Nel decreto Milleproroghe anche la nuova tassa sulla nicotina, ma non riguarda le sigarette. Ecco cos’è

Nel decreto Milleproroghe che ha superato in questi giorni l’esame del Parlamento è stato inserito anche un emendamento con cui si introduce una ‘nuova tassa sulla nicotina’, ma non andrà ad incidere sul costo del tabacco o su quello delle sigarette, bensì sul prezzo di un nuovo prodotto che deve ancora arrivare sul mercato italiano: le nicotine pouches.

Cosa sono le nicotine pouches

Prima che il nuovo prodotto arrivi nel mercato si provvede quindi ad autorizzare la sua commercializzazione e, al contempo, a stabilire una tassazione ad hoc. Ma quando parliamo di nicotine pouches a cosa ci riferiamo esattamente?

In altri Paesi questo prodotto esiste già da molti anni, e in quelli scandinavi è noto con il nome svedese di ‘snus’. In sostanza si tratta di piccole bustine di tabacco che il consumatore posiziona tra il labbro superiore e la gengiva, e la nicotina in esse contenuta viene rilasciata nell’organismo senza che avvenga alcuna combustione.

Nel decreto Milleproroghe novità su nicotine pouches e sigarette elettroniche

Il decreto Milleproroghe contiene quindi le norme che disciplinano la commercializzazione in Italia delle nicotine pouches e, al tempo stesso, stabilisce la relativa tassazione.

Sempre nell’ambito dei prodotti a base di nicotina, con il decreto Milleproroghe viene anche congelato l’aumento del 5% delle accise sulle sigarette elettroniche previsto per il 2022. Ma per quanto riguarda la tassazione della nicotina in bustina il discorso è diverso, perché non si tratta di un prodotto che prevede la combustione né l’inalazione di sostanze contenenti nicotina.

Nel caso delle nicotine pouches infatti il decreto Milleproroghe stabilisce che il prodotto sarà soggetto a “imposta di consumo pari a 22 euro per chilogrammo”. Mentre il provvedimento sulle sigarette elettroniche, specifica il decreto, riguarda “i prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenente o meno nicotina”.

Cosa stabilisce quindi il decreto Milleproroghe circa il consumo del nuovo prodotto in arrivo nel mercato italiano? Si parla di un nuovo prodotto a base di nicotina, che viene venduta in piccoli sacchetti.

Il testo del decreto recita infatti: “i prodotti, diversi dai tabacchi lavorati sottoposti ad accisa, contenenti nicotina e preparati allo scopo di consentire, senza combustione e senza inalazione, l’assorbimento di tale sostanza da parte dell’organismo, anche mediante involucri funzionali al loro consumo, sono assoggettati ad imposta di consumo nella misura pari a 22 euro per chilogrammo”.

Nello stesso decreto viene anche specificato che sono “esclusi quelli autorizzati all’immissione in commercio come medicinali ai sensi del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219. Ai fini della determinazione dell’imposta di cui al presente comma si tiene conto anche del peso degli involucri, se presenti”.

L’emendamento sulle nicotine pouches “sembra favorisca la British American Tobacco”

Non tutte le forze politiche presenti in Parlamento si sono espresse in modo favorevole sulle novità inserite nel decreto Milleproroghe riguardanti le nicotine pouches. Ha votato contro l’emendamento, tra gli altri, il partito di Silvio Berlusconi.

“Nella discussione sul decreto Milleproroghe è stato presentato all’ultimo un emendamento sulle sigarette elettroniche e sui prodotti sostitutivi del tabacco, a base di nicotina” ha spiegato il vicepresidente dei deputati di Forza Italia, Raffaele Levi, che ha sottolineato che il suo partito “in commissione ha votato contro questo emendamento soprattutto per motivi di metodo”.

“È impensabile inviare un emendamento così complesso, che regolamenta di fatto un intero settore, poco prima di metterlo in votazione e senza discuterne in maggioranza” ha detto ancora il deputato forzista “un atto proposto che trascura completamente la filiera del tabacco, che invece necessita, come chiediamo da tempo, di essere attenzionata in modo diverso anche per ciò che attiene le misure fiscali che devono essere revisionate”.

“Secondo noi il tabacco italiano rappresenta investimenti e posti di lavoro e non può essere in alcun modo dimenticato” ha poi concluso Raffaele Levi.

Ma l’emendamento che interviene sul decreto Milleproroghe riguardante le nicotine pouches non piace nemmeno ad Andrea Coletti, deputato di Alternativa c’è, il quale ha dichiarato: “sembra che questo emendamento, inserito all’ultimo, favorisca proprio la British American Tobacco. Vorremmo avere dei chiarimenti sull’intervento della Ragioneria dello Stato”.

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