Detrazioni spese funebri 2020, come funzionano e quanto si risparmia

Nel modello 730 precompilato sono entrate ormai a pieno regime anche le spese funebri, che si vanno ad aggiungere ad altre spese che si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi 2020, come quelle per i farmaci, le spese mediche e per l’istruzione.

Molto interessante anche un’altra novità che riguarda sempre le spese funebri, e cioè quella relativa alla soppressione del cosiddetto vincolo di parentela. Infatti saranno detrabili le spese funebri che si sostengono non solo quando viene a mancare un parente o affine, ma per chiunque, fino ad un limite massimo che viene portato a 1.550 euro.

Proviamo quindi a fare il punto su quali sono i nuovi limiti per quel che riguarda la detrazione delle spese funebri 2020, e quali modifiche sono state apportate nella normativa. Prima di tutto però ricordiamo che a partire dal 1° aprile 2020, in seguito all’approvazione della Legge di Bilancio, la maggior parte delle detrazioni fiscali è vincolata all’utilizzo di metodi di pagamento tracciabili.

Coloro che intendono fruire della detrazione fiscale al 19% sulle spese funebri infatti dovranno aver effettuato il pagamento non in contanti ma usando un qualsiasi sistema tracciabile, dalla carta di credito all’assegno postale o bancario.

Spese funebri, esenzione IVA e detrazioni

Vediamo quindi quali sono le ultime novità che riguardano le spese funebri, iniziando dalla cosiddetta tassa sulla morte. Inzialmente infatti nella Legge di Bilancio 2020 era stata prevista l’Iva agevolata per le spese funebri, mentre fino a questo momento era prevista l’esenzione.

L’articolo 22 della Legge di Bilancio 2020 che tracciava le “Misure fiscali” per le spese funebri, che allo stato attuale sono esenti IVA ai sensi dell’ex art. 10, d.P.R 633/1972 sarebbero state assoggettabili all’IVA ridotta al 10%.

L’imposta sarebbe stata applicata alle “prestazioni proprie di pompe funebri, servizi necroscopici, servizi cimiteriali e per la cremazione e di forniture di beni ad essi connessi, nonché lavori di edilizia cimiteriale, opere lapidee cimiteriali e relativa accessoristica funebre”.

La norma però non è mai stata approvata in via definitiva, pertanto la cosiddetta tassa sulla morte di fatto non è mai entrata in vigore e le spese funebri hanno conservato l’esenzione IVA.

Lo stesso esito si è avuto per quel che riguarda l’emendamento di sostituzione dell’attuale detrazione delle spese funebri pari a 1.550 euro con una detrazione del 75% delle spese funebri. Tra le spese funebri si annoverano in questo caso anche le operee lapidee cimiteriali e la relativa accessoristica funebre che vengono sostenute, e adeguatamente documentate fino ad un limite massimo di spesa di 7.500 euro.

Nel contesto della nuova detrazione sarebbero poi stati inseriti anche i premi, pagati in unica soluzione o dilazionati, relativi all’assicurazione per la previdenza funebre o cimiteriale e le polizze assicurative.

Le principali novità sulle spese funebri approvate in Legge di Bilancio 2020

  • Spese funebri 2020, modello 730 precompilato: le spese funebri, a partire dalla scorsa dichiarazione dei redditi, vengono inserite direttamente dall’Agenzia delle Entrate nel modello 730 precompilato tra le spese detraibili dalla dichiarazione dei redditi, così come le spese mediche e sanitarie e quelle sostenute per l’istruzione.
  • Spese funebri 2020, vincolo di parentela: tra le novità più interessanti che riguardano le spese funebri, l’abolizione del vincolo di parentela. In passato vigeva infatti una limitazione alla possibilità di portare a detrazione 19% Irpef le spese funebri.

    Il contribuente poteva fruire dell’agevolazione solo se le spese erano state sostenute per conto di un parente, vale a dire una persona discendente dalla stessa famiglia in linea diretta, come padre e figlio, nonno e nipote, oppure in linea collaterale, come fratelli, zii e nipoti.

    La novità introdotta con la Legge di Bilancio, commi 954 e 955 stabilisce che le spese funebri detraibili sono tutte quelle “sostenute in dipendenza della morte di persone, per un importo massimo di 1.550 euro per ciascuna di esse”.

  • Spese funebri 2020, nuova soglia: il tetto di spesa per la detrazione delle spese funebri è stato leggermente ritoccato, passando da 1549,37 euro a 1.550 euro.
  • Spese funebri 2020, obbligo di tracciabilità: a partire dal 1° aprile 2020, per poter portare in detrazione le spese funebri è necessario che i pagamenti relativi ad esse siano stati effettuati attraverso sistemi tracciabili.

Come funziona la detrazione sulle spese funebri?

Cosa sono esattamente le spese funebri detraibili? Si tratta di tutte quelle spese che il contribuente si trova a sostenere nell’ambito del funerale e della sepoltura di una persona, sia essa legata da vincolo di parentela o no, che possono essere portate in detrazione nella dichiarzione dei redditi.

Il contribuente in tal caso presenterà il modello 730 ordinario o precompilato, e il Modello Unico e potrà scontare tale importo dal totale delle imposte da pagare.

Come funziona la detrazione delle spese funebri? Tutte le spese sostenute dal contribuente sopra descritte potranno essere portate in detrazione a patto che il pagamento di dette spese sia avvenuto tramite metodi di pagamento tracciabili.

Qual è il tetto massimo per le spese funebri? Il limite di spesa da rispettare è attualmente fissato a 1.550 euro ed ecco quali sono i punti da tenere a mente ai fini del calcolo della detrazione delle spese funebri:

  • la percentuale di detrazione prevista è del 19%
  • il tetto massimo di spesa su cui si può calcolare la detrazione è 1.550 euro

Questo vuol dire che la detrazione per le spese funebri permette al contribuente di risparmiare fino a un massimo di 294,50 euro, vale a dire il 19% di 1.550.

Se la spesa per il funerale è stata sostenuta da più persone, la detrazione totale di fino a 294,50 euro risulterà divisa tra tutti i contribuenti che hanno compartecipato alla suddetta spesa. Ai fini della detrazione però, se la fattura emessa dall’agenzia funebre risulta intestata ad una sola persona, mentre il pagamento viene diviso tra più soggetti, sarà necessario riportare sulla fattura stessa un’annotazione firmata dall’intestatario a riprova del fatto che la spesa è stata poi divisa tra più persone.

Chi ha contribuito alle spese funebri potrà quindi conservare una copia della suddetta fattura, da presentare come documentazione per poter godere della detrazione relativa alla quota di spesa sostenuta.

Come detrarre le spese funebri dalla dichiarazione dei redditi 2020

I contribuenti che nel corso dell’anno 2019 hanno sostenuto delle spese relative ad uno o più funerali, possono detrarre dette spese attraverso la presentazione, nell’ambito della dichiarazione dei redditi 2020, del modello 730 o del modello Unico.

Tutti quei contribuenti che non utilizzano però il modello 730 precompilato perché non in possesso dei necessari requisiti, e devono oppure preferiscono presentare il modello 730 ordinario o il modello Unico, possono farlo nei termini stabiliti per la dichiarazione dei redditi compilando i quadri come di seguito indicato.

  • Spese funebri detraibili 730/2020: codice spesa 14, i righi da compilare sono quelli tra E8 e E12 se le spese sono state sostenute per più di un funerale nel corso dello stesso anno.
  • Spese funebri detraibili modello Unico 2020: si deve compilare il quadro RP da 8 a 14 del modello Unico sezione I, spese detraibili al 19% codice 14.

In ogni caso, indipendentemente da quale sia il modello che il contribuente decide di utilizzare per poter fruire della detrazione relativa alle spese funebri, è bene ricordare che ai fini del riconoscimento della detrazione stessa, l’Agenzia delle Entrate la ritiene applicabile solo se la spesa si colloca nel rispetto del principio di causa effetto.

Vale a dire che la detrazione viene riconosciuta se c’è una diretta relazione tra la spesa sostenuta per il funerale, e la causa del funerale che è il decesso.

Una precisazione che serve per chiarire che sono detraibili solo le spese ordinarie che si sostengono immediatamente dopo il decesso. Non sono considerate detraibili invece, seppur sostenute per il funerale o per la sepoltura del defunto, le spese fatte prima della morte o in un periodo che si colloca ampiamente dopo.

Ad esempio non sono detraibili le spese relative all’acquisto di un loculo, o di una tomba familiare, così come non lo sono quelle che ci si trova a sostenere nell’ambito dell’operazione di esumazione o re inumazione, come stabilito dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, n. 944 del 28/07/1976.

Quali documenti servono per detrarre le spese funebri

I contribuenti che intendono portare in detrazione le spese funebri sostenute nel corso del 2019, dovranno disporre della documentazione richiesta, e per l’esattezza:

  • La fattura o la ricevuta fiscale relativa alla spesa sostenuta nell’ambito del funerale. In questa tipologia di documenti rientrano le fatture e/o le ricevute che vengono rilasciate dall’agenzia di pompe funebri, la ricevuta di versamento dei diritti cimiteriali pagati al comune, gli annunci mortuari ecc…
  • La copia della suddetta fattura o ricevuta fiscale con una annotazione sottoscritta dall’intestatario della fattura. Questo nel caso in cui alle spese funebri abbiano contribuito altre persone oltre all’intestatario della fattura, i cui dati dovranno essere annotati sulla fattura stessa, della quale poi verranno fatte le copie necessarie affinché ciascuno di essi possa portare in detrazione le spese relative alla propria quota di partecipazione.

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