Contro i rincari sulle bollette di gas e luce, Draghi proroga il bonus sociale anche per il 2022, cosa cambia

I rincari sulle bollette di gas e luce rischiano di avere un impatto molto forte sull’economia delle famiglie e delle imprese italiane, e questo potrebbe compromettere la già difficile ripresa in un momento particolarmente delicato per il Paese.

Il governo di Mario Draghi, dopo aver introdotto alcune misure volte a ridurre le conseguenze dei rincari sulle bollette di gas e luce già a partire dal terzo trimestre 2021, si è trovato costretto ad intervenire nuovamente anche nel quarto trimestre ed ora, con un nuovo decreto, anche nel primo trimestre 2022.

Gli aumenti sulle bollette rischiano di mettere in ginocchio tanto le famiglie quanto le imprese, e fino ad ora sono stati stanziati 1,2 miliardi di euro per il terzo trimestre 2021, più 3,5 miliardi di euro per il quarto trimestre, ai quali si vanno ad aggiungere i 5,5 miliardi stanziati per le misure inserite nel decreto Energia varato dal governo lo scorso 18 febbraio.

Quali sono gli aiuti contro il caro bollette nel decreto Energia

Il decreto Energia approvato nei giorni scorsi prevede in particolare le seguenti misure:

  • l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema che vengono applicate sulle utenze domestiche e sulle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, nonché alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico
  • la riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali di sistema sulle bollette del gas
  • il credito d’imposta per le imprese maggiormente esposte ai rincari sulle bollette di gas e luce per la specifica attività che svolgono, le cosiddette imprese energivore
  • la proroga ed il contestuale potenziamento del bonus sociale destinato alle famiglie con Isee basso, e del bonus sociale per disagio fisico.

Con lo stesso decreto il governo introduce inoltre un nuovo contributo straordinario erogato sotto forma di credito d’imposta, al quale possono accedere solo le imprese energivore.

Come funziona a chi spetta e quali sono gli importi del bonus sociale per disagio economico

Una delle misure più importanti inserite nel decreto Energia è indubbiamente il bonus sociale, che è stato introdotto inizialmente per il terzo trimestre 2021, e successivamente prorogato sia per il quarto trimestre che per il primo trimestre 2022.

Questo bonus, come accennato, si divide in:

  • bonus sociale per disagio economico
  • bonus sociale per disagio fisico

Mentre il primo viene riconosciuto a quei nuclei familiari in cui sono presenti situazioni di difficoltà economica (quindi famiglie con Isee basso e famiglie numerose), il secondo spetta a quei nuclei in cui sono presenti persone che per le proprie particolari condizioni di salute hanno bisogno di utilizzare regolarmente apparecchiature elettromedicali.

Per quanto riguarda i requisiti, il bonus sociale disagio economico viene riconosciuto solo al titolare di una utenza domestica che:

  • appartiene ad un nucleo familiare con ISEE che non supera il tetto degli 8.265 euro
  • appartiene ad un nucleo familiare numeroso, con almeno 4 figli a carico e al tempo stesso un ISEE che non supera il tetto dei 20.000 euro
  • appartiene ad un nucleo familiare che beneficia del Reddito di Cittadinanza o della Pensione di Cittadinanza.

In ogni caso uno dei componenti del nucleo familiare deve risultare intestatario di un contratto per la fornitura di energia elettrica e/o gas naturale che risulti:

  • avere una tariffa per usi domestici
  • essere attivo (con erogazione del servizio in corso) oppure sospeso temporaneamente causa morosità
  • fruire, in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare, di una fornitura condominiale (centralizzata) di gas naturale e/o idrica per uso civile e attiva.

Per poter beneficiare del bonus energia elettrica la fornitura deve soddisfare alcune condizioni. Nel caso di fornitura diretta di energia elettrica, di gas o idrica, questa deve essere intestata necessariamente ad uno dei componenti del nucleo familiare. In parole povere uno dei componenti del nucleo familiare indicati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) deve essere intestatario del contratto di luce, gas e acqua.

Per quanto riguarda la fornitura diretta di energia elettrica, questa deve essere:

  • per uso domestico: il che significa che deve fornire locali ad uso abitativo e a carattere familiare
  • attiva: cioè l’erogazione del servizio deve essere in corso. Sono ritenute attive anche le forniture che, per ragioni di morosità, sono state temporaneamente sospese.

Per quanto riguarda la fornitura diretta di gas, questa deve essere:

  • per uso domestico: il che significa che deve fornire locali ad uso abitativo e a carattere familiare
  • attiva: cioè l’erogazione del servizio deve essere in corso. Anche in questo caso sono ritenute attive le forniture che, per ragioni di morosità, sono state temporaneamente sospese
  • uso per riscaldamento e cottura cibi: per beneficiare dello sconto previsto dal bonus sociale sulle bollette del gas è necessario che la fornitura serva per il riscaldamento e/o la cottura dei cibi e/o la produzione di acqua calda sanitaria
  • misuratore di classe non superiore a G6: il contatore del gas installato nell’abitazione non deve essere di classe superiore a G6 che è la classe massima del contatore che viene installato nelle abitazioni

Per quanto riguarda la fornitura diretta di acqua, questa deve essere:

  • per uso domestico: vale a dire destinata ad una abitazione privata in cui l’utente ha la propria residenza
  • attiva: cioè deve essere in corso l’erogazione del servizio. Viene considerata attiva anche un’utenza che è stata temporaneamente sospesa causa morosità.

Quando invece si tratta di fornitura condominiale, vale a dire quella fornitura di energia elettrica, gas e acqua che serve il condominio nel quale si trova l’abitazione del componente del nucleo familiare con Isee nei limiti per l’accesso al bonus, le caratteristiche devono essere le seguenti.

Nel caso di fornitura condominiale di gas naturale:

  • il PDR (Punto di riconsegna) deve essere relativo ad un condominio in cui sono presenti unità abitative che utilizzano il gas naturale in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare
  • il gas deve essere utilizzato per riscaldamento e/o uso cottura cibi e/o produzione di acqua calda sanitaria
  • la fornitura di gas deve essere attiva
  • la fornitura deve essere utilizzata dal cliente domestico nei locali adibiti ad abitazione privata.

Nel caso di fornitura condominiale idrica questa deve essere attiva. Laddove il Gestore Idrico competente non sia stato in grado di individuare preliminarmente una fornitura idrica diretta, vale a dire una fornitura che risulti intestata ad uno dei componenti del nucleo familiare, se il nucleo familiare risulta intestatario di un contratto per la fornitura di energia elettrica per usi domestici attivo, il Gestore Idrico assume che il nucleo familiare usufruisca anche di una fornitura idrica centralizzata e riconosce automaticamente il bonus.

Come fare per avere il bonus sociale

Per ricevere lo sconto in bolletta previsto dal bonus sociale non bisogna effettuare alcuna domanda. Il bonus infatti viene riconosciuto in modo automatico ai soggetti che risultano in possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa in vigore.

Per avere accesso al bonus sociale e beneficiare quindi degli sconti in bolletta previsti per il primo trimestre 2022 non bisogna presentare alcuna domanda presso i Comuni o attraverso il CAF, tuttavia è necessario presentare annualmente, ad esempio presso il proprio Comune di residenza, o attraverso il CAF o ancora tramite il sito web dell’INPS, la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per richiedere l’ISEE.

Sulla base dell’ISEE aggiornato il bonus viene automaticamente riconosciuto in presenza dei requisiti di reddito previsti, e di conseguenza lo sconto viene applicato direttamente sulle bollette di energia elettrica e gas.

L’INPS infatti, nel momento in cui riscontra la presenza dei requisiti previsti, invia i dati del nucleo familiare al SII (Sistema Informativo Integrato, gestito dalla società Acquirente Unico) e in seguito gli operatori ricevono le informazioni necessarie per applicare lo sconto previsto in bolletta.

Viene riconosciuto un solo bonus per tipologia a ciascun nucleo familiare che risulta in possesso dei requisiti per l’accesso al bonus sociale, per singolo anno di competenza della DSU. Si parla in questo caso di “vincolo di unicità”. Per l’anno 2021 ad esempio viene riconosciuto a ciascun nucleo familiare coi requisiti un solo bonus sociale per la bolletta della luce, uno per la bolletta del gas e uno per la bolletta della fornitura idrica.

A questi bonus si possono eventualmente aggiungere i bonus sociali per disagio fisico di cui abbiamo parlato in modo approfondito in un altro articolo. Chi risulta in possesso dei requisiti per il bonus sociale per disagio economico, ma al tempo stesso ha anche i requisiti per accedere al bonus sociale per disagio fisico, ha infatti la possibilità di beneficiare di entrambe le agevolazioni in quanto sono cumulabili.

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