Pagamenti elettronici: ecco quali sono le novità per il 2021 su bancomat e carte di credito

Ci sono almeno due interessanti novità per il 2021 che riguardano i pagamenti con carte di credito e bancomat, in linea con la strada imboccata dall’esecutivo guidato da Giuseppe Conte, che sta puntando molto sulla riduzione dell’uso del denaro contante in un’ottica anti evasione fiscale.

Sempre per ridurre i pagamenti cash, il governo ha infatti recentemente lanciato il piano cashback, al via proprio dalla giornata di ieri, 8 dicembre 2020. Con il meccanismo cashback ogni volta che viene fatto un acquisto di beni o servizi il consumatore riceve un rimborso del 10% sulla somma spesa fino ad un massimo di 150 euro attraverso un bonifico diretto sul conto corrente.

Vi sono però alcune condizioni, a cominciare dal fatto che l’acquisto deve necessariamente essere effettuato presso un negozio fisico ed il pagamento deve avvenire a mezzo carte di credito, bancomat o tramite l’utilizzo di app di pagamento.

Pagamenti con carte di credito e bancomat, nel 2021 cambiano le commissioni

In questi giorni, dopo il lancio del piano cashback, è stata annunciata anche un’altra novità molto importante che riguarda i pagamenti elettronici. A partire dal 1° gennaio 2021 infatti le commissioni per tutte le transazioni effettuate attraverso il circuito PagoBancomat vengono azzerate fino ad un importo di 5 euro.

A darne notizia ufficiale è stata la stessa Bancomat Spa, società leader in Italia per i pagamenti con carte di debito, cui fa riferimento il circuito PagoBancomat che dal canto suo offre accesso ai servizi di pagamento a circa 35 milioni di cittadini e 2 milioni di esercenti.

Per i pagamenti effettuati tramite bancomat fino a 5 euro di importo quindi, a partire dal 1° gennaio 2021, non saranno più addebitate commissioni agli esercenti, ma saranno le banche stesse a farsene carico.

Un azzeramento delle commissioni che comunque non dovrebbe essere definitivo, ma limitato agli anni 2021, 2022 e 2023. Dal 1° gennaio 2024 in teoria le commissioni sui micropagamenti potrebbero essere reintrodotte, ma non è da escludere che la misura venga estesa ulteriormente.

Si tratta dell’ennesimo intervento dell’esecutivo per ridurre l’utilizzo del denaro contante dirottando il maggior numero possibile di transizioni su metodi di pagamento elettronici. Infatti azzerando le commissioni per le transazioni di basso importo i commercianti non dovrebbero sentire la necessità di rifiutare il pagamento con carte di credito o bancomat quando il totale della spesa non supera i 5 euro.

Questo potrebbe significare che a partire dal prossimo anno potranno essere utilizzati metodi di pagamento elettronici anche per un semplice caffè. Legittimo in ogni caso prediligere il pagamento con denaro contante, che può essere utilizzato per tutte le spese di importo inferiore ai 2.000 euro.

Come funzionano i pagamenti contactless

Avevamo accennato a due importanti novità riguardanti i metodi di pagamento elettronici come carte di credito e bancomat. La prima riguarda come abbiamo visto l’azzeramento delle commissioni per i micro importi, mentre la seconda riguarda l’innalzamento della soglia per i pagamento con il sistema contactless.

Ma cosa sono anzitutto i pagamenti contactless? Si tratta di un metodo di pagamento ormai da tempo ampliamente in uso, anche perché particolarmente rapido e comodo. Attraverso questo sistema, all’atto del pagamento di un determinato bene o servizio, l’esercente non deve far altro che impostare l’importo della spesa sul POS e all’acquirente basterà accostare la carta al dispositivo per alcuni secondi.

È un metodo di pagamento molto veloce non solo perché non utilizzando denaro contante si elimina l’intero aspetto del ‘resto’, ma anche perché non richiede l’inserimento di alcun codice PIN a patto che l’importo complessivo non ecceda i 25 euro.

Ed è qui che arriva appunto la seconda novità: l’importo entro il quale è possibile pagare con il sistema contactless senza inserire il codice PIN è stato elevato a 50 euro a partire dal 1° gennaio 2021.

Questo vuol dire che tutte le volte che l’importo della spesa non supera i 50 euro il consumatore può utilizzare il sistema contactless senza dover digitare il PIN sul POS dell’esercente, con vantaggi in termini di comodità per l’acquirente ma anche per l’esercente, che in questo modo risparmia tempo ad ogni transazione.

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