedente il 1° luglio).

Allo stesso modo, il discorso non cambia per il dipendente che presenta domanda ANF dal 1° gennaio al 30 giugno 2019.

La data di riferimento da prendere in esame è sempre il 1° luglio 2018. Anche in questo caso il reddito complessivo da prendere come riferimento è quello del 2017.

Chi ha diritto all’ANF?

Possono presentare domanda e aver diritto all’assegno tutti i soggetti che si trovano nelle seguenti condizioni:

  • Il N.F. deve avere un reddito composto per almeno il 70% da redditi da lavoro dipendente o ad esso assimilabili;
  • Il reddito deve essere compreso all’interno dei limiti indicati annualmente dall’INPS.

Dovete tener presente che fano parte del reddito complessivo le seguenti somme di denaro:

  • soggette all’IRPEF;
  • esenti o soggette a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva se superiori a 1.032 euro annui.

Assegni familiari: tabella 2019 e importo spettante

Come detto in precedenza l’importo dell’assegno viene erogato secondo quanto riportato dalla tabella INPS in base ai seguenti parametri:

  • Numero componenti il nucleo familiare;
  • Importo del reddito familiare.

E’ l’INPS che ogni anno pubblica con apposita circolare i vari importi. Questi sono riportati in tredici distinte tabelle. In particolare è interessante la parte di tabella che va dall’11 (nuclei composti da entrambi i genitori e almeno un figlio minore senza componenti inabili) alla 21 D (nuclei monoparentali dove il richiedente è celibe / nubile senza figli e con almeno un fratello, sorella o nipote).

Per ogni tabella viene specificato l’importo mensile dell’ANF sulla base del numero dei componenti del nucleo familiare e del reddito complessivo.

Assegni familiari modulo: come fare domanda?

Da quest’anno e precisamente dal 1° aprile 2019 tutti i dipendenti pubblici e privati possono richiedere l’ANF direttamente online. Essi devono presentare domande ANF all’INPS tramite servi online INPS collegandosi al sito www.inps.it ed essere in possesso del PIN dispositivo o delle credenziali SPID.

Possono inoltre presentare domanda tramite i servizi erogati dai Patronati.

Non vi sono problemi per i soggetti che hanno presentato il modello ANF in modalità cartacea; questa richiesta ANF è valida per il periodo compreso 1° luglio 2018 – 30 giugno 2019.

In questi casi non si dovrà inoltrare nuovamente la domanda.

Negli anni passati, invece, le domande di ANF dovevano essere presentate in modalità cartacea direttamente al datore di lavoro utilizzando l’apposito modello ANF/DIP (codice SR16).

Nota bene: questa procedura è rimasta valida solo e soltanto per gli operai agricoli a tempo indeterminato (cosiddetti “OTI”).

Domanda assegni familiari: consultazione domande

Sulla base di quanto disposto dalle nuove modalità di presentazione delle domande, l’INPS tramite circolare ha comunicato la creazione di un’apposita sezione presente all’interno del Cassetto previdenziale. Qui le aziende potranno visionare le domande ANF dei propri dipendenti e quindi procedere all’erogazione dell’assegno.

Domanda assegni familiari 2019 per dipendenti di aziende cessate o fallite

Il discorso cambia invece nel caso in cui si tratta di dipendenti inerenti ad aziende cessate o fallite. Questi soggetti devono presentare la domanda esclusivamente per via telematica attraverso uno dei seguenti canali:

Sito web inps.it

In questo caso è possibile accedere soltanto se si è in possesso di PIN dispositivo o di credenziali SPID. Basta collegarsi alla sezione Invio OnLine di domande di prestazioni a sostegno del reddito.

Da qui si deve poi accedere alla compilazione del modello presente all’interno della sezione “Funzione ANF Ditte cessate e Fallite”.

Telefonando al Contact Center

In questo caso è possibile contattare in Numero verde INPS 803.164 direttamente da rete fissa (Gratuitamente) o tramite cellulare al numero 06.164.164 (a pagamento).

Anche in questo caso, si deve però possedere il proprio codice PIN.

Tramite patronati e intermediari INPS

Questo canalòe viene preferito dai soggetti che non hanno la possibilità di accedere direttamente al sistema in quanto non sono in possesso di PIN.

Modalità di presentazione della domanda assegni nucleo familiare per i lavoratori dipendenti di aziende attive del settore privato agricolo

La domanda di Assegno per il Nucleo Familiare nel caso di lavoratori agricoli a tempo indeterminato (OTI) deve essere presentata direttamente al datore di lavoro con il modello ANF/DIP (SR16) cartaceo. In alcuni casi, presenti all’interno della circolare INPS assegni familiari 2019 è necessario allegare alla stessa l’Autorizzazione ANF (ANF43) rilasciata dall’Istituto.

Domanda di Autorizzazione all’Assegno per il Nucleo Familiare

La domanda di Autorizzazione ANF deve essere presentata (come visto) tramite procedura telematica. Essa deve essere corredata da apposita documentazione, solo nei seguenti casi:

Viene richiesta l’inclusione di determinati familiari all’interno del nucleo:

  • Fratelli;
  • Sorelle;
  • Figli di separati o divorziati, sciolti da unioni civili;
  • Figli naturali;
  • Familiari residenti all’estero.

Nel caso in cui vi sia possibile duplicazione del pagamento:

  • figli di genitori separati/divorziati o sciolti da unione civile;
  • figli naturali.

Per applicare l’aumento dei livelli reddituali:

  • familiari minorenni con difficoltà a compiere le funzioni proprie della loro età;
  • figli maggiorenni con inabilità assoluta e permanente a svolgere proficuo lavoro.

Assegni familiari 2019: modalità di liquidazione

La procedura di seguito riportata vale solo nel caso in cui non vi siano casi di pagamento diretto. In questa analisi si deve considerare che gli importi spettanti a titolo di assegni familiari sono anticipati dall’azienda in busta paga. Il datore di lavoro anticipa per conto dell’INPS la somma al lavoratore, per poi recuperarla in seguito, tramite modello F24 in compensazione con i contributi da pagare.

Anche in questo caso facciamo un esempio per apprendere quanto detto.

Nel caso in cui i contributi di Aprile 2019 ammontano per il datore di lavoro a 10.500,00, questo anticipando gli assegni familiari ai propri dipendenti per un importo complessivo ad esempio di 2.500,00 euro, con l’F24 del 16 maggio 2019 dovrà versare:

10.500,00 – 2.500,00 = 8.000,00 euro.

Le somme erogate a titolo di assegni familiari non sono soggette a contribuzione INPS e non sono tassabili (imposta IRPEF).

Importante: Tutte le aziende potranno continuare ad erogare gli ANF relativi al periodo 1° luglio 2018 – 30 giugno 2019 nel caso in cui la domanda è stata presentata in modalità cartacea. Questa deve essere stata inoltrata entro il termine massimo del 31 marzo 2019.

Questo vale fino alla denuncia UNIEMENS relativa al mese di giugno 2019 (che deve essere inviata all’INPS entro il 31 luglio 2019).

Dal 1° luglio 2019 l’azienda non potrà più recuperare alcun importo a titolo di ANF se risultante da modelli presentati in modalità cartacea.

Assegni familiari 2019 INPS: pagamento diretto

Solo e soltanto per una serie tassativa di casi è possibile che l’ANF venga erogato direttamente da parte dell’INPS.

In questo caso i soggetti richiedenti devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • Orfani;
  • Coniugi superstiti;
  • Coniugi dell’avente diritto all’ANF se non sono titolari di un loro autonomo diritto all’assegno ovvero coniugi degli iscritti alla Gestione separata;
  • Destinatari di ammortizzatori sociali pagate direttamente dall’INPS;
  • Destinatari di prestazioni antitubercolari;
  • Operai agricoli a tempo determinato;
  • Dipendenti di aziende cessate o fallite;
  • Dipendenti di aziende boschive;
  • Dipendenti in aspettativa politica o sindacale;
  • Pensionati (a partire dalla cessazione del rapporto di lavoro dipendente).

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