Pace fiscale: con la nuova Legge di Bilancio si va verso la rottamazione delle cartelle esattoriali

Non vi sono ancora certezze in merito, ma secondo quanto riportato da Italia Oggi, la Legge di Bilancio 2021 potrebbe introdurre alcune novità riguardanti i termini per la rottamazione delle cartelle. L’obiettivo sarebbe quello di agevolare quei contribuenti che si trovano in difficoltà economiche anche per via della crisi legata all’emergenza Coronavirus.

I contribuenti che non sono riusciti a pagare le rate dovute per problemi di liquidità potrebbero quindi ricevere buone notizie con l’approvazione della nuova Legge di Bilancio, tuttavia per avere certezze sarà necessario attendere che si concluda l’iter parlamentare.

Il disegno di legge che è stato presentato dall’esecutivo approda alla Camera dei Deputati in questi giorni, iniziando il suo iter con diversi giorni di ritardo, ed ora il testo si avvia verso la fase di modifica e approvazione che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno.

Si avvicina la maxi scadenza del 10 dicembre, ci sarà una proroga?

La conferma ufficiale della riapertura della rottamazione delle cartelle si avrà solo con l’approvazione del testo definitivo della manovra economica 2021, che però difficilmente arriverà prima della maxi scadenza del 10 dicembre 2020, e non ci sono proroghe in vista almeno per il momento.

Questo vuol dire che tra meno di un mese, quei contribuenti che hanno aderito alla pace fiscale sfruttando la possibilità di sospendere i versamenti in scadenza nei mesi scorsi, si troverà a dover versare tutte le rate dovute nel 2020 entro la scadenza del 10 dicembre appunto, per non incorrere nella decadenza della definizione agevolata.

Proprio in considerazione della maxi-scadenza del 10 dicembre 2020 si è riaperto il dibattito per quel che riguarda la possibile riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle esattoriali.

Italia Oggi ha reso noto proprio in questi giorni che la nuova pace fiscale che l’esecutivo prevede di inserire nella nuova Legge di Bilancio potrebbe in realtà rivelarsi niente più che una semplice riapertura dei termini destinata a chi non ha saldato le rate per problemi di liquidità.

Non si tratterebbe pertanto di una pace fiscale a tutti gli effetti, se non altro nella misura in cui non è destinata a tutti i contribuenti ma solo a quelli che risutano già beneficiari delle misure di definizione agevolata.

Legge di Bilancio 2021: il dossier sulla riscossione è ancora aperto

In base alle anticipazioni trapelate nei giorni scorsi sembra che sia confermato che il dossier sulla riscossione è ancora aperto e che con la nuova manovra economica potrebbero essere introdotte importanti novità in merito.

Pare che l’obiettivo sia effettivamente quello di evitare che i problemi di liquidità dovuti alla crisi economica legata all’emergenza Coronavirus ed in particolare all’adozione delle misure restrittive imposte coi vari DPCM, possano portare all’insuccesso della rottamazione delle cartelle esattoriali, da cui la necessità di migliorare il sistema di riscossione dei debiti, tributari e non

Nel frattempo il presidente della Commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin, ha confermato la necessità di ripulire il magazzino dei debiti accumulati dall’AdER che ormai è difficile riuscire a recuperare.

È evidente che per il momento non è possibile affermare con certezza che l’esecutivo si stia movendo per una nuova pace fiscale o verso uno stralcio dei debiti inesigibili, ma al tempo stesso possiamo affermare sicuramente che alcuni provvedimenti volti a rendere più efficiente e giusta l’attività di riscossione sono già al vaglio del governo che sta affrontando il dibattito anche in queste ore.

Secondo quanto riportato da InformazioneFiscale “il totale del magazzino crediti dell’Agenzia delle Entrate ammonta a 987 miliardi di euro, di cui sono esigibili in realtà 79” ciò significa che per l’Agenzia delle Entrate diventa fondamentale riuscire ad ottimizzare l’attività di riscossione evitando di spendere tempo e risorse nel vano tentativo di recuperare somme ormai inesistenti, anche in vista del progetto di riforma fiscale che dovrebbe iniziare a vedere la luce a partire dal 2021.

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