Tasse etiche: 13 miliardi in 4 anni nelle casse dello Stato con Plastic tax, tassa sulla fortuna e sui tabacchi

Tra Legge di Bilancio e decreto fiscale, il governo a trazione M5s-Pd ha introdotto tasse etiche per un introito totale nelle casse dello Stato di circa 13 miliardi di euro in 4 anni, vale a dire 3,4 miliardi di euro l’anno tra lotta al gioco d’azzardo, difesa dell’ambiente, e tutela della salute, senza contare alcune tasse, per così dire “occulte” che sono passate un po’ in sordina, dalle quali arrivano altri 6 miliardi di euro.

Le tasse etiche le possiamo dividere sostanzialmente in quattro gruppi:

  • Tassa sulla fortuna
  • Plastic Tax
  • Sugar tax e tassa sui tabacchi
  • Tasse occulte

La tassa sulla fortuna

Il comparto dei giochi a premi è sempre il primo ad essere interessato da nuove tasse quando un Governo è a caccia di coperture per le misure contenute nella manovra economica, e così è andata anche questa volta, con la Legge di Bilancio 2020, che ha introdotto la tassa sul gioco, poi soprannominata tassa sulla fortuna.

Si tratta di una tassa che va a colpire le vincite realizzate al gioco, e che per questa ragione non risulta particolarmente impopolare, si tratta di soldi vinti no? Tutto sommato è una tassa che in un certo senso speriamo di trovarci a pagare, ma vediamo come è strutturata.

Nel caso di vincite che superano i 500 euro il prelievo fiscale sale al 20%. Un aumento che garantirà allo Stato un’entrata di circa 1,2 miliardi di euro nei prossimi quattro anni, cioè circa 311 milioni di euro annui.

La prima tassa sulla fortuna risale al 2011, quando fu introdotta per tutte le vincite eccedenti i 500 euro di importo tra cui quelle realizzate alle videolottery, ai giochi numerici a totalizzatore nazionale e alle lotterie nazionali ad estrazione istantanea. La tassa era stata fissata inizialmente al 6%, per poi essere portata al 12% nel 2017, ed ora al 20%.

Plastic Tax

Nell’ambito della lotta per la difesa dell’ambiente, il governo giallo-rosso ha deciso di introdurre la Plastic Tax, vale a dire una tassazione destinata a tutti gli imballaggi di plastica. Si tratta di una tassa che è stata molto discussa, e che inizialmente prevedeva importi diversi rispetto a quelli poi inseriti nel testo definitivo approvato.

La tassa che dovrebbe portare ad una riduzione dell’utilizzo degli imballaggi di plastica doveva essere infatti di 1 euro per chilo di imballaggio, ma alla fine è stata ridimensionata a 45 centesimi per chilogrammo di materia plastica contenuta in manufatti in plastica con singolo impiego (Macsi).

Nelle casse dell’erario grazie alla plastic tax arriveranno circa 3 miliardi di euro nei prossimi 4 anni, che equivalgolo a circa 690 milioni di euro l’anno.

Sugar tax e tassa sui tabacchi

Tra le cosiddette tasse etiche troviamo anche quelle che dovrebbero indurre il cittadino ad adottare uno stile di vita più sano, riducendo il consumo di bevande zuccherate e tabacco.

Ed è così che il Governo ha pensato di tassare entrambi i comparti, con la sugar tax a colpire le bevande dolci e la tassa sui tabacchi che incide pesantemente sul costo di sigarette, tabacco sfuso, ma anche accessori per fumatori come cartine e filtrini.

L’aumento delle accise sui tabacchi e l’introduzione dell’imposta di consumo sui prodotti accessori al consumo di tabacchi da fumo porterà nelle casse dello Stato circa mezzo miliardo di euro in 4 anni, per una media di 88 milioni di euro annui.

Con l’articolo 1 comma 659 della Legge di Bilancio 2020 lo Stato aumenta le accise che gravano sui tabacchi lavorati. Per i sigari si passa da 30 a 35 euro, per le sigarette da 32 a 37 euro e per il tabacco tranciato da 125 a 130 euro. Lo stesso articolo poi aumenta l’onere fiscale minimo sulle sigarette, che viene portato dal 95,22% al 96,22% della somma dell’accisa globale e dell’Iva.

Per quel che riguarda invece la sugar tax, l’incasso previsto per i prossimi 4 anni è di circa un miliardo di euro, mediamente sono 256 milioni di euro annui. Verrà applicata una imposta sul consumo di bevande analcoliche edulcorate che sarò di 10 euro per ettolitro per i prodotti finiti, e di 0,25 euro per chilogrammo per i prodotti che sono destinati ad essere utilizzati previa diluizione.

Non sono invece soggette alla sugar tax tutte quelle bevande zuccherate che vengono cedute direttamente dal produttore nazionale al mercato di altri Paesi dell’Unione europea dallo stesso soggetto, e che sono quindi destinate al mercato dell’export.

Le tasse occulte

Queste tasse sono state introdotte con legge di bilancio e decreto fiscale 2020 ed in un certo senso sono passate in sordina. Ma anche se non hanno dato particolarmente nell’occhio, saranno in grado di garantire allo Stato un introito di circa 6 miliardi di euro nei prossimi 3 anni.

Tra le cosiddette tasse occulte annoveriamo la stretta sulle compensazioni per 5.191 milioni di euro nel 2020, l’abrogazione del super iper ammortamento di 388 milioni nel 2020, che poi nel 2021 e 2022 diventeranno 778 milioni.

La sostituzione della mini Ires con Ace dal 2021, che produrrà un introito di 778,2 milioni di euro, e nel 2022 altri 591 milioni. C’è poi l’unificazione IMU e Tasi da 14,45 milioni nel 2020, 68,53 milioni nel 2021 e 44,83 milioni nel 2022.

E ancora, il mancato rinnovo della cedolare secca, la rimodulazione delle detrazioni, l’abrogazione del super forfait, le nuove cause ostative forfettario, e l’inclusione del reddito forfait per benefici.

Ad avere gli effetti più pesanti sulle tasche dei contribuenti sarà la stretta sulle compensazioni per un totale di oltre 5 miliardi di euro. Inoltre molti contribuenti non potranno portare in compensazione i propri crediti d’imposta per buona parte del 2020 e quindi le imposte che altrimenti sarebbero state compensate dai crediti vantati dai contribuenti dovranno invece essere versate.

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