Superbonus 110%: la proroga al 2023 ci sarà, ma per il bonus fotovoltaico la scadenza è vicina

Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Nadef) con la quale si traccia la direzione da seguire con le misure da inserire nella Legge di Bilancio 2021.

Nella Nota di Aggiornamento al Def troviamo anzitutto la descrizione dettagliata del quadro economico in cui si trova il Paese, tra le altre cose con la previsione di una crescita del PIL intorno al +6%, ben superiore quindi alle aspettative di aprile.

Nel documento si prende atto quindi degli indicatori di crescita e di deficit e si inizia a pianificare quali interventi mettere in campo per spingere la ripresa economica post emergenza Covid-19. È nella Nadef infatti che troviamo un indirizzo sulle misure che saranno inserite nella prossima manovra economica per il triennio 2022-2023.

La Legge di Bilancio 2022 inoltre assume un’importanza chiave nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), infatti le misure che con essa saranno introdotte dovranno risultare coerenti con gli obiettivi del Piano e ricevere l’approvazione di Bruxelles in quanto ad esse è legata l’erogazione dei fondi europei.

Superbonus 110% e bonus fotovoltaico, quali misure sono previste dalla Nadef

Per quanto riguarda la proroga del Superbonus 110% per il 2023 restano pochi dubbi. Attualmente però la sua validità risulta estesa fino al 30 giugno 2022 per i privati cittadini, e fino al 31 dicembre 2022 per i condomini.

Una proroga questa che era stata introdotta con lo stesso decreto che aveva anche semplificato l’accesso all’agevolazione per la manutenzione straordinaria per la quale ora è sufficiente presentare la sola Cila.

L’unico interrogativo che riguarda la proroga del Superbonus 110% rimane quello relativo alle modalità. Non è ancora chiaro infatti se il rinnovo sarà immediato oppure se sarò necessario attendere il via libera da parte dell’Unione Europea.

Ma soprattutto sussistono alcuni dubbi che riguardano la proroga per altre misure relative alle ristrutturazioni domestiche e all’efficientamento energetico.

A tal proposito si è pronunciato il ministro dell’Economia e della Finanza, Daniele Franco, il quale ha precisato che l’esecutivo di Mario Draghi sta valutando le modalità con cui prorogare anche gli altri bonus.

Sarebbero quindi inclusi, secondo quanto lo stesso numero uno del Tesoro ha annunciato al Senato, il bonus Ristrutturazione, il bonus Fotovoltaico, gli ecobonus e il bonus Facciate, oltre naturalmente al Superbonus 110%. Parliamo in tutti i casi, ed in particolare in quest’ultimo, di agevolazioni molto costose che vedono lo Stato che “paga integralmente o anche più il valore della spesa” sostenuta dal cittadino.

Con un numero di unità immobiliari stimato tra i 25 e i 30 milioni ed una spesa media per ciascuna compresa tra i 50 e i 100 mila euro, l’effetto sulle casse dello Stato non può che essere dall’impatto pesante.

Sono pertanto degli interventi che potranno essere anche prorogati ma certo non ad oltranza, come lo stesso ministro del Tesoro ha sottolineato dicendo che non sono sostenibili “alla lunga”, soprattutto se si considera il rischio, tutt’altro che remoto, di bolle e situazioni recessive. Il ministro Franco ha infatti chiarito che la possibilità che il Superbonus divenga strutturale per i prossimi 15 anni “non è attuabile”.

Per il Superbonus 110% insomma la proroga è pressoché certa, ma quella che estenderà la validità dell’agevolazione a tutto il 2023 potrebbe essere effettivamente l’ultima occasione per ristrutturare casa a costo zero.

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