Bonus Isee basso 2022: quali sono, qual è il tetto di reddito da rispettare e come fare richiesta

Ogni anno alcuni bonus e agevolazioni economiche vengono rinnovati, mentre altri giungono a scadenza senza alcuna proroga. Molti dei bonus accessibili fino alla fine del 2021 sono stati confermati anche per il 2022, e una parte di questi è destinata esclusivamente ai nuclei familiari che si trovano in difficoltà economiche.

Per stabilire se una data famiglia rientra tra i potenziali beneficiari di un determinato bonus, di un sussidio o di particolari agevolazioni bisogna prendere in considerazione l’indicatore di situazione economica equivalente, vale a dire l’ISEE.

Dipende infatti dall’Isee ad esempio l’erogazione del Reddito di Cittadinanza, così pure della Pensione di Cittadinanza, ma è sempre il tetto Isee del nucleo familiare a determinare la possibilità di accedere, anche per il 2022, a tutta una serie di altri bonus e agevolazioni specificamente pensati per le famiglie che hanno un reddito basso.

Per Isee basso non si intende, naturalmente, un Isee pari a zero. Questo vuol dire che avere un Isee anche fino a 20 mila euro, in alcuni casi e al sussistere di determinate condizioni, permette comunque di avere accesso ad alcuni dei bonus e agevolazioni destinati a nuclei familiari con Isee basso.

Infine, a chiudere la premessa, ricordiamo che in alcuni casi per accedere ai bonus 2022 per famiglie con Isee basso occorre presentare apposita domanda, ed allegare certificazione Isee oltre che ulteriore documentazione eventualmente richiesta, mentre in altri casi l’agevolazione economica viene riconosciuta in maniera automatica.

Bonus e agevolazioni 2022 per Isee basso: il bonus bollette gas e luce

Vista la situazione di totale incertezza economica, ed in particolare la crisi energetica il cui ulteriore aggravarsi è ormai certo considerati gli sviluppi della crisi ucraina, per le famiglie con reddito basso il bonus sociale che permette di ottenere sconti sulle bollette di gas e luce assume un ruolo centrale come forma di sostegno economico.

Nello specifico il bonus sociale permette di ottenere degli sconti immediati che vengono applicati in modo automatico sia sulla bolletta della luce che sulla bolletta del gas, e sono riservati ai nuclei familiari con reddito basso appunto. In questo caso il limite di reddito varia a seconda del numero di componenti del nucleo familiare, e avranno quindi la possibilità di accedere all’agevolazione:

  • i nuclei familiari con Isee che non supera il tetto degli 8.107,5 euro
  • i nuclei familiari con Isee fino a 20 mila euro se vi sono 3 o più figli a carico.

Lo sconto, il cui importo viene applicato direttamente in bolletta, viene calcolato tenendo conto di diversi parametri, come meglio approfondito in questo articolo.

In sintesi diciamo che nel caso dello sconto sulla bolletta della luce l’importo dipende solo dal numero di componenti del nucleo familiare, e può andare da un minimo di 125 euro fino ad un massimo di 173 euro nel caso di famiglie numerose.

Mentre per quel che riguarda la bolletta del gas l’importo dello sconto è più difficile da calcolare, perché dipende in parte anche all’utilizzo che si fa del gas, ad esempio acqua calda, riscaldamento, cucina, e dalla zona climatica di appartenenza.

Bonus abbonamento telefonico rete fissa

Restando sul tema delle bollette, tra i bonus disponibili nel 2022 destinati alle famiglie con reddito basso troviamo anche il bonus telefono, che permette di ottenere degli sconti in bolletta, proprio come accade per il bonus sociale luce e gas.

Nel caso della bolletta del telefono di casa, l’agevolazione consiste però in uno sconto del 50% sul canone di accesso alla rete telefonica che, in questo modo, passa da 19 euro a 9,50 euro massimo.

Il bonus sulla bolletta del telefono spetta a tutti coloro che hanno un reddito annuale, certificato dal modello Isee 2022, che non supera gli 8.112,23 euro.

Agevolazioni per conto corrente, gratis per chi ha Isee fino a 11.600 euro

Un’altra agevolazione destinata alle famiglie con Isee basso riguarda le spese relative al conto corrente, che in questo caso vengono azzerate se l’Isee del nucleo familiare non supera il tetto degli 11.600 euro.

Naturalmente il conto corrente gratuito può essere solo un conto base, privo di varie funzioni che altre tipologie di conto corrente offrono. Potranno approfittare di questa possibilità solo determinate categorie di contribuenti, a cominciare dai pensionati con trattamenti pensionistici che non superano i 18.000 euro l’anno, e tutti i contribuenti con Isee che non supera il tetto degli 11.600 euro.

Agevolazioni Isee basso 2022: reddito di cittadinanza con Isee fino a 9.360 euro

Il Reddito di Cittadinanza è una delle misure destinate alle famiglie con reddito basso, ed in particolare per accedere al sussidio non si deve superare il tetto Isee di 9.360 euro.

Circa il RdC viene specificato che si tratta di una misura di “politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e per l’inclusione sociale”, che è stata introdotta dal primo governo Conte con il sostegno di Movimento 5 Stelle e Lega. L’importo massimo riconosciuto anche per il 2022 con il Reddito di Cittadinanza è di 780 euro.

Vediamo quali sono i requisiti per accedere al Reddito di Cittadinanza in breve:

  • cittadinanza italiana, oppure di uno Stato membro dell’Ue. Oppure cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno in Italia
  • avere la propria residenza in Italia e risultare residente in Italia da non meno di 10 anni, di cui gli ultimi 2 in maniera continuativa
  • patrimonio immobiliare, inclusa la prima casa, inferiore a 30.000 euro. Vengono calcolati anche gli immobili all’estero
  • patrimonio mobiliare che non supera i 6.000 euro. Limite che viene innalzato di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare dopo il primo, fino ad un massimo di 10.000 euro. È inoltre previsto un incremento di 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo e di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di persone con disabilità
  • reddito familiare che non supera i 6.000 euro annui, soglia che arriva a 9.360 euro nel caso di nucleo familiare che abita in casa in affitto.

Bonus Isee basso 2022: i bonus per pagare l’affitto

Anche per il 2022 i contribuenti che hanno difficoltà ad adempiere agli obblighi contrattuali derivanti dalla locazione di un immobile ad uso abitativo, coloro cioè che non riescono a pagare il canone d’affitto concordato con il proprietario di casa, possono beneficiare di un’agevolazione espressamente destinata alla loro situazione.

In alcuni casi infatti interviene il Fondo per le Morosità Incolpevole, ma per accedervi è necessario che sussistano le condizioni previste dalla normativa. Si tratta infatti di un’agevolazione che si rivolge agli inquilini che hanno perso il lavoro oppure sono affetti da gravi malattie.

Inoltre, come per le altre agevolazioni che abbiamo visto fin qui, per accedere al cosiddetto bonus affitto 2022, occorre avere un ISEE che non supera il tetto dei 26.000 euro.

Possono accedere al bonus sia gli inquilini che hanno ricevuto il provvedimento di sfratto, sia quelli che non lo hanno ricevuto. In ogni caso per richiedere il contributo è necessario presentare regolare domanda, e nella stessa dichiarare di aver subito, a causa della pandemia, una perdita del proprio reddito superiore ad un quarto del totale rispetto a quanto dichiarato nel 2020.

Il bonus affitto copre le mensilità a contratto del 2021 fino al 40% del totale dovuto e fino ad un tetto massimo di 2.500 euro. Tuttavia i termini per presentare domanda sono già decaduti in quanto restava tempo fino al 22 febbraio 2022.

Ma per chi ha problemi con l’affitto esiste anche un’altra agevolazione la quale però ha carattere locale. Si tratta infatti di un contributo comunale di integrazione al canone di locazione che è destinato ai contribuenti con Isee basso. I requisiti di reddito da soddisfare possono variare da Comune a Comune, ma in generale il tetto è fissato intorno ai 28 mila euro.

In questo caso l’importo del contributo verrà erogato considerando la differenza tra il proprio reddito e l’importo da pagare per l’affitto dell’abitazione. Nel calcolo comunque rientrano anche altre condizioni che riguardano la composizione del nucleo familiare, che suggeriamo di verificare direttamente consultando il bando del proprio Comune di appartenenza.

Infine, restando ancora sul tema affitti ad uso abitativo, vi è un bonus destinato specificamente ai giovani di età fino a 31 anni. Si tratta di una detrazione del 20% del canone di locazione stipulato introdotta con la Legge di Bilancio 2022.

I soggetti che risultano in possesso dei requisiti previsti per accedere a quest’agevolazione ne possono beneficiare per i primi quattro anni dalla data in cui è stato stipulato il contratto d’affitto, entro il limite massimo di 2.000 euro. Il reddito complessivo fissato come tetto per accedere all’agevolazione è quello di 15.493,71 euro.

Agevolazioni e bonus libri e scuola per famiglie con reddito basso

Tra i bonus per Isee basso disponibili per il 2022 ve ne sono anche alcuni destinati a fornire un sostegno ai nuclei familiari con figli in età scolastica. Lo scopo di queste agevolazioni dovrebbe essere quello di garantire il diritto allo studio anche a quelle famiglie che hanno un reddito basso.

In alcuni casi infatti questi nuclei familiari hanno la possibilità di accedere a delle specifiche agevolazioni calcolate sulla base dell’Isee, e tra queste quelle valide ancora nel 2022 sono:

  • l’esenzione dal pagamento delle tasse scolastiche
  • bonus libri emesso da Comuni e Regioni annualmente

Possono beneficiare di queste agevolazioni anche gli studenti universitari, i quali oltre alla possibilità di concorrere all’assegnazione delle borse di studio, nel caso di famiglie con Isee al di sotto dei 20.000 euro, possono beneficiare dell’esonero totale dal versamento delle tasse. Mentre per le famiglie con Isee tra 20 e 30 mila euro non è previsto l’esonero ma ci sono altri sconti e riduzioni.

Agevolazioni per Isee basso 2022: esenzioni e bonus in ambito sanitario

Anche in ambito sanitario sono disponibili diverse agevolazioni e bonus destinati alle famiglie con reddito basso. Tra queste possiamo citare il bonus dentista sociale, che è una misura destinata a quei nuclei con Isee basso per permettere loro di accede ai servizi specialistici per la cura dei denti pagando cifre inferiori rispetto alle tariffe ordinarie.

Per accedere a questi contributi è necessario avere un Isee che non supera il tetto degli 8.000 euro. Inoltre possono beneficiare della stessa agevolazione anche le seguenti categorie di cittadini:

  • soggetti che sono esenti dal pagamento del ticket sanitario per motivi anagrafici, per via di patologie croniche e invalidanti, compresi gli inabili al lavoro con Isee non oltre i 10 mila euro
  • cittadini titolari di social card
  • donne in stato di gravidanza senza limiti di reddito, ma limitatamente alla visita odontoiatrica, per l’oblazione del tartaro e per l’insegnamento dell’igiene orale.

Restando nel campo delle agevolazioni in ambito sanitario ricordiamo che ci sono specifiche categorie di contribuenti per i quali è previsto, entro certi limiti di reddito, l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. In tal caso abbiamo i seguenti codici:

  • Codice E01: bambini fino a 6 anni di età, e anziani con oltre 65 anni, che appartengono ad un nucleo familiare con reddito annuo che non supera i 36.151,98 euro
  • Codice E02: disoccupati e loro familiari a carico che appartengono ad un nucleo familiare con reddito annuo complessivo che non supera gli 8.263,31 euro. Il tetto sale fino a 11.362,05 euro se vi è il coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ciascun figlio a carico
  • Codice E03: titolari di pensione sociale e familiari a carico
  • Codice E04: cittadini che percepiscono pensioni al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico, a patto che il reddito annuo complessivo del nucleo familiare non superi gli 8.263,31 euro, anche in questo caso incrementato fino a 11.362,05 in presenza del coniuge e per ulteriori 516,46 euro per ciascun figlio a carico.

Bonus Isee basso 2022: a partire dal 1° marzo assegno unico

L’assegno unico universale entra ufficialmente a regime a partire dal mese di marzo 2022, rimpiazzando tutta una serie di agevolazioni destinate a sostenere le famiglie con figli.

In questo caso parliamo di un’agevolazione che spetta per ogni figlio minorenne a carico, ma anche per i figli maggiorenni fino ad una età di 21 anni. In questo secondo caso però devono sussistere alcune specifiche condizioni, invece nel caso di figli con disabilità l’assegno spetta senza limiti di età.

Nell’ambito dell’assegno unico universale abbiamo importi che variano a seconda del reddito e della composizione del nucleo familiare. Avremo quindi i seguenti importi:

  • un assegno mensile fino a 175 euro per i figli minorenni
  • per figli minorenni importo minimo sarà di 50 euro
  • per figli maggiorenni con età compresa tra 18 e 21 anni l’importo massimo dell’assegno mensile sarà di 85 euro
  • per i figli maggiorenni l’importo minimo mensile sarà di 25 euro

Nel caso dell’assegno unico non parliamo di un’agevolazione che spetta solo alle famiglie con reddito basso, tuttavia nel caso di Isee al di sotto di determinate soglie gli importi riconosciuti sono più alti. L’assegno spetta infatti a tutte le famiglie con figli minori e, in alcuni casi, maggiorenni.

Per quel che riguarda gli importi dell’assegno universale unico, ricordiamo che solo ai nuclei familiari con Isee fino a 15.000 euro può essere riconosciuto l’importo massimo, ed una volta superata questa soglia l’importo si riduce progressivamente fino alla soglia dei 40.000 euro di Isee, che prevede l’erogazione dell’importo minimo di 50 euro.

Al di sopra dei 40.000 euro di Isee l’assegno unico non si ridurrà ulteriormente, ma resterà di un importo pari a 50 euro al mese. Lo stesso importo sarà riconosciuto a quei beneficiari che non presentano alcuna certificazione Isee.

Bonus auto elettriche e a basse emissioni inquinanti

Infine per il 2022 il governo prevede di introdurre nuovi incentivi all’acquisto di auto elettriche e a basse emissioni inquinanti. L’esecutivo sta valutando la possibilità di stanziare in tutto 1,5 miliardi di euro per introdurre dei bonus in grado di agevolare lo smaltimento delle auto più inquinanti da una parte, e sostenere l’industria dell’automotive dall’altra.

Il bonus dovrebbe avere quindi un duplice scopo, con un ulteriore obiettivo da raggiungere che sarebbe quello di fornire una forma di sostegno alle famiglie con reddito basso, per le quali l’acquisto di un mezzo di trasporto meno inquinante, come un’auto ibrida o elettrica è una spesa proibitiva.

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