Il governo Draghi ha preso una decisione che in realtà era nell’aria da tempo, sospendendo almeno per il momento, il Super Cashback lanciato con convinzione dal governo precedente presieduto da Giuseppe Conte.
La scelta di sospendere il Cashback di Stato fortemente voluto dall’esecutivo a trazione Pd-5 Stelle non sorprende nessuno visto che il nuovo governo non ha fatto mistero di non condividere questa iniziativa messa in atto dal Conte bis. Una decisione che il governo Draghi si trova a prendere tra l’altro in perfetta sintonia con il parere espresso qualche mese fa dalla stessa Bce contraria al cashback.
Il governo Draghi sospende il Cashback
La sospensione del Super Cashback e del meccanismo di rimboroso delle spese previsto dal Cashback di Stato per tutti gli acquisti effettuati con carte di pagamento e bancomat, potrebbe scrivere la parola ‘fine’ sull’iniziativa presa dal governo Conte bis con il dichiarato intento di incentivare i pagamenti con metodi tracciabili per ridurre il fenomeno dell’evasione fiscale.
Per ora si tratta infatti solo di una sospensione, ma tra qualche mese il governo Draghi dovrà decidere se cancellare il cashback definitivamente e con esso i vari bonus previsti nel suo ambito.
Oggi, 30 giugno, si conclude il primo semestre del Cashback di Stato, e nei prossimi giorni verranno effettuate le dovute verifiche circa le transazioni effettuate per procedere poi con l’assegnazione dei premi previsti nonché dei vari rimborsi fino a 150 euro.
Il Cashback prevede sia il rimborso per tutti gli acquisti effettuati pagando con carte di credito o bancomat nella misura del 10% se si effettuano almeno 50 transazioni valide nei 6 mesi, fino ad un bonus massimo di 150 euro che viene accreditato a fine semestre appunto.
Al contempo è prevista l’assegnazione di 100.000 premi da 1.500 euro ai partecipanti che hanno eseguito il maggior numero di transazioni valide nel corso dell’intero semestre. Tutti i premi previsti verranno regolarmente erogati nei prossimi giorni al termine dei controlli volti ad escludere dal conteggio le transazioni che presentano irregolarità.
A partire dal 1° luglio però il concorso non ripartirà come era previsto dal regolamento per il secondo semestre che avrebbe dovuto poi terminare il 31 dicembre 2021, ma si fermerà in attesa che il nuovo esecutivo decida se cancellare definitivamente il Cashback oppure farlo ripartire a gennaio 2022.
All’introduzione del Cashback di Stato non si erano detti favorevoli tra gli altri i leader dei partiti che formavano l’opposizione al precedente esecutivo, tra i quali anche Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni che a tal proposito aveva scritto: “riteniamo assurdo che davanti al perdurare dell’emergenza sanitaria, con imprese e partite Iva che chiudono, con cittadini che hanno perso o rischiano di perdere il loro posto di lavoro, il governo abbia come priorità la lotta al contante e l’incentivazione dei pagamenti elettronici”.
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